capitolo 2

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Chiamo mia madre e la avverto della festa di stasera.
Verso le 5 io e Jennifer facciamo un giro nei nostri armadi per cercare qualche cosa carina da metterci, ma non ci viene niente in mente per questo tipo di serata cocktail.
Prese dal panico ci viene un idea: BLAIR!! Mia zia è la soluzione ad ogni problema; abita a due isolati da casa mia e ci metto 10 minuti a piedi, così decidiamo di correre da lei.
"Chi è che rompe alle 5 di pomeriggio??" urla da dentro casa dopo aver sentito il suono del campanello.
"Anne!" dice quando mi vede "scusami stavo riposando, di cosa hai bisogno?"
"Ehm io e Jenni non sappiamo cosa mettere sta sera, abbiamo bisogno di te" le rispondo.
"Mettiamoci al lavoro" risponde contenta.
Troviamo due vestitini un po' scollati da metterci, il mio è color mandorla, stretto a tubino e il suo è nero. Per le scarpe ci arrangiamo noi.
Ringraziamo Blair e torniamo a casa.
Per cena insalatina e pomodori, per non gonfiarci e poi rischiare di non entrare nel vestito a tubino, poi ci trucchiamo, ci vestiamo e usciamo.
Arrivate là mi precipito dal barman, o meglio dai drink , prendo una vodka lemon annaffiata da sprite con una fetta di limone e un po' di ghiaccio, mentre Jennifer prende un mojito.
Appena lei vede Alex gli corre incontro, iniziando a dire cose a caso, ma lui non sembra stufato e passano un po' di tempo insieme, così io me ne rimango sola soletta al bancone con una pila di drink bevuti.
Un ragazzo si avvicina a me e dice "Brutta serata?". Sono quasi ubriaca e ci vedo doppio. "Non mi porti a letto" gli rispondo scostante. "Non voglio portarti a letto, o almeno non adesso, voglio farti compagnia e sapere perchè una ragazza come te viene in un locale in centro tutta sola" mi dice.
Rimango un po' stupida e di fretta dico "La mia amica è là" indicando Jennifer che sembra amoreggiare con Alex.
"Se la spassa" mi risponde. "Già" gli dico. "Piacere Michael, chiamami Mik" dice. "Non ti chiamo proprio" rispondo. Mi alzo e me ne vado. Urlo a Jennifer che vado a casa, sono troppo ubriaca. "Hai dimenticato questo" mi dice Michael tirandomi per un braccio, porgendomi il telefono. Non ringrazio e vado a casa, addormentandomi di sasso.

Drink numero 32Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora