Chapter 11

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Nash pov's
La sveglia comincio a suonare producendo un suono metallico acuto,alzai la testa dal cuscino e guardai l'ora 6:45,perfetto un quarto d'ora per prepararmi se non voglio andare a scuola a piedi e dopo il tempo di ieri non mi farebbe molto piacere arrivare a scuola completamente bagnato<<Nash!!!!>>grado una persona entrando nella stanza,aprii leggermente gli occhi e vidi una figura alla finestra di spalle intenta a fare qualcosa,sentii un rumore improvviso è una luce chiarissima arrivo dalla finestra,mi coprii la testa con le coperte e mugugnai qualcosa <<Forza Nash!Svegliati!>>disse ancora quella voce <<Ti voglio giù fra 7 min!>>disse la voce allontanandosi <<Si...arrivo!>>mugugnai tentando di aprire gli occhi 'Mamma mia quanta luce...'pensai fra me e me sedendomi'Sono solo le sei e che cavolo!Che qualcuno spenga il sole!'pensai,poi sorrisi immaginandomi un omino che sale su una scala e che spegne il sole con una coreici a attaccata ad esso come se il sole fosse una lampada ad interruttore,Risi fra me e me e mi alzai dal letto andai alla finestra e vi guardai fuori scorsi una persona che camminava sul marciapiede lentamente era completamente vestita di nero con il cappuccio della felpa o della giacca usato teneva uno zaino in spalla nero con alcune sfumature colorate...aspettate quello zaino l'ho già visto...<<È lei!>>dissi a me stesso senza parole,cominciai a correre,mi vestii velocemente,rubai qualcosa per colazione,e mi fiondai fuori dalla porta di casa 'Devo correre!' Pensai scendendo i gradini molto velocemente,percorsi il violetto di casa a grandi passi,e cominciai a correre verso la fermata dell'autobus...li l'averei potuta trova sicuramente.

Kaylie pov's
Stavo aspettando da un po',l'autobus aveva deciso di tardare...o forse era colpa mia che sono abituata ad arrivare molto presto.
Mentre mi guardo intorno,ascolto le parole della canzone che sto' ascoltando in continuazione la canzone non contiene molte parole ma il titolo è ciò che mi aveva ispirato Faded,questa canzone in me stava scatenando una sorta di accorgimento...no,mi aveva ispirato...presi un foglio bianco è una matita e cominciai a tracciare delle linee per segnare la profondità del disegno man mano che la canzone acquistava ritmo i tratti sul foglio diventavano più scuri e quando il ritmo si calmava i tratti diventavano più leggeri,ogni tanto alzavo lo sguardo dal foglio per guardarmi in giro,ma non vi era nessuno ne l'autobus ne altre persone,ero sola.
Appena terminai il lavoro rimasi a guardarlo,ero stranamente colpita non potevo ancora credere,non me ne capacitavo,come potevo aver fatto io quel disegno i tratti del viso gli occhi persi nel vuoti abbassati il capo chino verso il basso,una mano era davanti alla bocca chiusa in un bugno l'altra poggiata su una superficie bianca,i capelli disordinati che coprivano di poco il viso,le labbra screpolate piene di solchi anche se scure...un particolare attirò la mia attenzione i polsi erano fasciati da qualcosa di un grigio tenue...senza volerlo mi ero disegnata,quel disegno mi rispecchiava a pien...
Un rumore mi risveglio dai mie pensieri alzai il capo e vidi in lontananza l'autobus,che si fermò davanti a me,misi il disegno dentro lo zaino e mi alzai prima di entrare sul l'autobus sentii qualcuno gridare qualcosa così mi fermai e mi sporsi leggermente dallo sportello,proprio lì si fermò un ragazzo con i capelli leggermente lunghi,vestito in un modo per me particolare aveva una maglietta bianca con sopra una camicia a quadri e un paio di pantaloni blu scuro,teneva il capo chino forse per la corsa che aveva appena fatto,appena la testa del ragazzo si alzò mi persi nei suoi occhi...color...color Ghiaccio...color <<Nash>>sussurrai fra me e me,almeno era quello che credevo poi lo vidi sorridere e avvicinarsi dicendo <<Ciao...Kaylie>>

* * *

Appena l'autobus si fermò mi alzai dal mio posto e mi voltai a due file da dov'ero seduta c'era Nash che mi guardava,all'inizio mi sembri molto strano averlo incontrato stamattina,ma ora sembrava ancora più strano il fatto che mi guardava,appena i nostri sguardi si incontrarono lui sorrise e a me quasi manco l'aria...perché un suo sorriso mi faceva quel l'effetto,senza pensarci troppo feci un piccolo sorriso e scesi seguendo le altre persone dal l'autobus.
Appena misi piede a terra capii cosa stava per accadere...non sarebbe stato un giorno diverso dagli altri...non sarebbe cambiato nulla...io però non me ne capacitavo,comunque sia tutte le mattine arrivata a scuola mi dicevo che magari oggi sarebbe stato diverso,qualcosa sarebbe cambiato...ma in 3 anni questo non è mai successo,forse 2 anni...il primo anno era passato anche bene:io,la scuola,mia madre,i mie amici...e il mio migliore amico,io e lui ne avevamo combinate di tutti i colori fra scherzi a professori agli studenti,le feste,la lotta con il cibo a mensa e le infinite chiacchierate davanti alla macchinetta del caffè...io e lui eravamo inseparabili...già...Eravamo.

Senza volerlo,una lacrima mi percorse il viso,una lacrima solitaria...come ero io,sola.
I ricordi che mi riaffioravano alla mente erano come un migliore di agli infilati nel cuore,facevano male,molto male...ma io ormai ne ero abituata,ormai la mia vita era distrutta e ricordare era l'unico modo per distrarmi dal mondo.
Pensando a questo e muovendomi lentamente a testa bassa con le cuffie nelle orecchie percorsi il viale davanti alla scuola per poi entrarvi e in comminarmi nei corridoi sovraffollati da persone ne vedevo le sagome muoversi goffamente,ne sentivo le voci che mischiate insieme formavano una sorta di sottofondo per me insopportabile,ne sentivo il rumore delle scarpe sul pavimento...ma non le riconoscevo,tutte quelle persone erano per me estranee,per me erano tutte uguali,ogni persona faceva parte di un gruppo ben definito,ma questo a me non poteva importare molto solo per il fatto che io non facevo parte di nessun gruppo...non sarei mai entrata i un gruppo neanche obbligata.
Stavo camminando per i corridoi avanzavano perfettamente dritti,erano stracolmi di persone,io le evitavo e continuavo a camminare.Verso la fine del corridoio mi guardai attorno e i ragazzi erano sempre meno,girai a sinistra e imboccai un altro corridoio,stranamente vuoto,continuai a camminare finché non vidi una porta blu sulla mia destra,aveva un etichetta completamente bianca,sorrisi involontariamente e mi avvicinai alla porta,abbassai la maniglia e entrai nella stanza,dentro essa c'erano dei banchi,una lavagna nera e attaccate alle pareti c'erano dei cartelloni con dei disegni,era una vecchio laboratorio d'arte ormai dimenticato da tutti,io amavo venirci perché qui finalmente avevo la possibilità di starmene in pace la stanza era illuminata dalla luce che proveniva da una finestra l'aprii e mi ci affacciai poi presi un foglio bianco e una matita e cominciai a disegnare sulle note della canzone che stavo ascoltando non sapevo quale fosse ma...in un qualche modo...mi dava l'ispirazione per disegnare...non so cosa...la mia mano faceva da sola tracciava linee e le definiva,mentre lavoravo nessuno poteva disturbarmi tante che smisi di pensare e mi abbandonai alle note della canzone mentre sul foglio bianco si intravedeva il volto di una persona ancora indefinita...

Autrice
Va bene...sto capitolo non è un gran che...spero che vi sia piaciuto...tenterò di pubblicare più spesso!
Ditemi cosa ne pensate,pleas!

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