Sono le sette ormai e io sono già pronta, sinceramente non vedo l'ora di passare del tempo con Ian, sorrido da sola e me ne accorgo solo quando scorgo dalla mia porta un Antony appoggiato allo stipite d'essa
"allora la ragione di quel sorriso è?"
"niente ho un appuntamento" mi avvicino prendendo la mia borsa e allontanandomi da lui facendomi seguire in sala
"e con chi?"
"te lo dico io con chi con lo scapolo più ambito del momento" fa la sua entrata Sofia con un asciugamano rotolato intorno al corpo
"grazie d'aver spifferato tutto"
"si ti amo anche io"
"e chi sarebbe?"
Suonano alla porta e mi precipito ad aprire ma mi precede Antony curioso
"buonasera, Jennifer?"
"eccomi" mi faccio avanti lanciando un occhiataccia a Antony che naturalmente schiva come niente
"spero tu abbia la testa a posto.."
"antony smettila!" questa volta mi arrabbio e gli chiudo la porta in faccia dopo averlo superato
"Scusa è come se fosse mio fratello.." mi scuso
"solo un fratello?"
"che sei geloso?" la prendo sul scherzare ridendo ma lui non ricambia.. non so se questa cosa debba farmi felice o mi debba spaventare, nel dubbio scendo le scale con velocità spingendolo con me
Arriviamo all'ingresso e non so per quale motivo ma mi ritrovo appiccicata al muro con una gamba che mi blocca pericolosamente,
"come stai?" distolgo lo sguardo dai suoi occhi ma mi prende il mento tra le dita facendomi alzare lo sguardo e incrociare i suoi occhi tremendamente glaciali ma in questo momento ospitavano l'inferno..
"ora sto bene" rispondo sincera guardando i suoi occhi illuminarsi e diventare sempre più limpidi
....
Siamo a casa sua da ormai 10 minuti e non so perché ma non mi sento per niente a disagio anzi lo sto aiutando e devo dire che aveva ragione se la cava piuttosto bene ai fornelli, sorrido pensando alla prima volta che sono venuta qui
"che hai da sorridere?" mi da una piccola spinta mentre taglia dei peperoni con tocco da vero cuoco rapido e preciso, è davvero affascinante..
"Eii.. si questi sono peperoni" mi accorgo di essermi incantata a guardare le sue mani su quei peperoni.. basta che pensieri sono questi?
"si scusa è che pensavo che te la cavi davvero bene, chi ti ha insegnato?"
"autodidatta, ho dovuto imparare da solo, sono voluto andare via da casa presto"
"all'età di?"
"a 19 anni ero già fuori, ho avuto qualche lavoretto, poi ho lavorato con mio padre per finire la casa, ed eccomi qui mi ha incastrato nel suo mondo, volevo solo dei soldi per finire la cucina e guarda dove mi trovo, ho in mano un immensa azienda e non so da dove iniziare"
Lascia i peperoni e fissa il vuoto, santo cielo l'atmosfera è cambiata radicalmente e mi dispiace di aver causato io questa cosa
"mi dispiace" metto una mano sul suo braccio e lo faccio voltare verso di me, lo abbraccio forte
"e questo?" domanda confuso stringendomi a se
"ogni tanto tutti noi abbiamo bisogno di un abbraccio no?"
"già, ma se io avessi bisogno di un bacio?"
Mi stacco e gli stampo un bacio sulla guancia
"stai scherzando spero!" si lamenta giocosamente riprendendo in mano il coltello
"si certo scusa tu te lo aspettavi da un'altra parte.." lo prendo in giro
"puoi rimediare" mi fa l'occhiolino
"no sono apposto cosi" gli rimando l'occhiolino
"mi farai impazzire" sussurra credo non si voglia far sentire ma l'ho sentito lo stesso e si voglio farti impazzire, non che io non stia impazzendo abbastanza!
Finiamo di fare la cena, inizio ad apparecchiare e ci sediamo a mangiare queste squisitezze, la cena passa calma e tranquilla non parliamo molto ma mi piace
"allora com'è andata oggi a lavoro dopo.. insomma.. dopo che te ne sei andato" domando rompendo il ghiaccio
"bene devo dire che me la sono cavata anche senza la mia favolosa segretaria"
"beh ne hai solo una" mi pavoneggio
"io veramente parlavo di Sindy" ci rimango di sasso, chi diavolo è Sindy?
"oh" lo sento ridere come non mai
"sei uno stronzo mi licenzio"
"suvvia non volevo spaventarti sono tutto tuo" mi lancia uno sguardo adorabile
"l'ho sempre detto che sei uno stronzo"
"si me lo dicono in tante" ecco appunto
"..."
Siamo seduti sul divano a guardare un film, ma è troppo tardi devo tornare a casa
"Ian, dovrei andare si è fatto tardi"
Sussurro facendogli distogliere lo sguardo dal film
"resta a dormire qui"
Lo guardo male
"che c'è? ho un sacco di stanze"
"no dai portami a casa, Antony mi ha chiamata almeno 20 volte"
"va bene, prendo la giacca, ma solo se resterai qui la prossima volta"
"e chi dice che ci sarà una prossima volta?" lo prendo in giro..
Saliamo in macchina e siamo in viaggio verso casa mia la quale non è molto lontana da qui infatti la intravedo da lontano
"eccoci" annuncio, non ha fiatato per tutto il viaggio forse per quello che ho detto prima ma.. scherzavo, ci sarà sicuro una prossima volta.
Scendo dalla macchina seguita da lui
"buona notte" mi avvicino dandoli un bacio sulla guancia allontanandomi, ma mi prende il braccio e mi fa scontrare contro il suo petto baciandomi come se non ci fosse un domani, le mie gambe perdono la sensibilità e ormai sono aggrappata a lui penso lo abbia capito visto che mi cinge i fianchi più forte possibile, il mio cuore è in subbuglio, ci stacchiamo con il fiato corto e ci guardiamo intensamente.
"nel caso non ci fosse davvero una prossima volta, notte" mi da un altro bacio a stampo e mi molla li salendo in macchina e sfrecciando via, indietreggio confusa con la mente annebbiata, mi appoggio al muro e prendo un respiro stampandomi un sorriso incancellabile.. il mio cellulare squilla
"finalmente il bacio che aspettavo da tanto.. alla fine sono riuscito a rubartelo, o sei tu che lo hai rubato a me? Notte ancora piccola"
Sorrido da sola di nuovo e salgo in casa con un sorriso da ebete.. che diavolo sta succedendo? mi sto innamorando? o sono già cotta (?) ..
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Fammi vivere.
RomanceHo solo 20 anni e sono in partenza dal mio paese natale.. in partenza? forse in fuga da un mondo che non mi appartiene.. Manhattan sembra una buona via d'uscita! è li dove incontrerò lui, l'uomo che sembra perfetto ma che dietro ai suoi 26 anni nas...