9.Capitolo~

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Strinse forte l'arma da guerra tra le mani, quel che immaginava non era nulla di vero: come poteva pensare che Alfred potesse farcela da solo?!
Sentiva gli occhi iniziare ad irritarsi e a bruciargli ma non per il freddo e ne per la polvere, ma solo perché adesso sentiva quel forte desiderio di piangere, urlare e condividere il suo dolore con chi avesse un sorriso stampato in volto, strappandolo a mani nude.

Stava ritornando alla base ma negli occhi di Arthur si vedeva ancora quella frustrazione dalle parole del tenente

"Arthur... mi dispiace"

Si vedeva chiaramente che in viso era pallido, non dava segni di vita, era presente ma assente nello stesso momento assente mentre tutti gli altri festeggiavano facendo ritorno a casa.
Ci volle un po' per il viaggio, Arthur non vedeva l'ora di mette piede a Londra e provare a dimenticare tutto...

Un tempo, in quel periodo almeno per comunicare con le persone a cui ci si tiene davvero si scrivevano lettere, un soldato in guerra mentre scrive sul quel piccolo foglio di carta ingiallito con un po' di inchiostro: Quello era Alfred.
Prima di andare via, aveva scritto la dodicesima lettera, molto importante, poi messo un punto abbandonò la sua postazione, andando subito verso quell'ammasso di gente armata ma nonostante tutti i suoi sforzi le speranze di vincere andavano a diminuire di volta in volta, fino a giungere alla sconfitta, dopo di Alfred non si seppe più nulla, 12 giorni senza che lui si facesse vedere, neanche il suo popolo sapeva dov'era , ne le nazioni, e nemmeno Arthur.
12 erano stati anche i giorni del viaggio di Arthur per tornare a casa; Sperava tanto di vederlo, di avere qualche notizia su di lui ma per ogni volta che domandava dalla bocca della persone uscivano solo menzogne;

-Alfred non si trova...
-Alfred? Beh, è in ospedale...
-Quel'americano? Non saprei, sarà morto...
-America è stato catturato dalla nazione nemica!

Arthur sapeva che erano tutte bugie, non ci credeva minimanete eppure, per ogni volta che chiudeva gli occhi e immaginava la sua figura sentiva come se stesse toccando un vuoto, come se veramente non ci fosse più, che avesse lasciato il terreno e avesse preso posto sulla nuvola?
Non voleva saperlo, non ne aveva il coraggio, il britannico voleva solo riabbracciare ciò che aveva perso.

Passarono 10 giorni di ansia, terrore, malinconia, lacrime e notti in bianco per cercare di ricavare qualche notizia di lui.
11° giorno, tutti si arresero, segnando la scomparsa di Alfred F. Jones in guerra come soldato di cui resto del corpo non vi erano nessuna traccia, ad un certo punto anche Arthur aveva perso le speranze, dunque il 12° giorno tornò in Inghilterra, la sua amata terra, tutto sembrava normale lì, non era cambiato nulla dall'ultima volta che l'aveva vista anche se tutto quel vedere non faceva altro che rattristarlo peggio.
Entrò in casa, posando il borsone sul divano e accendere le luci: anch'essa era rimaseta come l'aveva lasciata.
Si intrufolò poi nello studio per controllare la posta, magari c'era qualcosa di interessante ma anche lì non c'era nulla, poi, il suo sguardo si spostò verso uno scatolone infondo alla stanza.

-Lo scatolo...
Alla fine... non l'ho aperto più...

Si rammentò il britannico ricordandosi che un mese o due prima Alfred gli aveva portato quello scatolo che alla fine non aveva più aperto.
Notò poi che vicino c'era ancora quel foglio con su scritto
"For Arthur"
Lo prese, aprendola e dentro vi era una lettera

"Ciao fratellone, lo so non ti piacerà che io ti chiami così però volvo dirti una cosa impronte! Ho trovato molti oggetti che ti appartengono, mi sembrava giusto restituirli... ma non solo, volevo dirti che unitamente mi sono reso conto di una cosa...
Io ho sempre vuoi essere un eroe ma da qualche parte lungo la strada mi sono reso conto che non volevo essere l'eroe di tutti.. ma il tuo.."

A quelle parole lette Arthur scoppiò in un pianto disperato, adesso, solo adesso aveva capito di aver sbagliato totalmente tutto.

-Ti prego... torna qui! Ho sbagliato tutto, fin dall'inizio ma ti prego, torna da me! Non è vero! Non sei morto! ... non ci credo...
Io.. io...Ti amo Alfred! Torna da me!!
Cadde un silenzio tombale dopo quella frase, fin a quando...

-Ma io sono qui Arthur...

Arthur si voltò di scatto: Era proprio Alfred, vicino alla porta di quello studio, apparso dal nulla eppure era sicuro che quello non è un sogno era proprio lui, sulla guancia portava un cerotto e alla fronte una fascia che circondava la testa, forse un po' mal ridotto ma il suo sorriso rimase sempre lo stesso.
Arthur lasciò subito il figlio, andando verso di lui e abbracciarlo di scatto sempre singhiozzando tra le lacrime, adesso ancora peggio.

- A-Alfred.. sei.. sei tu...
Che...Che fine hai fatto?! Ti odio! Ti odio!! Perché sei scomparso!!

Urlò lui disperato. Alfred invece sospirò stringendolo a sé come se avesse paura di perderlo

-Perdonami Arthur... dopo la guerra persa dovevo stare un po' lontano da tutti... dovevo rinfrescarmi le idee...

-Ti odio ugualmente! Non dovevi andare via!

Ribattè Arthur dando pugni sul suo petto, era sollevato ma anche arrabbiato.
Alfred sorrise appena intenerito, alzando il viso rosso del britannico e dargli un bacio sulle labbra.

-Se amarti vuol dire odiati allora ti odio anche io... tantissimo...

Arthur dopo quel bacio invece si era un po' calmato, tra le lacrime sorrise, appoggiando la testa sul suo petto.
Alfred era tornato, la prima tappa dopo i 12 giorni era vedere l'inlgese, il suo desidero più grande era incontrarlo, si recò così a Londra andando subito a casa sua ed infatti.. lo vide, fra le sue braccia. Adesso erano di nuovo insieme, ora potevano amarsi.
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// Spazio Autrice:
Shiau a tutti! Questo era l'ultimo capito, mi dispiace non aver aggiornato prima ma ho fatto il possibile.
Ci tenevo a ringraziare tutti quelli che mi seguono e hanno letto la mia storia*.* siete fantastici, no davvero sono commossa çwç
Poi, ci tenevo a ringraziare una persona a me diventata molto importante che è CrazyAdelin che anche se la conosco da poco per me è un amica speciale
Amo molto le sue storie quindi andate a vederle sennò fate peccato (?)
Lo stesso vale anche per un altra mia carissima amica, alienina_awesome e vi consigli anche di andar a vedere la sua libreria, fantastica!!
E ringrazio ancora tutti gli altri dal profondo che mi hanno scritto e congratulato per tutto, vi ringrazio.
Adesso una News:
Ora che ho finito "UsUk Promise: Sarò il tuo eroe" sto iniziato una nuova Fiction sempre in tema UsUk, ovvero "This is my Angel" se ci interessa.
Non smetterò mai di ringraziarvi, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Alla prossima dalla vostra KeyMiry :3

||UsUk|| Promise: Sarò il Tuo EroeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora