Arrivati sono già tutti in campo che giocano.
Alessio va a raggiungerli e mi lascia da sola con Thomas. Mentre va via mi fa l'occhiolino.
Io non gli voglio parlare...
E se non vuole? Beh sarà solo un altro motivo per cui tagliarsi.<< Io vado a sedermi. Tu vieni?>> mi chiede Thomas facendomi sobbalzare.
<< Sì, ora arrivo un attimo.>>Perché l'ho mandato da solo e gli ho detto di aspettare? Forse ho bisogno di tempo per dirglielo. E poi perché non riesco a parlare io ma è come se fosse un'altra a parlare per me!? Mi si sta impappinando il cervello!!! "Ah perché hai un cervello? Wow! Mi sorprendi!" *
<<Aiutooo!!!>>
Sento qualcuno gridare aiuto da dietro di me. Mi giro ma non c'è nessuno. Forse viene da fuori? Esco un attimo. Chiedo a un signore.
<<Mi scusi, ha sentito gridare Aiuto?>> chiedo con una certa timidezza ad un signore sulla quarantina che si trova qui di fronte all'entrata dello stadio.
<<No. Sarà stato solo un brutto scherzo della sua mente signorina.>> mi risponde lui gentilmente.
<<oh....Beh...grazie comunque per l'aiuto.>> rispondo con il tono più dolce che possa avere cercando di sembrare una brava ragazza cordiale, carina e gentile.'Ecco che ripartono le allucinazioni'
❌INFORMAZIONE❌
Dovete sapere che da piccola Chiara soffriva di allucinazioni e per questo motivo è anche andata da uno psichiatra. Sembrava fosse tutto passato ma, a quanto pare, le paure ritornano. Quel che vedeva erano più che altro immagini di bambini in pericolo, il fatidico "uomo nero", suo padre in condizioni davvero pessime che non riusciva nemmeno ad alzare il capo per quanto fosse sbronzo. Le paure sono tornate. Ma stavolta saranno diverse ed anche sotto forma di incubi...
❌RIPARTE IL CAPITOLO❌
Ho paura che mi facciano brutti scherzi. Anche perché questa è l'età dell'adolescenza e le paure non sono più quelle di una volta...
Torno nello stadio e nel mentre formulo il discorso per Thomas.
●formula il discorso●
°Arrivata agli spalti°
<<Posso?>> chiedo gentilmente a Thomas che si gira immediatamente verso di me indicandomi in posto vicino a lui e dicendo
<<Certo, accomodati pure.>>Ok devo dirglielo; ma dopo, tra un quarto d'ora.
Passo tutta la partita a fissare l'orario sul cellulare. Ok è passata quasi mezz'ora. Posso parlargliene.
<< Thomas, scusa, posso chiederti una cosa?>> chiedo, e dal mio tono di voce mi accorgo che si capisce che è una cosa che mi mette a disagio ciò di cui dobbiamo parlare.
<<Certo.>> risponde lui facendomi un sorriso cercando forse di farmi calmare ma così peggiora ulteriormente la situazione portandomi ad una sudorazione.
<<Non è che potremmo spostarci da qui? Devo dirti una cosa...>> dico coprendomi gli occhi con l'ombra della mano per il fastidio che mi provoca quel dannato sole.
<< Ok. >>Andiamo davanti all'uscita d'emergenza collocata in fondo, dopo gli spalti.
<<Scusa se ti ho portato qui ma devo dirti una cosa che potrebbe darti un po' fastidio.>>
No aspetta,cooooooooooooooosa!? Per quale esistente motivo universalmente mondiale ho pronunciato questa frase!? Ora inizierà a farmi domande? Oddio,penso proprio che se avessi di fronte a me Draco intento a chiedermi :"Hai fifa Gagliostro?" io risponderei assolutamente "sì."
<<ok parla>> dice serio facendomi rabbrividire
<<Allora >> inghiotto per tipo mezzo minuto <<tu per i prossimi tre mesi sarai ospite di Alessio giusto?>> chiedo con voce tremante
<<si perché? >>
<<beh molto probabilmente anche io. E visto che casa sua non è molto grande dovremo dividere la stanza. Sempre se verrò a stare lì.>> tiro un sospiro di sollievo. Neanche all'esame di terza media ero così ansiosa...
❎PARLA THOMAS❎
Wow avrò una coinquilina!
Ma non la conosco abbastanza...
Beh in queste poche ore che l'ho osservata mi sembra una ragazza molto riservata e non credo causerà molti problemi. Magari gli potrei dare qualche consiglio sul look...
<<Ok per me non ci sono problemi>>
<< ok >> risponde con un filo di voce. Sembra molto sollevata. Come se avesse un peso sulla spalle e se lo fosse scrollato di dosso.
<< Forse ti darò fastidio perché sono un bel po' disordinato per certi versi>> ammetto guardandola fissa concentrandomi su quei pentoloni di scaglie di cioccolato al latte.
<<Tranquillo, io non occupo molto spazio.>> ammette provata
<<Poi vi faccio sapere se vengo.>> mi dice stampandosi sul volto uno dei sorrisi più falsi che io abbia mai visto. Quasi più de miei.
<<posso farla una io a te di domanda?>> le chiedo preoccupato
<<Si, quale?>>
<<Perché vieni a stare da Ale?>>
<<Ho dei problemi a casa e forse bisognerà venderla e visto che non voglio passare altro tempo con i miei me ne vado direttamente.>> mi risponde gesticolando nervosamente e facendo facce davvero molto buffe.Ora capisco perché i vestiti pessimi. Non ha i soldi per comprarli! Quando la porterò a fare shopping le pagherò io tutto.
<<Se avrai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere>> le dico con un tono da zia apprensiva
<<Grazie.>> mi risponde dolcemente tirando fuori un sorriso stupendo. Non le avrei mai attribuito un sorriso del genere.Torniamo sugli spalti.
Ormai la partita è finita.
Chiamo Alessio per parlargli in privato e lo stesso fa Chiara. Lo mando prima da lei. Intanto mi congratulo con la squadra; hanno giocato molto bene, anche se non hanno vinto.
Finito di parlare con Chiara, Alessio può finalmente degnarmi un'attenzione.
<<Posso fare una domanda?>>
<< Si quale?>> mi chiede Alessio aggrottando la fronte
<<Ma Chiara è povera? Nel senso che non ha molti soldi?>> chiedo abbassando il tono di voce
<<No al contrario. Solo che non li può spendere per lei. >> risponde lui invece ad alta voce
<< Ah...ok..>>
Quindi i suoi sono mezzi ricchi ma non le danno i soldi per spenderli? Spero non sia questo il motivo per cui li odi. Certo sarebbe un buon motivo ma non abbastanza da andarsene senza un lavoro/abitazione.
❎PARLA CHIARA❎
Devo chiamare mio padre per sapere della casa...
"Segreteria telefonica"
<<Che dice?>> mi chiede una voce da dietro, ma non c'è bisogno che mi giri per accertarmi che sia lui; però lo faccio ugualmente per rispondere
<<Per lasciare un messaggio aspettare il suono acustico>>
Scoppiamo a ridere.
Ci riprovo
°Chiamata°
-Ma dobbiamo vendere la casa?
-E tu come lo sai? Comunque sì. Domani iniziamo il trasloco.
-E dove andremo a stare?
-Da tua zia (la drogata)
-Oh no! Io rimango qui! Stasera vengo a fare le valige e mi trasferisco da Alessio!
-Fai come te pare. Tanto non me ne frega un cazzo di quello che fai della tua vita.
*gli attacco in faccia*
<<TANTO NON ME NE FOTTE UN CAZZO DI QUELLO CHE FAI DELLA TUA VITA>>
Questa frase mi ronza nelle orecchie fino a ipnotizzarmi, infatti Ale deve addirittura schioccare le sue dita di fronte ai miei occhi per farmi riaquisire coscienza e ricollegarmi con la realtà.
Scoppio improvvisamente a piangere e mi fiondo sul suo petto, fregandomene di tutto ciò che mi circonda. È così caldo e confortevole, ma anche duro a causa dei suoi perfetti pettorali che sembrano scolpiti a mano da Michelangelo.
Lui mi stringe a se e mi rassicura sussurrandomi che ora starò con lui e che ci sarà sempre...
Lo adoro troppo❤ Non so come farei senza di lui❤*quando vedete delle frasi tra le " o è una cosa che sta pensando mentre parla come negli scorsi capitoli oppure, come in questo caso, il suo lato malvagio che parla. No, Chiara non soffre anche di bipolarismo, ma la voce che sente è compresa nel pacchetto "allucinazioni".
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Una Normalissima Storia
FanfictionChiara,una semplice adolescente afflitta da vari problemi. Alessio, migliore amico, friendzonato a vita...o succederà mai qualcosa? Thomas, semplice cugino dell'amico che però stravolgerà completamente la monotona routine quotidiana di Chaira, riemp...