Terzo giorno di scuola.
Mi alzo, vesto e trucco. Faccio una linea sottile e nera.
La mia uniforme, bianca e nera, è scomoda come sempre con una camicia bianca e la gonna, con balze nere. Metto i calzini lunghi fino all'inizio della coscia, neri, i mocassini marrone scuro, e per completare il tutto, prendo un sottile nastro nero e lo lego al collo a mo di fiocco, facendo sì che i lacci siano abbastanza lunghi.
Pettino i miei lunghi capelli neri intrecciando dietro la nuca le due ciocche bianche vicino alle tempie.
Salgo al piano di sopra per fare colazione.
-alza la testa- mi ordina mia madre
La alzo lentamente. La guardo. Lei mi fa:-sempre così lunghe le fai quelle linee di eye-liner, manco fossi Moira Orfei. Dovresti andare a lavorare al circo insieme a leiMio padre la incalza:-ma ti credi di essere bella? Ti credi interessante?
Una voglia di vomito mi sale su per la gola. Smetto immediatamente di mangiare, mi alzo lentamente e vado in bagno. Inizio a piangere senza espressione. Lo so. Lo so di essere un cesso ambulante che nessuno vorrà mai. Ma per una volta non potrebbero essere comprensivi? È solo una linea sottile. E comunque ci sono ragazze che se la fanno 10 volte più grossa e a loro sta da dio.
Mi strucco, dato che con le lacrime è colato tutto, e rifaccio d'accapo.
10 minuti dopo aspetto l'autobus alla fermata. Una volta salita mi siedo vicino ad una mia compagna di classe. La osservo. È bellissima nella sua piccola statura, con quei capelli lisci marrone chiaro, una frangia posta perfettamente vicino a grandi occhi color nocciola. Lei è una di quelle ragazze che può permettersi di fare ciò vuole: sta bene con tutto e va bene a tutti.
Perchè io non posso essere così?L'autobus si ferma. È ora di scendere. Io e Eiko ci incamminiamo per andare a scuola, varchiamo i cancelli, apriamo il portone e voilà. La nostra classe è molto più grande rispetto alle altre. In 33 lo spazio è ristretto e a volte l'aria viene a mancare. Ma ci siamo abituati. Tolgo il mio zaino nero con una scritta bianca Dreamer in corsivo e lo appoggio sul banco. Apro la prima cerniera e sfilo il mio blocchetto di disegno tascabile e una matita. Il blocchetto è molto vecchio, di quando avevo 7/8 anni. E non l'ho ancora finito. Fuori è sobrio, la copertina è nera e semplice, ma dentro è il finimondo. Oggi voglio riprovare a disegnare Sailor Moon. Faccio il mio solito schema per il viso: un cerchio leggermente schiacciato ai lati in basso, due linee curve che vanno ad unirsi. Per gli occhi, traccio due linee parallele nella parte alta del viso, per far sì che siano alla stessa distanza e della stessa grandezza. Procedo con due semicerchi, ciglia medie. All'interno altri cerchi e verso la fine dell'iride un piccolo ovale. Coloro la pupilla. Per la bocca, traccio piccole line curve e sfumo all'interno per dare volume. Altre due linee curve e strette per il collo. Come penultima cosa i capelli e per concludere una mezza luna con le due punte all'insù sulla fronte. Ripasso con un pennarello nero sottile e cancello le linee guida Finito. Soffio via i resti di gomma e lo osservo abbastanza soddisfatta.
-non ti stanchi mai eh?- mi dice Eiko sorridendo
-mai
Piano piano la classe inizia a popolarsi. Ame viene vicino a me ed io mi sporgo per darle un bacio sulla guancia. Infine entra la prof. Prima ora: economia domestica. Nante tsumarimasen...-------------------------------
CULTURA GIAPPONESE
EIKO (栄子) può avere due significati: 'Bambina dalla lunga vita' o 'Bambina splendente'. In questo caso, vuol dire il secondo significato (la ragazza a cui mi sono ispirata esiste davvero ed è una mia compagna di classe)Nante tsumarimasen vuol 'che noia
Sistema scolastico giapponese
Allora, è abbastanza complesso XD l'anno scolastistico giapponese dura da aprile a marzo(non dello stesso anno): loro hanno un mese di vacanze estive, 2 o 3 settimane di vacanza a Natale, se non erro, e un mese di vacanze primaverili. La scuola è gratuita e obbligatoria dai 6 agli 11 anni. Una volta arrivati al college si può scegliere se prenderne uno privato (di solito il più optato) oppure uno pubblico (ma una volta usciti da lì non si è visti molto bene perciò è rara la gente che lo prende). In quasi tutti gli istituti le uniformi sono obbligatori e molte ragazze scelgono i vari istituti per l'uniforme più comoda 0.0. L'orario di lezione inizia alle 8:00 o alle 8:50 e dura 5 ore più due pomeridiane per i club (ne esistono di vari tipi come musica, disegno, matematica ecc). Ad ogni lezione c'è una pausa di 5 minuti (altro che ricreazione italiana di 5 secondi) e una pausa pranzo per chi deve andare ai club. Per finire in giappone non esistono i bidelli: gli alunni vengono divisi in gruppi e, un gruppo al giorno, puliscono l'aula. Morale della favola: voglio viveri lì. Si era capito no?
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Infiniti Istanti
Fiksi RemajaMi affezionai a te. Chilometri di distanza e una stupida tastiera, vicini solo i nostri pensieri.fu forse quello stupido ciao a farmi sorridere