Five

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Solita sveglia del mattino, solito giorno di scuola noioso.
Erano quasi tutti i giorni così.
E io mi annoiavo, ma c'erano quei messaggi, quei dannati messaggi che mi facevano passare le giornate al meglio.

Ero già pronta, solito trucco, dei jeans chiari con un maglione bianco e capelli raccolti in una treccia laterale.

"Giorno" mi salutò mia madre, avvicinandosi a me, dandomi un bacio. Odiavo quando mi dava bacia in pubblico.

"Buongiorno a tutti" dissi sorridendo.

"Perché così felice?" chiese mia madre, sorseggiando il suo caffè.

Arrossii, e mi girai per andare verso la cucina.

"Niente" ringiai a denti stretti.

Il frigorifero non aveva messaggi oggi, strano.

Vidi un grande vassoio, con una rosa bianca, il succo all' arancia, caffelatte con fette biscottate e sopra nutella.
È la mia colazione preferita, quella che mi cucina sempre mia madre.

Sopra c'era un bigliettino rosa confetto lo aprii con le mani tremanti.

-Più sorridi e più mi innamoro di te, piccola Margo-

Sorrisi, ed misi il messaggio dentro alla cartella.

Presi l'autobus senza i miei fratellastri, avevo bisogno di solitudine.

Arrivata alla scuola, Audrey Mary Harry e Liam già mi aspettavano.

"Allora, cosa ti ha scritto il tuo adorato, oggi?" chiese scherzosamente la bionda.

"Ecco" presi il bigliettino e glielo porsi, lei lo afferrò velocemente.

Spalancò gli occhi e sorrise dolcemente.

"Ma è dolcissimo" dissero in coro le due ragazze.

"Passa qua" disse Liam.

Liam, guardò più volte il bigliettino come se fosse chissà cosa.

"Che strana scrittura" commentò il riccio.

In quel momento arrivarono Louis con il fratello ed entrambi indossavano gli occhiali da sole.

"Ehi" salutarono tutti.

"Capelli viola, bella maglia" mormorò Louis guardando la mia maglia scollata leccandosi le labbra.

"Occhi blu, tieni lo sguardo da altre parti" dissi ridacchiando compagnata dalla sua cristallina risata.

"Cosa avete nella prima ora?" chiese Niall cambiando discorso.

"Io, Harry, Audrey e Mary inglese" affermò Liam sbuffando.

"Io ho biologia" sbuffò il biondo "Louis tu cos'hai?" continuò.

"Io ho storia"

"Anch'io!" quasi urlai.

Il mio urlo si coprì grazie alla campanella.
Entrai nel corridoio enorme ornato dagli armadietti rosso bordeaux e bianco.

L'aula era occupata da poche persone, visto che era minuscola.

Louis si sedette dietro di me, mentre Dylan, un'amico di Liam vicino di me.

La prof iniziò a spiegare qualcosa che non voleva entrare nella mia testa.

Mi arrivò un biglietto bianco con i quadretti, tipico di un quaderno di storia.

-Ciao, sono Louis-

-Ehi, stai capendo qualcosa?-

Lanciai il biglietto indietro, quando la prof si girò verso la lavagna.

-Io sinceramente niente, tu?-

-Non sto neanche ascoltando-

Lui mi rispose subito, e sentii che si mise a ridere.

- A che pensi di così importante da non farti concentrare?-

Volevo scrivere così tanto a te,ma non ebbi il coraggio.

-Sono in pensiero, c'è una persona che non conosco che mi scrive cose dolcissime-

La campanella suonò, sfortunatamente, volevo ancora scrivermi con il mio fratellastro.
Presi i libri pesanti fra le mani, lo zaino nero e mi gettai nella classe accanto.

La prof di matematica entrò in classe, salutando tutti e facendo l'appello.

La porta si aprì bruscamente, e vidi occhi blu, stava ridendo come un pazzo.

"Signor Tomlinson, visto che è così tanto allegro, venga alla lavagna" urlò la prof arrabbiata, sbattendo gli occhiali nella cattedra.

La prof diede un' esercizio enorme a Louis, io non sapevo neanche cosa stesse scrivendo, ma era bravissimo in matematica.

" Dovrebbe dare delle lezioni a Margo" disse la prof, fulminandomi con lo sguardo.

"Bene, si sieda vicino a Margo, le farà bene" continuò lei.

Louis si sedette vicino a me, mentre brividi e preoccupazioni assalivano il mio corpo.

Mi accarezzai il maglione di lana per il nervosismo e mi morsi il labbro inferiore per più volte.

"Sei bravissimo, in matematica" gli sussurrai.

"Serve solo studiare" mi disse, facendo l'occhiolino.

Presi una penna in mano, e presi appunti dalla lavagna nera su cui ci scriveva la prof.

~
"Che noia a latino" si lamentò Mary, stuzzicando l'ultimo pezzo della sua merenda.

"A me è sembrato interessante" commentò Harry, toccandosi i capelli ricci.

Mary spalancò gli occhi pieni di trucco e sbuffò.

"Arrivano le troie" disse Audrey, indicando le due ragazze.

Nicky Harrison, figlia di un famoso architetto newyorkese, vive qui, a Londra. È stata con tutti i ragazzi della nostra scuola, perfino gli sfigati. È mora, con occhi azzurro mare, con tette secondo me, ridatte e culo anche. Ha un bel fisico, alta, magra con dei grandi fianchi.

Kyla Bolton, è la migliore amica di Nicky, sta sempre attaccata a lei, e Nicky la tratta come una schiava. Si veste sempre alla moda e si trucca peggio di una bambola. É bionda tinta con occhi color miele, bassa, quasi annoressica.

Le due ragazze, videro noi e ci vennero incontro, camminando come star del cinema di Hollywood.

"Ciao, branco di sfigati"

"Oh e ciao, tesoro" continuò Nicky, avvicinandosi a Harry.

Harry la respingeva sempre, anche se lei provava ancora qualcosa per lui. Sono stati insieme in passato, quando si sono lasciati lei ha iniziato a fare la puttana.

~

Arrivata a casa, verso le quattro del pomeriggio, mangiai qualcosa, giusto un The caldo con i miei biscotti preferiti.

Accesi la TV, misi un canale a caso, e mi stesi sul divano a letto con una coperta morbida che mi potesse tenere caldo.

Chiusi gli occhi, e credo di essermi addormentata, ma sentii delle voci torno a me, magari stavo sognando.

"Che bella che sei, capelli viola" sentì dire, mentre qualcuno mi accarezzava i capelli.

Sobbalzai, e vidi Louis seduto su uno sgabello della cucina, mentre mangiava gli oreo in santa pace. Mi sembrava così reale quel sogno.

Buonasera❤️.
Ecco a voi il capitolo, grazie per i voti, visualizzazioni e commenti.
Cosa succederà fra i due?
Margo scoprirà chi è?
Se vi è piaciuto il capitolo mettete una stellina è un commento👽.
Grazie, Eva🤓.

Fridge~Louis TomlisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora