Capitolo Cinque

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Mi aggrappo maggiormente al suo collo quando mi chiede l'accesso con la lingua e io come una stupida, glielo concedo.
Sposta le mani verso il mio fondoschiena e lo stringe lentamente.
La sua lingua si intreccia con la mia, andando sempre più fondo.
Si allontana solo quando faccio pressione con le mani sul suo petto spingendolo via.
Mi guarda fisso, con le labbra arrossate e il respiro affannato.
Mi guarda senza dire nessuna parola, come se si sentisse quasi in colpa del gesto appena fatto.
Una strana sensazione si forma nel mio stomaco quando abbassa lo sguardo e se ne va senza dirmi nulla.
"Dimenticalo, non é mai successo" e se ne andó. Non sapeva che non l'avrei mai potuto dimenticare.

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Pensai troppe volte a quel bacio nella settimana che seguì.
Comandava i miei pensieri ogni minuto della giornata.
Lasciai che il pensiero delle sue labbra sulle mie continuasse a bussarmi in testa. Rinunciai a scacciarlo. In quei giorni lo avevo visto 3 volte.
Mi evitava e non gliene facevo una colpa.
stava ancora con la bionda.
Li avevo visti qualche mattina prima, intenti a slinguazzarsi come se in realtà si trovassero in un bordello e non in una scuola quindi Federico non aveva parlato del bacio con nessuno.
Il mio stomaco si contorceva ogni volta che entrava nella mensa con lei, mano nella mano.
Stavo pulendo la mia postazione dai trucchi, quando Valerio entra facendomi sobbalzare.
"Valerio" dico mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"pronta?"
"Certo"
"Perfetto allora tutte sul palco, dai"
Tutte ci mettiamo in fila.
"Emily, tu balli accanto al divanetto 67"
"non sul palco?"
"Non stasera"
"Va bene"
Appena sentiamo applaudire tutte usciamo, cerco il divanetto numero 67 e mi rendo conto che nel divanetto 68 ci stanno gli amici di Federico e Federico.
Mio dio é ovunque.
la musica parte e io mi posiziono sul divanetto davanti al divanetto 67 dove ci stanno alcuni ragazzi.
Inizio a ballare e ad ondeggiare i fianchi, chiudo gli occhi e mi abbandono alla musica.
Li riapro quando mi ritrovo uno dei ragazzi poco distante da me che mi guarda con desiderio.
Sorrido flebile e mi avvicino e anche lui si avvicina.
tira fuori dei soldi ma quando sta per darmeli, qualcosa o meglio qualcuno ci interrompe.
"Prova a infilare quelle tue luride mani dentro le sue mutandine e ti rompo tutte le nocche delle mani" dice Federico mettendomi dietro di lui come a coprirmi.
"E tu chi cazzo sei?" Dice il ragazzo.
"quello che ti spezza le ossa se non giri a largo"
"Come cazzo ti permetti?" Il ragazzo spinge Federico e lui dopo avermi lanciato un'occhiata, gli tira un pugno e il ragazzo cade a terra.
Gli amici di Federico cercano di dividerli ma senza alcun risultato.
Il ragazzo afferra Federico dal colletto della camicia e lo scaraventa sul bancone, ma Federico si rialza tirandogli un calcio nello stomaco.
Elisa li raggiunge e riesce a dividerli solo con delle urla.
Federico viene buttato fuori, così mi appresto a mettermi qualcosa di decente e raggiungerlo fuori, nel retro del locale.
Questa volta l'ha combinata davvero grossa.

Ad Occhi Chiusi→ Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora