Capitolo 2

14 1 0
                                    

Pov's Emily
Bene, anche un'altra giornata di scuola è passata. Esco da scuola insieme alle mie migliori amiche, mi accendo una sigaretta, cammino a testa bassa e mi scontro con chi? Micheal.
Io :"Cosa cazzo ci fai tu qui? Ti ho detto che non voglio vederti ok? Mi rovini solamente le giornate."
M:"Hanno trasferito il lavoro dei miei genitori qui e l'unico liceo che ha accettato la mia iscrizione era questo, spero non ti dispiaccia."
Non vedevo Micheal dall'ultima volta che ci siamo incontrati per parlare a voce, mi sentivo molto imbarazzata. Le mie amiche sapevano quello che era successo con Micheal ed infatti la più "coraggiosa" , che sarebbe Valeria, va da Micheal e gli fa :
"Caro Micheal dei miei stivali, non ti permettere di avvicinarti a Emily perché tutte le ossa che ti ritrovi nel corpo diventeranno cenere, spero tu abbia capito il concetto zio."
Prende lo zaino che prima aveva buttato a terra per rincorrerlo, lo mette in spalla, si sistema i capelli e si avvicina a noi dicendo :
"Gliele ho cantate a quel bradipo albino."
E tutte ci mettemmo a ridere, ovviamente. Valeria è una di quelle persone che quando sei di cattivo umore riesce a strapparti un sorriso, ma anche le altre non sono da meno.
Andammo più avanti mi ero fermata, mi sono girata e lui mi stava guardando, abbiamo incrociato lo sguardo, ho guardato il bracciale che mi aveva regalato per il compleanno e
Me ne sono andata.
Pov's Micheal
I miei genitori mi hanno costretto a trasferirmi in un città nuova, con persone nuove, tranne lei, che sapevo che abitava nelle mie zone ma non sapevo più niente di quello che faceva, che amiche e che scuola frequentava, se continua a scrivere quel diario dove so di esserci ma non ha mai avuto il coraggio di ammmetterlo, se ha un nuovo ragazzo, niente di niente. Ho fatto lo stronzo e ci ho rimesso la ragazza che infondo amo ancora.
Questa mattina mi sono svegliato nella mia nuova casa, una bella villa grande in confronto a quella in cui vivevo prima. Ho fatto la doccia, mi sono vestito, ho fatto colazione e sono andato insieme ad i miei genitori a iscrivermi nel nuovo liceo. Purtroppo a quello dove volevo andare nonmi hanno preso così ho provato nell'altro e sono stato ammesso, esco dalla scuola per fumarmi una sigaretta in santa pace e una ragazza mi è piombata addosso, era lei, Emily. Il mio cuore alla sua vista mi batteva così forte, nella mia pancia stava accadendo qualcosa di molto strano. Mentre lei mi sbroccava perché non voleva vedermi, io la osservavo, guardavo il modo in cui urlava, gli occhi lucidi e le guancie arrossate per la rabbia. I suoi capelli neri tinti le stavano così meravigliosamente bene, ma una cosa che avevo notato da subito era il bracciale che le avevo regalato per il suo compleanno, un bracciale celeste di corda e un ciondolo a forma di cuore bucato all'interno, mi ha fatto piacere vedere che non lo aveva buttato perché il dentro del cuore io lo avevo ancora al polso legato.
Non so perché si era girata, ma speravo in un lieto fine.

Beautiful DisasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora