capitolo 3

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Amber's pov
Quel saluto non fa altro che rimbombarmi nella testa. Non che uno non mi possa salutare, ma lui non doveva sapere il mio nome. Però anche io so il suo. Certo l'ho scoperto dopo avergli 'parlato'. La cosa più fastidiosa è che lui mi ha salutato, facendomi venire dei problemi, sembra che lo faccia apposta. Lo odio. Ma é così carino. Cioè è accettabile. Insomma occhi verdi-azzurri, capelli scuri. Okay é carino. Diciamo guardabile. Nono é proprio carino. Basta. Concentrazione. Unica cosa da chiarire: come caspita fa a sapere il mio nome?
"Amber mi sta bene?" Nello stesso isante in cui mi fece la domanda tirò la tenda del camerino e ne uscì fuori con un bellissimo abito rosso e nero.
"Si sei stupenda!!" Cercai di metterci più enfasi possibile. Amely é molto autocritica.
"Dimmelo se mi sta male. Non mentire. Lo sapevo che dovevo provare quello blu." Poi mentre entrava dinuovo nel camerino borbottò qualcosa tipo "il blu si che é il mio colore" e io ricascai nei miei pensieri. Chissà se Ethan é un ragazzo tranquillo.
"Amely mi puoi ... non so.. ehm"
"Regalarti un dizionario?" Signore e signori ecco a voi il Guinness dei primati per ragazza più simpatica al mondo.
"No vorrei delle informazioni sulla scuola"
"Ehm okay. É stata costruita nel 1976 da.." mi sta prendendo in giro, perfetto.
"Non quel genere di informazioni"
"Allora su che?"
"Su i ragazzi della scuola" brava rimani sul vago.
"Vuoi sapere su Ethan?" Detto questo lei uscì dal camerino con un abito blu stretto sul busto e largo dalla vita in giù con delle decorazioni argentate. Appena uscì io mi preparai a sotterarmi.
"Allora?!" Aveva un sorrisetto perfido. Che bell'amica.
"Ehm, se proprio vuoi"
"Certo. Se voglio. Allora vive poco distante da te con il suo migliore amico non che il mio ex ragazzo. É il puttaniere della scuola e suo cugino é Colin. Ah si e gli piacciono le morette bisbetiche." Ah buono a sapersi. Aspetta! Che?!.
"Amely che cazzo dici?! Sei tu che mi hai chiesto di dirmi su Ethan"
"Però non hai mai detto di NO" Uffa è una stronza.
"Perchè dovevo?"
"Perché, dovevi dimostrarmi di essere forte allo sguardo magnetico di quel ragazzo."
"Perchè tu sei forte?"
"Io si" uh non mi aspettavo una risposta così convinta.
"Oh beh"
"Comunque tutto chiaro?" Analizziamo, allora é un puttaniere, punto a sfavore. Vive con un amico. É il cugino di Colin. Un attimo.
"É cugino di Colin? Da quanto??"
"Da tutta la vita?"
"Si certo. Scusa. Il panico."
"Vuoi prendere un gelato?" Oh mi dio. Certo che voglio un gelato, anche due. É il mio nigliore amico. Lo prendevo sempre con mamma.
"Siiiiii!!!!"

"Ma ti piace Ethan?" In mezz'ora che stiamo nella gelateria non ha fatto altro che mangiare il gelato dicendo quanto era buono. Ora mi chiede questo? Ma io dico é impazzita?.
"No" la mia risposta sembrava uno sforzo sovrumano dato che stavo soffocando.
"Ne sei sicura?"
"Ehm si" avevo le lacrime agli occhi. Non so come ma il gelato mi andò di traverso.
"Okay..."
"Possiamo passare in biblioteca mi mancano un po' di libri per la scuola"
"Certo, così io prendo Harry Potter" mi fece l'occhiolino. Sto Potterizzando la mia nuova amica.
"Come fai a sapere che mi piace Harry Potter?"
"Me lo hai detto quando ci siamo incontrate. Ricordi?" Sinceramente? No.
"Ah si certo"
"Va bene. Andiamo!" Poi mi prese per il braccio (dinuovo) e mi trascinò alla sua auto (dinuovo).

Appena presi i miei libri, gli poetammo nella sua macchina e ci mettemmo alla ricerca del libro.
"Come si chiama esattamente?"
"Harry Potter e la pietra filosofale"
"Okay ciao"si allontanò andando verso sinistra e quindi io andai a destra.
Allora .... é passata mezz'ora e ho solo finito di ispezionare il piano di sotto. Mi piacciono le biblioteche grandi così però, cazzo é troppo.
"Oh nel nome della Rowling! L'ho trovato!!" Mi precipitai sul libro e lo afferai con due mani. No un attimo, una mano non é mia. Seguì il braccio dell'altra mano e.. mi ritrovai Ethan dietro di me. Ora mi impicco.
"Allora?"
"Cosa Ringhio?"
"Vuoi lasciarlo?"
"Nono, l'ho preso prima io"
"Guarda che la parte dedicata ai bambini è dall'altra parte"
"Allora se vuoi ti faccio strada"
"No ormai io ho imparato a leggere"
"Ma che brava! Sai fare anche 2+2?"
"4"
"Oh sono impressionato"
"Ti stupisci con poco"
"No é che vedere una ragazza che legge é impressionante"
"Beh potrei dire lo stesso di te"
"Come ti chiami?" Perché fa il finto tonto? Lo sa! Ma che idiota! Poi siamo noi ragazze che 'civettiamo'.
"Lo sai Ethan"
"Come fai a sapere il mio nome?" Perché ride? Si diverte così tanto?
"Non farti troppe illusioni"
"Okay Ringhio. Hai intenzione di darmi il libro o no?"
"No. E non chiamarmi Ringhio non sono un cane a differenza tua"
"Preferisci Ragazzina, Ringhio?"si può essere più irritante di così?
"No chiamami Amber!" Ecco ma brava! Se si era dimenticato il tuo nome ora beh se lo ricorda. Sono un fottuto genio.
"Ecco quale é il tuo nome. Amber. Carino." Ma oggi é la giornata di :tutti devono prendere per il culo Amber?.
"Grazie"
"Prego" le nostre mani erano ancora sul libro. E io non avevo intenzione di perdere.
"Quindi?" Cosa fare gli tiro un calcio, scappo trovo Amely e ce ne andiamo?
"Sai che tu sei carino?" Perfetto usiamo il piano troia.
"Ah davvero?" ha abboccato. Sempre meglio.
"Si" come previsto si avvicinò aspettandosi un bacio. Ma io prima di sviorargli le labbra gli dissi "te l'ho detto di non farti troppe illussioni". Dato che era stordito gli strappai il libro dalle mani. E fuggì con esso.

Ethan's pov
Essere preso in giro da una ragazza non é il massimo del divertimento. Però stiamo giocando. Vuol dire che non perderò. Scesi le scale velocemente aspettandomi di ritrovare quella ragazza con il profumo di cigliegio. É stato quello a distrarmi . Comunque ha preso il libro che volevo leggere. É stata lei a consigliarmelo inconsapevolmente. Il giorno in cui l'ho vista aveva una maglia con scritto 'Always', dalle mie ricerche é risultato che é un simbolo di Harry Potter, e per avvicinarmi a lei sembra necessario sapere queste cose.
Non la trovo.
"Mi scusi. Ha perso qualcosa?" Ci mancava solo quella vecchia della bibliotecaria.
"No"
"Sembra di si"
"Le ho detto di no"
"Le due rsgazze sono andate via, credo che una sia andata a piedi, quella con i capelli marroni" beh per lo meno é utile, qualche volta.
"Ehm okay ma io .. non stavo cercando nessuno"
"Si certo, ne sono sicura" fuggì da quella mummia e presi la strada che in teoria dovrebbe aver fatto Amber.
Oh cazzo eccola.
"Mi devi dare qualcosa?"
"Intendi il bacio o il libro?" Intende infierire sul fatto che mi sono lasciato distrarre. Che che che aaaah.
"Entrambi"
"Mi dispiace, il libro beh lo ha reclamato qualcun'altro e il bacio te lo scordi" aveva un'aria tranquilla e colpevole. Da stronza.
"Chi? E perché no?" Sorrisi. Non so perché
"Amely. E sai non bacio gli stalker"
"Io non sono uno stalker. Ragazzina"
"Se non lo sei non comportati come tale. E non chiamarmi Ragazzina."
"Io non faccio lo stalker volevo il libro. E ti chiamo come mi pare"
"Se la smetti di perseguitarmi ti do il mio. Il mio nome lo ha deciso mia madre, e per tua informazione mi chiamo Amber non Ragazzina. E da quel che mi sembra tu lo sai da almeno stamattina dato che mi hai salutato." Credo di averla fatta incazzare perché si voltò e se ne andò. Io però devo fare la stessa strada almeno per qualche metro e non sopporto il silenzio, quindi le feci il solletico.
"Mi darai il libro allora?"
"Si .. ti ... prego.. smettila te ...te lo darò. . Se la smetti" soffre parecchio il solletico. Sapere che il sorriso che sta facendo é causa mia, é rilassante.
"Prometti?"
".. . Prometto" smisi di farle il solletico e lei si rimise a posto i capelli.
"Te lo porto domani. Se avrò voglia di parlarti" mi fece l'occhiolino. E io rimasi imbambolato. Che coglione.
"Non ti preoccupare ti vengo a cercare".

Amber's pov

"Dove sei stata?"
"A fare shopping!"
"Da sola? Che noia!"
"No con Amely ... e non ti riguarda"
"Uh e c'era qualcun'altro?"
"No" si c'era il ragazzo che 'non mi piace'
"Okay"
"Tu piuttosto, come va con il bar?"
"Sto ancora chiamando la desainer e poi la ditta per il rifornimento degli alcolici e sto reclutando le bariste e i buttafuori e poi c'è la questione della sicurezza e quindi deve venire il tipo per controllare che sia a norma e intanto io sto facendo una battaglia con i ratti"
"Se vuoi una mano per ritinteggiare le pareti posso darti una mano spendendo meno soldi"
"Uh puoi chiamare i tuoi amici! !"
"Ne ho solo due, non esaltarti"
"Va be'. In ogni caso quando i topi se ne andranno ti ingaggierò per pitturare le pareti"
"Io vado a dormire"
"Non ceni?"
"No non ho voglia"

Certo che non ne ho voglia . È cibo spazzatura. Letteralmente.
Mi buttai sul mio lettone matrimoniale. Amo i letti grandi, mi sento abbracciata dalle coperte e ammorbidita dal materasso. É come dormire in paradiso.
Oggi é stata una giornata impegnativa, ho affrontato il primo giorno di scuola e ho conosciuto Ethan. Mi sta, sotto sotto, simpatico. É stato bello e strano quando mi ha fatto il solletico. Quasi adorabile. Poi si é imbambolato a controbattere quello che avevo detto. In biblioteca il suo odore é stato inebriante. Sapeva non so muschio e menta. Come quello di papà. Forse é per questo che mi sta simpatico almeno un pochino. Forse anche perché vuole leggere Harry Potter, insomma questo migliora tutto.
L'unica che mi ha sorpreso sul serio é stata Amely. Ci comportiamo come se ci conoscessimo da una vita. Mi piace.

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