Capitolo 4

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"Driiiiin" odio questa stupida sveglia, ha un suono irritante, ma è l'unico capace di svegliarmi.

Sono le 7. Devo alzarmi e prepararmi, non ne ho proprio voglia ma appena penso che oggi dovrò andare da Dawson mi passa incredibilmente la stanchezza.

Aspetto 5 minuti ancora prima di alzarmi, per prendere i sensi e perché staccarmi dal letto in poco tempo provocherebbe dei traumi.

Mi alzo, infilo le pantofole e vado in bagno. Come ogni mattina dopo aver fatto pipì esco dal bagno e prendo i vestiti che devo indossare oggi.
Non prenderò niente di particolare, dei leggins neri e una felpa bordeaux. Ritorno in bagno, raccolgo i miei capelli in un chignon un pò scombinato, mi sciaquo la faccia, mi lavo i denti e mi trucco. Sono pronta, solo che non trovo le scarpe e devo ancora prepararmi lo zaino e ovviamente sono in ritardo.

"Sabryyy sei pronta" grida mia madre. "Un attimoo" le rispondo.

Eccole finalmente, mi infilo le vans bordeaux e metto le ultime cose nello zaino.

Vado in cucina.

"Buongiorno, non vuoi fare colazione?" dice papà.
"No pa non vedi che è tardi?"gli rispondo. Stamattina sono particolarmente agitata, ho l'ansia. Tanta ansia.

"Vabbe allora andiamo."risponde papà
Metto il giubbino e apro la porta.
"Ciao amore buona giornata" dice mamma
"Anche a te, a dopo" le rispondo e corro verso la macchina.

Sono le 7:55, e si entra alle 8. Ce la farò?
Ma la domanda principale è: "cosa cavolo ho fatto tutto questo tempo?"

Mi sto diregendo verso la scuola in macchina con mio padre, in radio non passa mai una canzone decente quindi abbasso il volume. Sono le 8 e siamo in mezzo al traffico. Che nervi.

Dopo 10 lunghissimi minuti finalmente il traffico si sblocca e riusciamo ad arrivare a scuola.
Saluto papà, gli do un bacio e scappo. Sono le 8 e 30,ce l'ho fatta. Varco l'entrata della scuola, scendo di corsa le scale. La mia classe è al piano sotterraneo, è una figata.
Entro in classe.

"Scusi il ritardo!" dico alla prof. affannata.
"Prego, vai al tuo posto." risponde.

Mi dirigo verso il mio banco e passa affianco a quello di Dowson, mi fa un cenno e mi sorride.

Mi sciolgo.

Mi siedo.

"Sa come mai hai fatto così tardi oggi?"mi chiede Sarah curiosa.
"Emh..ho perso tempo a truccarmi e poi sono rimasta bloccata nel traffico per tipo 10 minuti."le rispondo.
"Ah, vabbe. Comunque hai fatto matematica?" mi chiede.

Cazzo. Matematica. Non l'ho fatta.

"Emh..no" le rispondo.
"Vabbe dai se fai veloce ce la fai a copiare queste tre espressioni, te le passo io" "Grazie sei un angelo, con Matt..?"so che non c'entrava niente con matematica ma volevo capire bene la situazione.
"Solite cose..ovviamente sono una cretina l'ho contattato..e alla fine è come se avessimo fatto pace."risponde.
"Sarah ma sei scema? Come fai a sopportare tutto quello che fa, a farti trattare così? È uno stronzo devi lasciarlo perdere"le dico
"Lo so benissimo...ma non ce la faccio, è più forte di me. È il mio punto debole.."mi risponde con una faccia delusa..
"Sabrina. Sarah. Silenzio."urla la prof.

Sbuffo e poggio la testa sul banco, la odio.

Passa la sua ora e anche le altre 3, fortunamente molto velocemente.
Sono le 12:00 è ora di uscire e devo andare da Dawson.

Non so se ce la posso fare, ho l'ansia e non riesco ad unire due parole che abbiano un senso compiuto. Come faccio?

Suona la campanella e poso le cose nello zaino. Dawson si avvicina al mio banco.
"Hei" dice
Quasi mi viene un colpo, non l'avevo sentito arrivare e vederlo di faccia tutto di un colpo fa effetto. È così bello.

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