Capitolo 4: Tutto storto

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Alzo piano la testa e noto che non ce anima viva fuori. Guardo nervosamente lo schermo del cellulare e noto  che sono le 8 e 10.
Fin troppo in ritardo.
Inizio a camminare il più velocemente possibile verso l'entrata, visto che ho una caviglia mezza slogata.  Entro e inizio a zoppicare per il corridoio.. Sono veramente in ritardo sta volta e la prof non mi lascerà entrare come se non fosse niente. Oltrepassa il corridoio cercando di essere il più veloce possibile, svolto a destra e ..... STONG
- Ma che cazzo!- mi tocco la testa dolorante e sento qualcosa gonfiarsi - Ma che problemi...- alzo gli occhi e vedo l'unica persona che non volevo incontrare nel resto della mia vita.  Josh alza un sopracciglio e mi guarda come per dire 'Vuoi continuare?'.
'Ma è mai possibile che vada qualcosa di giusto nella mia vita?'
Prendo lo zaino che ho fatto cadere e me lo metto su una spalla. Zoppicando inizio a superarlo, tutto questo senza degnarlo di un sguardo. Spero che così faccia anche lui e ognuno vada per la sua strada.
Infatti è quello che succede.
Arrivo alla mia aula di matematica ancora toccandomi il bernoccolo che sembra diventare l'Everest. Busso ed entro, la prof. appena mi vede inizia subito con le solite:
-SIGNORINA EDWARDS! DI NUOVO IN RITARDO! QUESTA VOLTA NON GLIELA LASCIO PASSARE. FUORI! VADA FUORI PER PIACERE.
Calma. Calma. Calma. Mamma mia. Esco senza spiccare parola, ma non prima di un mezzo sorriso verso Adelaide. Con tutti i prof vado benissimo, non litigo, sono tranquilla, ma lei sembra che ha il ciclo tutte le mattine. Non voglio rimanere in corridoi dove passano tutti, voglio stare in un posto tranquillo, e dove se non in cima alle mie bellissime scale d'emergenza. Mi incammino lentamente, ho quasi un ora da sprecare e voglio evitare di farmi qualche altro danno. È bellissimo stare lì, è perfettamente coperto dagli alberi del giardino, che sto attraversando, nessuno ti vede e sei nel silenzio assoluto. Io adoro il silenzio anche se molto spesso parlo un sacco, lo facci perchè mi capita spesso di soffocarci dentro. Di annegare nel silenzio. 

Arrivo lentamente in cima e ammiro il bellissimo paesaggio. Ho davanti a me l'intero giardino vuoto, con le panchine vecchie in legno ricoperte di muschio, gli alberi sembra che vogliano arrivare al cielo il più presto possibile come se fossero in ritardo, l'erba verde ricopre qualsiasi centimetro del giardino come una coperta. A destra ce un grande muro in mattoni rossi, sembra così antico e con la luce del sole sembra risplendere. Mi è sempre piaciuto.  Apro lentamente il mio zaino e tiro fuori il piccolo quaderno dei disegni, una matita e la mia piccola bottiglietta di vodka. Anche se non ho fatto colazione un po' di vodka va sempre bene, tanto cosa può succedere. Bevo un sorso di questo liquido trasparente e già sento i muscoli rilassarsi. Prendo la matita e da li la mia mano va da sola. Disegno. Disegno. E disegno. Mentre la mente mi si riempie di ricordi. Ed ogni segno, riga, punto, disegnato su quel quaderno ne è zeppo. Mi sposto ogni tanto qualche ciocca che continua a cadermi sulla fronte e ad un certo punto mollo tutto e i mi faccio una coda alta e disordinata. Continuo a bere, mi sento libera e leggera, fino a quando mi metto la bottiglietta in vetro alla bocca e non sento niente scendere da essa. Guardo la bottiglia e vedo che è vuota. 'MERDA. Adesso dovrò riempirla di nuovo e spero che a casa mia madre non se ne accorga.' Abbasso la testa e guardo il mio disegno finito. Mi piace molto.  Mi sento un po' stanca e la testa inizia un po' a girami quindi mi appoggio con la schiena alla porta antincendio. 'Forse sta volta ho esagerato. Come faccio ad entrare in classe? Saprò di sicuro di alcool? Cazzo, non posso rovinare la mia immagine da brava ragazza. E Adelaide, chissà quanto si arrabbierà quando saprà che ho bevuto di nuovo? Nessuno mi deve vedere così!'
Mi passo nervosamente le mani tra i capelli e mi metto la testa tra le gambe. Sento dei rumori e alzo di scatto la testa, ma non vedo nessuno. 'Ho pure le allucinazioni adesso.' Appoggio la testa al muro e mi sembra quasi di vedere qualcuno, ma le forze ormai mi abbandonano. 

#Spazio autrice:

Ciao a tutti, come vi pare questo capitolo? é un po' più corto degli altri lo so.  Se vi è piaciuto, lasciate un stellina qua sotto o se no un commentino veloce per dire le cosa ne pensate.
Grazie piccola Family...
Valeria xxx

#primapubblicazione: 27 febbraio 2015

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