Da piccola ero innamorata del mare.
Era l'unico posto in cui i miei genitori stavano assieme, senza odiarsi. Probabilmente perché nessuno considerava l'altro, probabilmente perché ognuno era perso in se stesso, probabilmente perché non si consideravano neanche, ma stavano assieme. E per me contava soltanto questo.
Da piccola odiavo restare sola, odiavo quando qualcun altro toccava i miei giocattoli, odiavo persino piangere. Odiavo quando nessuno era disposto ad ascoltarmi, o a colorare i miei disegni. Odiavo quando volevo stare al centro dell'attenzione e invece non facevo altro che cadere nell'oblio della solitudine.
Il mare era l'unico posto dove i miei genitori non litigavano.
Il mare era sempre l'unico posto. Le onde del mare somigliavano ai nostri dolori, ai rancori, ai litigi, al passato che ritorna sempre, come le onde del mare. Le onde si accumulano per giorni, mesi, addirittura per anni. Ma, ad un certo punto, si sciolgono. Un pò come un braccialetto legato male. Incontrano una battigia e si snodano. Resta solo tanta schiuma, tanta inutile ed insignificante schiuma.
Credevo che un giorno avrebbero imparato a non odiarsi più. Più tardi però, persi la speranza.
I miei genitori non trovarono più il coraggio di riparare ciò che era stato rotto.
Il mare però, rimane sempre lì.
L'unico posto in cui, ancora tutt'ora, riesco a rivederli assieme.
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Memorie di una fragola d'inverno
Short StoryFeci il quadro della mia vita e lo osservai come facevo di solito con la luna. Apparivano entrambi diseguali, scabre, ripiene di cavità e di sporgenze.