Capitolo 3

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Pov's Emily
Ammetto che vedere Micheal mi ha stravolto letteralmente la giornata, il cuore che mi pulsava talmente forte che credevo mi venisse un infarto, il nodo in gola che a malapena riusciva a farmi parlare, però gliele ho dette quattro.. In fondo se lo meritava. Dopo la nostra rottura sono diventata molto più stronza e acida, solamente perché non voglio che le persone si approfittino della mia pazienza e del mio bene.
'Tu lo ami ancora, ma stai con Matt e questa cosa ti si torcerà contro prima o poi.' Maledetta vocina che mi rimbomba nella mente, ti odio, ma hai una stramaledetta ragione, fanculo.
Arrivata a casa, non c'era nessuno, solo un bigliettino di mia zia che diceva 'amore sono uscita con delle amiche nel frigo ci sta da mangiare cucinati qualcosa, un bacione grande zia.'
Andai in cameretta mi spogliai e mi misi un sotto tuta grigio, le super star nere e la maglietta dell'adidas bianca.
Come il solito non avevo compiti così presi il mio diario e iniziai a scrivere di Micheal e ovviamente quello che era successo oggi. Ad un tratto sentii suonare il campanello così nascosi il diario e sono scesa al piano di sotto, aprii la porta e c'era un mazzo di rose nere con un bigliettino "A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia, rose nere perché so di dover fare qualcosa per riconquistarti. Per sempre tuo, Micheal."
La mia testa stava esplodendo per tutto quello a cui stavo pensando e la prima cosa che mi venne in mente era 'Cosa Cazzo dico a Matt?' Ovviamente non posso prenderlo in giro ancora per molto però devo essere sicura di fare la cosa giusta, così presi la decisione di andare da lui e parlarne a voce. Siccome avevo le chiavi di casa sua, sono entrata per fargli una sorpresa ma quando entrai, vidi lui con Hillary che si stavano dando da fare quando non esitai a fargli i miei complimenti e.. 'Matt tra di noi è finito, vaffanculo!'
Lanciai le sue chiavi e chiusi la porta. Non ero triste come ci si aspetta, però ero molto delusa, preferivo mi dicesse 'Ehi tra di noi è finita, mi dispiace spero rimarremo amici.' Invece di scoprirlo così, che si faceva la ragazza del suo migliore amico, nonché mio cugino. Mi misi le cuffiette e ciao al mondo, addio ai pensieri, solo e solamente musica, mi ero così rilassata che nel mentre della mia passeggiata sono andata addosso ad un ragazzo, di nuovo. Era sempre lui, Micheal.
"Mi stai seguendo? Una persona si trasferisce perché non ne può più di vedere sempre le stesse facce ma il mondo è così piccolo."
Quando ho iniziato a parlare scoppiai a Piangere di brutto.
M:"Ehi cosa succede..?"
"Succede che sono stanca di essere trattata di merda da tutti, da te e adesso da Matt , non è che sulla mia fronte ci sta a un cartello con su scritto 'traditemi'."
M:"Vuoi un passaggio a casa, così ci fermiamo da starbuks e prendi il caramel macchiato."
Si ricorda ancora il mio cappuccino preferito, non è poi così cambiato in fondo. Accese la macchinetta e andammo da starbuks e prese tutto, poi mi riportò a casa.
"Ehm grazie , non so come ringraziarti davvero. Ci di vede in giro."
M:"Ci si vede."
Chiusi la porta mi voltai e vidi lui che non riusciva a partire, le lacrime gli scorrevano sul volto e sbatteva le mani sul manubrio della macchinetta. Rientrai dentro, presi un fazzoletto e gli asciugai le lacrime.
"È la giornata dei pianti oggi? Che succede michi?" Il suo nomignolo è sempre stato questo è l'ho sempre amato.
M:"Emily, tu non puoi capire quello che sto passando."
"Mh, mio padre è morto di cancro, sono depressa e mia mamma sta a chissà quanti chilometri da qui e per giunta scopro che il mio ex ragazzo se la fa con la ragazza di mio cugino, tu provaci."
M:"Ho perso l'unica ragazza che era arrivata in un momento buio di luce e ne ha fatto il posto più luminoso."
Quelle parole mi commossero, perché in fondo io e lui ci amavamo, ma eravamo troppo orgogliosi per dircelo, fino ad oggi.
"Micheal, io ti amo. Ti amo ancora nonostante io sia stata con Matt non so quanti mesi, ti amo nonostante tu mi abbia detto cose orribili, ti amo semplicemente perché sei riuscito ad occupare quel vuoto che avevo da quando mio pa..."
Non riuscii in tempo a finire la frase che lui si piombò sulle mie labbra e mi baciò, con le lacrime agli occhi che andavano a finire sulle nostre bocche è tutto ciò sapeva di una fragranza di mare e freschezza ma che si intrecciava con tanto dolore e sofferenza.
Lo portai dentro casa, aveva visto che le rose erano dentro ad un vaso.
M:"Spero ti sia piaciuto il gesto delle rose, le avevo viste e ho pensato subito a te."
"Grazie sei davvero gentilissimo. Vuoi fermarti a cenare qui insieme a me? Tanto mia zia starà fuori tutta la sera e io sarò sola in casa dato che mio cugino esce con i suoi amici."
M:"Accetto l'invito con molta gratitudine."
Optai per la pizza, visto che nel surgelatore che ne erano due. Nel frattempo io apparecchiai mentre lui sceglieva la musica e mise il mio Cd preferito, con tutte canzoni miste.
"Non mi ricordavo avessi dei bei gusti musicali."
M:"A buon intenditor poche parole."
Mi prese per la vita mentre sfornavo la pizza e a malapena riuscii a metterle nei piatti che iniziò a baciarmi con foga, passione e amore. Mi prese in braccio e mi portò su nella mia stanza, mi fece sedere a cavalcioni su di lui, ci guardammo e scoppiammo a ridere.
M:"Quanto cazzo sei bella quando ridi." Cominciò togliersi la maglietta e feci lo stesso anche io, poi ci levammo l'intimo e cominciammo a fare l'amore, quello vero, quello dove ti baci, ti graffi, vai piano e stai bene. Perché stare bene in questi tempi è un po' complicato.

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