<<Ciao...>>sussurro Nash,mi voltai leggermente verso la sua parte e gli rivolsi un sorriso tirato,sorrise anche lui ma il suo sorriso era diecimila volte più bello e sincero,rimasi a guardare Nash,i suoi occhi erano magnifici azzurri cielo,dove mi ci potevo perdere da un momento all'altro <<Mi chiamo Nash Grier...tu sei?>>mi chiese dopo poco,continuavo a guardarlo e lui continuava a sorridere <<Kaylie...>>sussurrai,<<Molto bello...e di cognome?>>chiese lui,sembrava curioso <<Kaylie Siler...>>disse abbassando lo sguardo,non amavo dire il mio cognome ad altri,forse perché il mio cognome era quello di mio padre che mi aveva abbandonato dopo...no,non voglio ricordare fa troppo male.
Sentii le mani strette in due pugni saldi che però scioltisi subito perché sul palmo della mano destra c'erano delle bruciature di sigaretta che facevano ancora malissimo,solo in quel momento notai che le maniche della mia maglia sei erano leggermente alzate lasciando intravedere le bendature,mi voltai verso Nash che stava guardando il mio braccio fasciato,così in fretta abbassai le maniche coprendo tutto il braccio compreso il palmo della mano,rimasi ferma a guardare il banco finché una voce non mi riportò alla realtà <<Signorina Siler...sta seguendo?>>chiese il professore di chimica,alzai il capo e annui al professore che sospirando riprese a scrivere alla lavagna voltandoci le spalle.Nash pov's
'Chissà che cosa avrà fatto al braccio' pensai 'Credo che non se lo sia rotto' abbassai lo sguardo verso il braccio destro di Sharyn che era coperto fino alla mano dalle maniche della felpa,avrei tanto voluto chiederle che cosa avesse fatto ma non mi sembrava il momento adatto <<Allora ragazzi,Ades...>>comincio a dire il professore per poi essere bloccato dalla campanella,sentii un ragazzo dire "Salvati dalla campanella!!" Io sorrisi a quell'affermazione e mi voltai verso Kaylie ,ma lei non era più seduta al banco,mi guardai intorno ma in classe non c'era. Uscii dalla classe e andai in corridoio dove circa un centinaio -se non di più- di persone si erano affollate,cercai con lo sguardo Kaylie,non la riuscì a vedere così mi diressi al mio armadietto,appena gli fui difronte lo aprii e posizionai i libri di chimica su un ripiano,dopo po o sentii qualcuno avvicinarsi all'armadietto affianco al mio <<Allora Nash...com'è andata oggi?>>chiese Cameron il mio vicino di armadietto non che mio migliore amico <<È stato strano...ma bello>>dissi<<Comunque ci siamo appena trasferiti cosa ti aspettavi?>>chiesi incuriosito a Cam mentre chiudevo l'armadietto che produsse un rumore metallico facendo scattare la serratura,Cam mi guardò <<Che hai Nash?>>mi chiese,non mi ero accorto che avevo fatto la domanda come se fosse un'accusa <<No...niente lascia stare>> disse per poi posarmi con la schiena al mio armadietto chiudendo gli occhi,però chiudendoli vidi il braccio fasciato di Kaylie mi era rimasto impresso nella mente,Cam mi riportò al presente <<Parliamo di cose serie...Hai visto qualcuna di carina?>>disse Cam per poi guardarsi intorno aveva la classica voce da pervertito <<Sei serio?>>gli chiesi guardandolo con faccia interrogativa <<che c'è di strano?>>si difese lui,roteai gli occhi al cielo e risi,<<Okay,lasciamo stare...usciamo di qui!>>disse Cam incamminandosi verso l'uscita della scuola,lo seguii fuori c'era molta gente,Cam si era fermato sul primo gradino e stava guardando le persone che giravano, mi avvicinai a lui e notai un gruppo di ragazzi <<È Mett?>>chiesi a Cam indicando un ragazzo con felpa grigia e pantaloni militari <<Si,è lui...andiamo>>disse Cam,cominciammo a scendere i gradini davanti a scuola poi andammo dal gruppo dove si trovava Mett,<<Mett...>>disse Cam salutandolo <<Ciao ragazzi!>>ci salutò lui, nel gruppo dei ragazzi c'erano molti mie amici,che conoscevo ormai da anni,quindi non ci furono grandi presentazioni o case del genere,semplicemente ci mettemmo a parlare del più e del meno,<<Guadate...Cole e Tomas>>disse Carter facendo cenno con il capo verso due ragazzi uno era alto biondo l'altro più basso e con i capelli neri,erano poco lontano da noi <<Chi sono?>>chiesi a Carter <<Nessuno che vorresti conoscere,posso garantirtelo>>affermo Carter continuando a guardarli <<Sono pericolosi...>>disse Mett facendo una voce strana che mi fece un po ridere <<Solo un po>>disse Carter,ci mettemmo a parlare d'altro,ogni tanto mi guardavo indietro per vedere quei due tizzi "pericolosi".Kaylie pov's
Uscii da scuola,c'erano molti ragazzi già radunati in vari gruppi davanti a scuola,cominciai a comminare reggevo in mano dei fogli pieni di disegni e bozzetti vari,ad un tratto inciampai è tutto ciò che reggevo in mano si sparse sul terreno io cercai di reggermi in piedi ma cadetti anche io sbattendo le mani sul cemento della strada <<Scusami...non volevo>>disse una voce femminile acuta come una nota stonata, alzai lo sguardo ed era quell'oca di Cherry -non che la fidanzata di Cole- o come la definivo io "La regina delle troie",vicino a Cherry c'erano anche Cassandra e Lela le sue due marionette che cominciarono a ridere. Mi alzai in ginocchio e mi misi a raccogliere i disegni e il resto,sentivo tutti gli sguardi adesso,trattenni le lacrime -non avrei pianto davanti a tutti-,sentii avvicinarsi qualcuno a me ma non osai alzare gli occhi da terra,un paio di mani cominciarono a raccogliere alcuni fogli che erano caduti un po più distanti da me,appena terminai di raccogliere i disegni cercai di alzarmi in piedi con scarsi successi perché non riuscivo a posare le mani a terra da quanto dolore provavo <<Aspetta,ti aiuto>>mi disse una voce molto famigliare,alzai leggermente lo sguardo e capii subito di chi si trattava era Nash reggeva in mano alcuni fogli-penso mie-mi porgeva la mano,io allungai la mia anche se un po tremolante e gli strinsi la mano,mi alzai in piedi e lui mi sorrise porgendomi i fogli<<Ecco....sei molto brava a disegnare sai>>mi disse sorridend,io feci un sorriso tirato e guardai i miei disegni <<Grazie...>>disse arrossendo<<Di niente...ci vediamo domani>>disse Nash sorridendo per poi dirigersi da un gruppo di ragazzi che non avevo mai visto.
Ripresi a camminare per la mia strada,ed andai ad aspettare l'autobus.* * *
Appena arrivai a casa corsi in cucina mi preparai un panino di fretta e corsi in camera mia,la chiusi a chiave e mi stesi sul letto,ero stanca,ma nella mia testa continuavo a farmi domande 'Perché Nash mi ha aiutata...perché non si è messo a ridere come fanno tutti gli altri della scuola...perché.'continuavo a farmi domande,ma nessuna di esse aveva una risposta...'magari gli facevo pena...' Pensai riflettendoci bene,mi rattristai...Un'immagine si impossesso della mia mente,era il viso di un ragazzo,aveva gli occhi azzurri e i capelli marroni chiaro sul ciuffo biondi,era Nash,sorrise a ripensare al suo nome era così semplice era così perfetto.Mi alzai di scatto dal letto e aprii la finestra che dava sulla strada,mi sedetti sul piccolo spiazzo della finestra che dava sulla tettoia del portico,davanti a me si presentava un paesaggio inanimato di case,continua a guardarmi intorno era tutto silenzioso,presi il mio telefono e lo accesi,ad un tratto sentii qualcuno palleggiare con una palla sul cemento,il rumore proveniva dalla casa affianco alla mia,posai il telefono sulla fatte della finestra dove ero seduta e scesi sulla tettoia per vedere chi ci fosse nella casa affianco alla mia.
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Autrice