Twelve

196 5 0
                                    

"Mamma" le saltai addosso, riepiendola di baci sulle guance.

"Cos'é tutto questo affetto? Mi devi chiedere qualcosa?" Chiese in modo scherzoso.

"No, affatto" guardai per un secondo Louis, era a fianco al fratello, Niall.

"Noi dobbiamo dirvi una cosa, ragazzi" si intromise Nick.

Ci sedemmo tutti nel divano, mentre la preoccupazione assaliva me. Il telefono mi squillò, così lo presi dalla tasca dei jeans e lo misi fra le mani.

<Preoccupata?> Il mio sguardo salì verso Louis che, sorrideva allo schermo.

<Tantissimo, chissà cosa ci dovranno dire e tu?> digitai velocemente.

"Io so già forse quello che devono dire" mimò con le labbra.

Aggrottai le sopracciglia e gli chiesi il perché, lui non mi rispose, che strano ragazzo.

"Ecco, insomma" iniziò Nick, mettendosi gli occhiali addosso.

"Avete scopato e avrete un figlio?" Lo interruppe Niall, facendo ridere me e Louis.

"Niall!" Urlò mia madre, ma Nick la tranquillizzò con uno sguardo.

"Già" io quasi mi strozzai con l'acqua, che sputai nel bicchere e la buttai nel lavello.

"E avevamo pensato che quando il bambino nascerà, ci possiamo sposare, che ne dite?" Continuò l'uomo, guardando tutti e tre.

Fissai Louis, cavolo, se si sposeranno diventeremo veri fratellastri.
Lui mi guardò e fece spallucce, indifferente a quelle parole appena dette dal padre.

Ma pensai al lato positivo, condivideremo un fratello o sorella, un miscuglio fra lui e me.
Wow.

~

"Cosa?!" Strillò Mary, saltando dalla panchina.

"Ragazze, state tranquille" le traquillizai.

"Cavolo, noi avevamo fatto una scommessa che vi sareste messi insieme!" Sbuffò Audrey.

"Audrey!" La rimproverai, spalancando gli occhi e diventando rossa.

"Comunque vorrei cambiare colore di capelli, che colore mi faccio?" Cambiai discorso.

"Non cercare di tagliare corto, Johnston!"

"Uffa, che cazzo vi devo dire? Avrò un fratello o sorella in comune con Louis Tomlinson e basta" quasi urlai, ma per la vergogna mi tappai la bocca.

"É questo il punto" ruotai gli occhi.

"Smettetela, ti scippare me e Louis" dissi seria, con le braccia conserte. Mi stavano realmente tormentando.

"Dai, torniamo ai capelli, non voglio avere problemi con te, piccola Margo" grazie, Mary.

Mi sguardarono per qualche minuto, confrontandosi a bassa voce, ste qua sono pazze.

"Io direi blu o nero"

"Blu, é meglio"

Andammo al supermercato difronte al grande parco, girai per alcune volte fra banchi frigo, visto che non ero mai stata. Ecco, la tinta.

Presi una scatoletta con il colore, un colore chiaro, simile agli occhi di Louis, oh devo smetterla di pensarlo.

"Bene, ragazze, a domani" le salutai, liquidandole velocemente.

Presi il motorino nero, regalato da mia madre a Natale, lo misi in moto e partii verso casa.
Sentivo fra i miei occhi l'aria fredda, che mi fece lacrimare gli occhi chiari.

Fermai il motorino, ero arrivata a casa. Mi ritrovai davanti un ragazzo, circa della mia età o più grande. Era moro, occhi marroni scurissimi, ed era molto alto.

"Posso aiutarti?"

"S-si, grazie. Questa é la tua casa?" Sembrava imbarazzato, ed indicò la mia casa.

"Certo, sei nuovo qui?"

"Già, scusa, ma mi potresti ospitare solo per stasera?" Chiese il sconosciuto.

"Per me va bene, sei senza casa?" Chiesi girando le chiavi di casa.

"Si, scusa se non mi sono presentato sono Marcus" allungò la mano.

"Margo"

Entrai in casa, con Marcus alle mie spalle, dissi un sono arrivata.
Mia madre, che era in cucina a cucinare, guardò me e il ragazzo moro interrogativa.

"Mamma, lui é Marcus. Mi ha chiesto se potevamo ospitarlo, solo per stasera"

"Oh, certo. Ciao Marcus" gli sorrise cordialmente.

"Ti faccio vedere la stanza" disse mia madre, accompagnandolo lungo il corridoio.

Louis arrivò di corsa sotto, mi guardò furioso, oh cazzo, cos'ho fatto adesso?

"Chi cazzo é quello lì?! Non mi piace per niente!" Disse furioso.

"É Marcus, starà qui solo per stasera" dissi solamente.

"Ok, nuovo colore?" Indicò la scatoletta fra le mani.

"Comunque sei mia, non di lui" continuò malizioso, avvicinandosi a me.

"Louis, c'é mia madre di sopra" diventai rossa, respingendolo per il petto.

"Non mi importa" si avvicinò sempre di più.

"Ehi! Voi due, cosa state facendo?"

"Niente, Margo aveva una cosa fra i capelli dovevo toglierla" mentii il moro.

Andai in bagno, ma decisi di non farmi il colore, non adesso.

Ritornai in salotto, vedendo Louis al telefono.

"Si amore, ci vediamo dopo. Ti amo, ciao" chiuse la chiamata e si girò verso di me, scioccato.

Me ne andai in bagno nuovamente presi la tinta e misi l'acqua calda, mi spalmai il colore fra i capelli e vidi l'acqua diventare blu.

Anche se ho paura.
Anche se è difficile.
Anche se non capisco tutto, non riuscirò mai a stargli lontano

Fridge~Louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora