Scrissi la mia vita, giorno dopo giorno. Presi la macchina da scrivere e incisi tutte le parole che costituivano il mio organismo. Una ad una, tutte in fila. Feci il quadro della mia vita e lo osservai come facevo di solito con la luna. Apparivano entrambi diseguali, scabre, ripiene di cavità e di sporgenze. Non avrei voluto cambiare niente. Non credo al paradiso perchè io il mio paradiso ce l'ho qui e sono le parole. Non importa altro. Le parole sono la mia unica salvezza e la mia unica rovina. Mi affascinano perchè mai nessuno è stato in grado di determinare la loro esatta pesantezza, il loro preciso significato. Mi affascinano perché ad ogni singola parola ognuno attribuisce emozioni e significati differenti. Le parole sono abissi. Oceani che racchiudono la nostra vita. Sono la più potente droga usata dall'uomo, sono il mezzo generale con cui gli uomini si influenzano reciprocamente. Le parole sono pallide ombre di nomi dimenticati. Le parole sono anime in pena, angeli custodi.
Scrivere mi fa bene. Lo sento. Anche quando scrivo cose tristi, qualcosa in me si tranquillizza, sento di avere uno scopo, una ragione per la quale vale la pena continuare.
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Memorie di una fragola d'inverno
Short StoryFeci il quadro della mia vita e lo osservai come facevo di solito con la luna. Apparivano entrambi diseguali, scabre, ripiene di cavità e di sporgenze.