Sull'uscio della porta scorgo una figura abbastanza alta, capelli biondi, occhi di un intenso azzurro cielo.
"Voi cinque, avete saltato l'addestramento di oggi, non è così?" Dice il ragazzo con un tono severo.
"È colpa nostra, mia e di Cicco" afferma André; "Fede, Francy e Becky non c'entrano nulla. Siamo noi che siamo arrivati tardi."
"Capisco, allora esigo sapere la ragione del vostro ritardo" continua Erwin.
"Abbiamo incontrato questa ragazzina per strada, era ferita e non abbiamo potuto far finta di nulla; l'abbiamo portata qui al campo per curarla" intervenne Cicco mostrando la benda.
Poi si rivolse a me "come ti chiami, ragazzina?"
"Petra, Petra Ral." Rispondo
"Petra. Bene, se è questa la ragione non dirò nulla all'istruttore Keith." Ribatte il biondo. Detto questo, solca la soglia della porta, ma viene bloccato da una voce.
"E-Erwin... Grazie." A parlare è Becky, con tono timido e arrossata in viso.
"Di niente." Risponde lui impassibile uscendo dalla porta.
"L'abbiamo scampata." Sospira Francy. "Già..." Risponde Fede.
"Chi è quel ragazzo?" Domando.
"Lui è Erwin Smith, nostro coetaneo. È conosciuto da tutti al campo di addestramento per le sue straordinarie capacità da leader e per la sua diligenza nel seguire gli ordini. Potrebbe essere un possibile comandante per il futuro, sono sicura che verrà promosso a quel livello. Ed inoltre... È anche carino." Mi risponde Becky.
"EEEEEEH" gridano gli altri quattro in coro.
"C-cosa? Nono, ragazzi, non ci pensate minimamente" ribatte Becky paonazza "P-piuttosto, Cicco! Cosa aspetti a curare la ferita di Petra?!" Continua per cambiare argomento.
"Giusto." Dice Cicco. Con dell'acqua ossigenata ed una benda mi cura la ferita, dopodiché Francy si avvicina a me e mi dice "Ti va se ti porto a fare un tour del campo?"
"Mi piacerebbe tanto!" Esclamo.
"Vieni." Mi risponde sorridendo e prendendomi per mano.
Portandomi fuori, mi fa vedere tutto il campo, a partire dai dormitori, fino ad arrivare alla mensa, e persino alle aree d'addestramento vere e proprie. Percorsi con filo spinato, mura da scavalcare, spade da usare,sagome di giganti in cartone per allenarsi a schivarle. Noto persino uno strano attrezzo e domando "Quello che cos'è?" indicandolo.
"Quello serve per praticare l'equilibrio sul movimento tridimensionale" afferma Francy.
"Vuoi dire quel marchingegno che ti fa volare?" Chiedo.
"Esatto! Come fai a saperlo?" Mi domanda. "Beh è semplice, mia madre fa parte del corpo di..." Ad un tratto mi blocco. Un vuoto improvviso mi assale e mi vengono in mente i flashback di quello che ho passato; vedo Lisa che sparisce tra le faune di un gigante, la signora Saki sotto le macerie, il signor Caleb che si pianta le spade nel petto e mia madre divorata. I miei occhi caramello si ingrandiscono e il mio volto diventa cupo.
"...mia madre faceva parte del corpo di Guarnigione." Dico con tono triste.
"Ehi Ehi, guardami." Mi dice Francy.
Alzo lo sguardo e i miei occhi lucidi incontrano i suoi, verdi speranza.
"Ci siamo noi con te, non abbatterti." Continua.
"C-ci siete voi." Ripeto.
"Certo! Ovvio cara, sappi he ora che ci siamo conosciuti non ti lasceremo andare così facilmente ahaha" afferma con una risata. Le sorrido, sono proprio dei bravi ragazzi.
"Vuoi dire che siete...miei amici?" Domando.
"Ma è ovvio che siamo tuoi amici!" Risponde.
"Però... Ci conosciamo da poco, e poi siete più grandi di me." Obietto.
"Petra, l'amicizia non è un legame che si può misurare con l'età, l'amicizia c'è e basta. È vero, ci conosciamo da poco, ma ci è bastato un pomeriggio per capire che sei una ragazza eccezionale. Ne siamo convinti tutti." Continua la ragazza. Finiamo il nostro giro nel campo e torniamo nel dormitorio di prima, mentre camminiamo mi sento osservata e in effetti notai una figura dietro una delle casette. Era Erwin. Quel ragazzo non mi ispira molta fiducia, Francy non si è accorta di nulla, ma quando lo noto, quest'ultimo con uno scatto si ritira dietro la casetta.
Solo quando ci ricongiungiamo con gli altri, mi accorgo che ormai il cielo sta imbrunendo.
"Oh no! Devo andare nella piazza della città da mio padre, prima del tramonto!" Esclamo.
"Vuoi che ti accompagniamo?" Chiede Fede. "Ovvio che la accompagniamo" interviene André "sta per fare buio, meglio non lasciarla da sola."
Detto questo, insieme ai miei nuovi cinque amici, mi incammino verso la città.
"Sicuri che potete lasciare il campo?" Domando.
"In realtà...se ci scoprono ci saranno conseguenze spiacevoli, ma non abbiamo paura, abbiamo una buona motivazione per farlo." Mormora Becky.
È la prima volta che incontro ragazzi come loro, il loro legame mi ricorda molto quello che avevo con Lisa. Questo legame, condiviso con più persone è ancora più bello. Al mio vecchio villaggio non avevo amici e così è questa la sensazione che si prova nell'averli. È piacevole. Come vorrei avere amici coetanei su cui contare. Mentre mi perdo nei miei pensieri li guardo. Scherzano e ridono fra di loro. Sono fantastici.
Poco dopo arriviamo alla fine della famosa stradina ed esclamo indicando un uomo in lontananza "Ho trovato papà!".
"Okay, sembra che dobbiamo salutarci qui" dice Cicco.
"Già..." Commento io un po' triste.
"Potrai venirci a trovare tutte le volte che vorrai, tanto da oggi in poi staremo giorno e notte al campo." Dice Fede.
"Lo farò! Verrò a trovarvi ancora!" Esclamo. "Grazie ragazzi!"
"Ciao Petra!"mi salutano in coro, dopodiché si voltano, per fare ritorno al campo.
Sorridendo mi volto anche io, ma una figura cupa davanti a me, mi lancia uno sguardo di rabbia.
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I'll be with you forever //LevixPetra.
FanfictionStoria per otaku e fans del famosissimo Anime "L'attacco dei giganti". ⚠️L'Attacco dei giganti è proprietà di Hajime Isayama. La seguente storia è inventata.⚠️ Questo è il racconto della vita di Petra Ral. Dalla sua infanzia fino alla famosa battag...