Mi sono svegliata alle 12:00 e sono uscita a comprare le sigarette. Ho trovato un biglietto sulla porta con scritto "Ci vediamo stasera, Mik." Mi piace come questo ragazzo sia così determinato. Ho passato una bella serata ieri, però non voglio che sia il solito ragazzo che ti usa per una botta e via, già troppi me ne sono capitati.
Tornata dalla tabaccheria sono andata a pranzare da Jennifer e ho pescato nel suo armadio qualcosa da mettermi per la sera. Ho preso un vestito nero semplice, per non essere esagerata e soprattutto non sapendo dove mi avrebbe portato.
Il bello di avere una migliore amica che ha un armadio pieno zeppo di cose è proprio questo, lo shopping gratis.
Sono ormai le 7.00 e vado a prepararmi, visto che sono ancora in pigiama. D'un tratto suonano alla porta, dev'essere mia mamma che avrà scordato le chiavi.
Vado ad aprire ma mi trovo Michael davanti.
"Un fiore" mi dice ridendo.
"Brutto stronzo, aspettami" rispondo.
Mi sono preparata in soli 45 minuti, un record considerata la mia lentezza.
Uscita di casa sono salita sulla sua macchina e mi ha portata in un ristorante italiano. Sinceramente l'unica cosa italiana che avrei voluto era la pizza. È stata una bella serata.
Abbiamo finito presto ma gli ho detto di portarmi a casa. D'un tratto vedo che quella non era la strada di casa mia e mi preccupo.
"Dove cazzo vai?" chiedo innervosita.
"A casa mia" risponde.
COSSAA?? sapevo che sarebbe stato un altro che mi avrebbe solo voluto portare a letto.
"Ti ho già detto che non ci vengo a letto con te" gli dico decisa.
"Voglio vedere un film con te, non portarti a letto". Solita scusa da idiota.
Del resto non potevo scendere sotto il diluvio e farmela a piedi, quindi dovetti accontentarlo.
Sul divano prese i pop corn, le patatine, due bicchieri e due birre.
Guardammo il film ridendo per qualche battuta del protagonista e commentando le varie scene.
Era diverso da tutti gli altri, che a questo punto della serata mi avrebbero già messo le mani ovunque. Mi sono sentita anche a disagio, pensavo di non piacergli proprio.
Poi mi guarda, ero illuminata dalla televisione. "Sei bellissima" mi dice.
Arrossisco ma decido di fare la fredda.
"Portami un' altra birra" dico.
Prende una birra, si mette più vicino a me e inizia a parlare.
"È così sola casa mia, mia zia non c'è quasi mai, passa le sere fuori a bere e torna alle 5 sempre ubriaca. Dovresti venire qua più spesso a farmi compagnia, ci guarderemmo una valanga di film e ci divertiremmo un sacco" mi dice con lo sguardo verso il basso, con la paura che io gli possa dire di no.
"Okay" dico velocemente.
"Cosa okay?"
"Okay verrò più spesso qui" ho detto.---
Inutile dire che nel mese seguente passai quasi tutte le giornate a casa sua a guardare film con sigaretta e birra in mano.
Gli insegnai anche a cucinare ed era davvero negato. Ci tiravamo la farina come bambini di 12 anni e sporcavamo tutto.
Mi sentivo davvero bene con lui, soprattutto perchè in tutto questo tempo non mi aveva mai toccato, a parte quando mi faceva il solletico sul divano.
Nel frattempo avevo passato anche una settimana con Brendon che era venuto dal Brasile. Michael non era contento di non vedermi per tutta la settimana, ma trattenne ogni cosa volesse dire a Bre. Quando Bre ripartì per il Brasile ricominciai a stanziarmi a casa di Mik.Mi sveglio tardi come tutte le mattine e pranzo da Jennifer, faccio un po' di compiti e poi vado da Mik.
"Ciao Anne, che film vuoi oggi?"
Non mi andava l'ennesimo film, volevo passare un po' di tempo con lui.
"Nessuno" ho risposto.
"Non conosco nessun film che si chiama Nessuno, mi dispiace" dice.
"No haha intendo non voglio vedere nessun film" dico sorridendo.
"Cosa vuoi fare?" mi chiede sorpreso.
"Due chiacchere" ho detto un po' imbarazzata.
Siamo andati in camera sua e ho iniziato a provarmi tutte le sue felpe e le sue tute, mi stavano grandissime e mi divertivo un sacco. Non dimostro proprio 17 anni in cuor mio.
Lui sorrideva e mi diceva che se avessi voluto avrei potuto rubargliene qualcuna, cosi ho preso una felpona grigia della vans e l'ho infilata nella borsa. L'ho preso alla lettera!
Ad un certo punto mi scappa una gran pipì. "Un mese qua e non ho mai fatto pipì, dimmi dov'è il bagno" ho detto. Mi ha mostrato la porta del bagno accompagnandomi, ma come sono entrata non ho visto il piccolo gradino e sono inciampata.
Mi sarei ritrovata con la faccia per terra se non fosse stato per i suoi riflessi pronti, con i quali mi ha presa al volo.
I nostri volti erano vicini.
Lo so che sarebbe l'uomo che bacia la donna di solito, ma questa volta fui io.
Prima un bacio a stampo, poi le nostre lingue si intrecciarono sempre di più.
Se ve lo state chiedendo, l'ho fatta la pipì alla fine.
Siamo poi andati sul letto ma lui non mi toccò minimamente, se non nel viso per baciarmi e accarezzarmi le guance.
"Non c'é altra persona con cui vorrei stare ora" mi ha detto. Ho sorriso.
"Devo andare" ho detto alzandomi.
Voleva proprio che lo baciassi per poi portarmi a letto, mi ripetevo.
"Voglio stare con te" mi ha detto con tono deciso.
"Devo andare davvero" gli ho risposto.
"No, voglio stare insieme a te nell'altro senso, voglio andare in giro per mano con te e baciarti in ogni posto del mondo".
Ero esterefatta, ho preso la mia borsa senza neanche salutare e sono scorsa via.
Non so davvero come fare, non so se fidarmi.

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Drink numero 32
RomanceAnne è australiana. Grazie a un drink conoscerà un ragazzo fantastico e grazie ad un altro drink si dittuggerà.