capitolo 8

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Ecco ci risiamo, il freddo ghiacciante di questo pavimento cosi vuoto mi trapassa la pelle nuda della mia schiena, non oso aprire gli occhi ma dovrò pur farlo no?

Cerco di aprirli ma non vedo nulla, solo il vuoto e questa maledetta solitudine che porta con se un silenzio agghiacciante quasi quanto questo stupido pavimento senza vita, questo stupido pavimento freddo che mi fa vibrare di brividi agghiaccianti, cerco di portarmi una mano sulla testa ma non accade nulla sono bloccata a qualcosa, ora ho paura! Paura di non potermi più rialzare..

Una luce soffocante trapassa il buio che mi circonda e una risata a me famigliare mi trafigge l'anima portandomi in uno stato di piena ansia mista alla paura, solo ora noto che accanto a me c'è un'altra figura.. mia sorella

Apro gli ochhi di scatto prendendo fiato e guardando attorno sono dentro al mio letto, era solo uno stupido incubo, mi tocco la fronte sudata e accendo la luce alla ricerca del mio cellulare.. lo prendo in mano sono le sei è ora di alzarsi, strano che antony non sia venuto a rompere le scatole per la sua "corsetta mattutina" ci do poco caso e mi dirigo in bagno per farmi una doccia, appena chiudo gli occhi sotto il getto le immagini mi trapassano la mente e nonostante il dolce calore dell'acqua che mi scivola sul corpo, ho un brivido persistente proprio sulla schiena... apro gli occhi finisco in fretta di lavarmi mi vesto mi metto un po di trucco e mi dirigo in cucina

"buongiorno"

"Buongiorno" Antony mi guarda con sguardo preoccupato

"che c'è?"

"niente andiamo, sofia è andata prima! aveva da fare"

"va bene"

Il viaggio è decisamente silenzioso, il problema non è lui ma il mio pensiero persistente su quell'incubo.. sulla comparsa di mia sorella..

Lo saluto quasi apaticamente e raggiungo il mio ufficio accanto a quello di Ian, di lui nessuna traccia mi siedo dandoci  minimamente caso, prendo il lavoro che ho e inizio a lavorare anche se sono persa in un mare di pensieri e paure.

Sono passate ormai un paio di ore e io sto impazzendo, di Ian nessuna traccia e io voglio solo distrarmi un po e il lavoro non aiuta, odio dirlo ma ho bisogno di quel rompi scatole..

"Buongiorno"

Si posizione davanti alla mia porta chiudendola e facendomi un sorrisetto dei suoi, non riesco a ricambiare penso solo che sono davvero immensamente contenta di averlo qua di fronte a me.. quel suo sorriso sta per scomparire nel momento in cui una piccola lacrima minaccia di uscire ma la blocco, spero non se ne sia accorto, senza pensarci sono in piedi e in due passi rapidi lo abbraccio di slancio stringendolo dal collo lasciandolo sorpreso, non ricambia ma non mollo la presa anzi lo stringo di più.. mille emozioni mi investono creando in me un'adrenalina mai provata e un formicolio nel mio stomaco, queste emozioni mi fanno accendere un sentimento perso nel tempo

"ti prego abbracciami" sussurro senza pensare a ciò che dico

"che succede" finalmente si smuove abbracciandomi con tanta forza appoggiando la testa leggermente alla mia

Non rispondo mi limito a stringerlo il più tempo possibile..

È una sensazione cosi nuova per me, mi..mi sento al sicuro

Le paure sono scomparse per il momento

Mi stacca leggermente agguantandomi il viso con le sue mani morbide,

"che c'è?"

"niente"

"dimmelo"

"ho avuto solo un momento un po cosi.. scusa"

"di chè?"

"di esserti saltata addosso"

"andiamo voglio mostrarti una cosa" mi accarezza il viso spostandomi una ciocca ribelle dagli occhi, lo guardo stranita

"fidati di me"

"non sono capace.."

"è facile prendi la mia mano e farò tutto il resto io"

"prendo la tua mano" mi prende per mano e come due adolescenti mi trascina in ascensore portandomi chissà dove..

SPERO VI PIACCIA :*

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