Alberico&Sofia

15 Capitolo

Mentre camminavo sentivo che ormai la mia vita stava terminando. La decisione presa ormai da tempo si stava facendo spazio tra me e la vita che tra qualche istante cesserà.

Si proprio così, ho preso la decisione di abbandonare questo mondo crudele, questo mondo di merda.

Mi recai in un parco abbandonato.

Il silenzio e l'oscurità facevano tremendamente paura.

Quella nebbia offuscata che illuminava il parco lasciava immaginare ciò che si trova al suo interno.

Un posto ripido, così pauroso. Non sapevo di preciso cosa dover fare, non l'avevo mai fatto prima nella mia vita.

Non avevo mai nemmeno sfiorato l'idea di uccidermi..non so nemmeno come si fa.

Ma mi arrangiai. Cominciai a scavare un fosso all'idea di dovermi sdraiare all'interno e poi autosoffocarmi.

Ma il solo pensiero di dovermi andare a tuffare in un fosso pieno di vermi, me ne pentii.

Se dovevo morire dovevo farlo in un modo semplice e pulito, non con vermi.

Pensai allora di camminare un altro pò per cercare di trovare un qualcosa in giro.

Intanto un messaggio di addio da parte mia era nei cellulari della mia famiglia e di Albe...

Trovai una corda, pensai allora di soffocarmi.

Strinsi al collo un nodo stretto stretto e Cominciai a tirare le due estremità.

Prima piano, poi aumentando la forza.

Caddi a terra. In un pianto isterico urlai

Perdonatemi se non sono stata ciò che volevate io sia stata.

Tirai la fune

E poi il nero.

Ero morta? Non lo so nemmeno io: ma una cosa è certa gli occhi li avevo chiusi.

Sentii prendermi in braccio, il suono della sirena di un'autoambulanza e basta.

**

Aprii gli occhi mi trovavo stesa su un letto, in una stanza più o meno grande, pareti bianche un comodino con tutte le mie cose accanto.

Accanto a me si trovava un letto e addoso avevo un pigiama.

Ero confusa e presa dal panico cliccai uno di quei pulsanti per chiamare l'infermiera.

Dopo neppure mezzo secondo la porta si spalancò e il mio principe dei sogni venne a salvarmi.