capitolo 2

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Apro gli occhi di scatto dopo aver sentito quella maledetta sveglia, ma devo dire la verità ero sveglia già da un pezzo, sembra tutto surreale e sinceramente ho un po di paura, è la prima volta in tutta la mia vita che inizio un lavoro vero, un lavoro fisso.

Scendo dal letto e guardo la mia sveglia che segna le 6:30 mi dirigo in bagno ed entro in doccia dopo aver sfilato il mio pigiamone, devo dire che fa davvero molto freddo, mi rilasso sotto il getto d'acqua e mi lavo rapidamente i capelli e il corpo, esco e noto che sono già le sette, oh santo cielo mezz'ora di doccia si vede che sono in ansia più totale!

Mi vesto con una camicetta un paio di jeans neri a vita alta e un giacchetto elegante da ufficio, prendo la mia borsa fortunata che mi hanno regalato Sofia e Antony al mio 18esimo compleanno e scappo in cucina

"buongiorno Jen, vi do uno strappo io in ufficio" mi da un bacio al volo sulla guancia Antony e sofia mi fa un cenno con la mano, è più assonnata di me, ma almeno non è preoccupata quanto me.

Non mangio niente perché ci vogliono almeno 20 minuti di strada contando il traffico, ci precipitiamo giù dalle scale e raggiungiamo l'auto per poi partire.

Il viaggio sembra volato e il silenzio che c'è in macchina fa capire che nell'aria c'è solo voglia di dormire, dormire e dormire!

"Jen siamo già in ritardo il primo giorno!" mi avvisa Sofia

Guardo l'orologio sul cellulare e porca miseria mancano 3 minuti

"tranquille vi lascio qui davanti alla porta, stai tranquilla Jen, buon lavoro piccolette!"

Usciamo di corsa dall'auto e ci inoltriamo nell'ingresso pieno zeppo di persone in carriera, valigette ovunque

"da che parte?" chiedo confusa a Sofia

"vai dalla reception! Ci vediamo a pranzo" mi lancia un bacio e scappa dalla parte opposta mentre io cerco di raggiungere il più in fretta possibile la reception faccio una piccola corsetta contando che di tempo non c'è ne più! La reception non è lontanissima ma un pirla mi da uno spintone facendomi cadere per terra,

"ma che diamine non guardi dove vai?" mi rimprovera raccogliendo il suo cellulare da terra

Alzo il viso e un ragazzo mi guarda in cagnesco

"Ei sei tu che non guardi dove vai!" gli urlo contro ma non troppo forte, sono comunque in un ambiente lavorativo.

"sul serio?" fa un sorriso falso e se ne va

"maleducato mi sono fatta male" gli urlo dietro pensando non mi avesse sentito ma si gira

"anche il mio cellulare ne ha risentito" mi mostra il cellulare del tutto illeso! ma che stronzo! Si dirige verso gli ascensori e si mette in fila, è di fretta sicuramente perché sta superando tutti senza successo! Ben gli sta

Mi dirigo alla reception in fretta e chiedo informazioni senza pensare a quel'uomo che mi ha investita poco fa

La receptionist mi indica il secondo piano terza porta,

"prenda pure l'ascensore"

"grazie, salve"

"ah e beh, benvenuta nella Mitchelcompany"

"la ringrazio" lascio un sorriso di cortesia e mi dirigo verso l'ascensore

Quello stronzo maleducato è ancora li che impreca tra se e se

"qualcuno è in ritado.." lo sfotto e visto che sono minuta riesco a superare la maggior parte delle persone e raggiungere la porta dell'ascensore, aspettando che scenda del tutto.

Entro finalmente trionfante, aspetto che salgano tutti poi prenoto il mio piano per poi guardare fuori e notare quel giovane ancora in preda all'ira che mi fissa fin troppo male, ma poco mi interessa! Alzo in stile soldato il braccio e lo saluto con un sorrisino falso come il suo precedente, al contatto della mia mano con la mia fronte le porte si chiudono e lasciano indietro quel pirla.

Arrivo finalmente al mio piano e raggiungo la terza porta, prendo un sospiro e busso

"avanti" una voce forte e controllata mi incita ad entrare ed ecco che il panico prende il soppravvento

Apro senza pensare e noto seduto su una poltrona nera un uomo, credo abbia una 40ina di anni, alza il viso e mi fa cenno di sedermi nella sedia di fronte, mi muovo velocemente e raggiungo la sedia

"buongiorno"
"è in ritardo signorina! di ben 10 minuti!" alza gli occhi dai fogli e mi fulmina con i suoi occhi verde chiaro

"chiedo scusa"

"va bene mi segua, le faccio vedere la sua postazione, e per favore niente più ritardi!"

"non capiterà più" mannaggia a me già il primo giorno sono stata rimproverata!

Mi siedo alla mia postazione, e noto degli appunti scritti per me,

riorganizzazione documenti necessari per compilazione modulistica azienda Sterch vedi e-mail.

Elaborazione fatture del mese

Elaborazione modulistica assunzioni dei dipendenti

e per riunione domani disporre di questi documenti:

- Lista venditori

- Lista compratori

- Case selezionate

- Firme fornitori merci

Non sembra molto complicato, inizio prendendo un respiro profondo e faccio del mio meglio, dopotutto mi hanno dato delle mansioni da segretaria immagino che sia cosi perché è il mio primo giorno, faccio attenzione prendendo ogni informazione e mettendola da parte.

L'ufficio del mio capo è separato dal mio da un muro interamente di vetro quindi possiamo vederci, ogni tanto mi fa un cenno e poi torna a lavorare, ad un certo punto sento il telefono suonare alzo la cornetta

"Pronto"

"è ora di pranzo può andare" alzo lo sguardo e mi sta guardando

"grazie"

"si ricordi di che ha un lavoro, non deve tornare in ritardo se no la caccio"

"certo, salve"

Metto giù la cornetta sbalordita e raggiungo Sofia dall'altra parte della strada per andare a mangiare in un ristorante all'angolo...

COME VI SEMBRA? SPERO COMMENTIATE PER FARMI SAPERE CHE NE PENSATE UN BACIO! :)

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