Sono già passati tre mesi, domani partirò per la Sicilia il viaggio in treno durerà più o meno tre ore, le valige sono pronte, ha scuola credono che andrò per stare con mia nonna perchè da quando è morto il nonno si sente sola, solo Amy e Cate sanno la verità.
La mattina dopo mi sveglio alle 7:30 e dopo essermi preparata mio fratello mi accompagna in stazione per prendere il treno delle 8:30 "addio fratellone" " Ehi è solo un ciao e poi fra cinque mesi verrò da te e ti starò vicino fino alla nascita del piccolo o piccola" disse prima che io salissi sul treno.
***
Sono appena arrivata, scendo dal treno con la mia valigia e vado verso destra, dopo cinque minuti vedo mia nonna farmi ciao con la mano, con lei c'è anche mia zia che vive nel piano sopra casa di mia nonna. Arrivati a casa mi danno la mia camera, è abbastanza grande, sembra essere stata dipinta da poco di un verde brillante, c'è un letto matrimoniale e una culla, mi avvicino e strofino con la mano il bordo della culla, sommersa dai miei pensieri. ***
Sono passati ormai 5 mesi manca così poco, ho paura, due mesi fa sono andata dal medico, è un maschietto, sono così contenta quasi dimentico la paura. Ho deciso di chiamarlo Jacob, come mio nonno, che purtroppo non c'è più, ma gli ho voluto molto bene e gli e ne voglio ancora. Sei giorni fa è arrivato Ben "ciao fratellone dormito bene?" "Sì -sospira- come stai oggi?" disse abbracciandomi e baciandomi sulla fronte, sorrisi "benone".
Sono le 13:03 sto aiutando mia nonna ad apparecchiare la tavola per me, lei, Ben e mia zia elly, a un tratto mi si rompono le acque "Ben, Nonna mi si sono rotte le acque" urlo in preda al panico, la nonna corre da me mentre Ben chiama l'ambulanza.
Sono in sala parto la zia mi tiene la mano, la nonna e Ben sono fuori. Appena nato, dopo avergli fatto il bagnetto per levare il sangue mi mettono Jake in braccio, è bellissimo, sto piangendo, la gioia ha spazzato via del tutto la paura, il mio piccolo jake, lo amo. Ha un tratto smette di piangere, come una lampadina che si fulmina all'improvviso, i dottori me lo strappano via dalle mani senza dirmi niente, io mi agito e urlo,"cosa ha fatto? No, no vi prego salvatelo" dico faticosamente, sto piangendo, i singhiozzi mi impediscono di parlare chiaramente,le lacrime mi offuscano la vista. urlo. sono disperata. Mi hanno dato della morfina e mi hanno portato in un altra stanza, sto ancora piangendo, ma sono più calma a causa della morfina il cui effetto inizia a svanire. I miei parenti sono vicino a me, Ben mi tiene la mano e mi massaggia la fronte, poi entra un medico "signora suo figlio..." lo guardo con aria sconvolta, mi arriva in mente li dea che sia... <<oh no il mio bambino non può essere morto>> penso "ha un problema al cuore dei medici specializzati stanno facendo l'impossibile per salvarlo, mi dispiace." A quelle parole il mio cuore si ferma, voglio morire, se lui non si sveglia io mi ammazzo, lui ora è tutta la mia vita e in un certo senso è proprio così.
Sta notte non ho dormito, ho paura per il mio bambino, non può morire, lo tenuto in braccio solo per 4 minuti circa, non può lasciarmi. Alle sette di mattina arriva l'infermiera assegnata a me e a jake con lui in braccio,è sveglio, all'improvviso è come se fossi appena rinata, faccio un respiro come se fosse il mio primo e il mio cuore è come se ripartisse dopo essersi fermato tutta la notte, lo prendo in braccio e faccio il primo sorriso dopo quello che era successo in sala parto, una lacrima mi riga il volto, forse sono la più felice del mondo in questo momento.
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Sono passati quasi otto mesi dalla nascita di Jacob, ora non fa altro che gattonare per la casa, sorride sempre, ha gli occhi grigi, come quelli di mio padre. Ha i capelli castani scuro, e un nasino bellissimo, le sue guanciotte paffutelle mi fanno sorridere ogni giorno."Ti amo piccolo mio" "ba-ba-ta-ca-ta" disse ciucciando il telecomando.
Certo è dura occuparsi di un bambino tutta sola a 17 anni devo: alzarsi in piena notte per far riaddormentare il piccolo, fargli il bagnetto, dargli da mangiare, giocarci, aiutare a pulire casa... è dura!.
Lunedì io e jake torneremo a casa, sono nervosa, chissà quante cose sono cambiate.
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Lunedì mattina mi sveglio presto e mi preparo, poi preparo jake, prendo le valige e le carico in macchina dove la nonna e la zia mi stanno aspettando, poi metto jake sul seggiolone e gli metto la cintura, poi salgo anch'io. Sono già sul treno, fra un po sarò a casa, Ben mi aspetta in stazione, appena arrivo noto subito che c'è anche Jason, mi viene da piangere ma trattengo le lacrime una grandissima rabbia mi cresce dentro, ma cerco di nasconderla meglio che posso. Mi corrono incontro e uno alla volta mi abbracciano "sorellina ben tornata, ciao piccolo sei proprio cresciuto sai?" Dice Ben, io sorrido e guardo il
mio jake "ciao principessa" dice Jason timidamente, sono così arrabbiata che mi limito a dirgli ciao senza nemmeno guardarlo, poi Ben prende le valige e ci fa strada verso la sua macchina.
Arrivati a casa Ben e Jason scaricano tutto e io corro in casa da mamma e papà mi sono mancati moltissimo "mamma, papà ciao mi siete mancati tantissimo" dico piangendo per la gioia "oh mamma, dal vivo è ancora più bello che in foto" dice mio padre sorridendo "ciao angioletto come sei bello assomigli tanto al nonno" dice poi mia madre facendo una piccola risata,
Jake la guarda incuriosito non li aveva ancora visti dalla sua nascitá "sta sera faremo una grande cena tutti insieme" continuò mia madre.
Dopo aver sistemato nella mia vecchia camera il lettino e le cose di Jake, scesi per cenare, Jake dormiva già.
mi aspettavo di trovare Ben mia mamma e mio papà e invece c'erano anche Jason e due ragazze, una mora e una bionda.
Provo a tornare indietro prima di entrare ma Ben mi prende il polso e mi tira "vieni Cara"
"Ciao" dico timidamente quelle due mi guardano storto come se fossi di troppo in casa mia "cara queste sono Anne la mia ragazza" la mora "e Elena la ragazza di Jason" mi disse ben con un sorriso stampato sulle labbra "ciao piacere io sono cara" "Già si Ben parla tanto di te" dice la mora, guardo Ben e mi chiedo cosa avrà tanto da dire. Finisco la cena più veloce che posso perchè vedere jason e la sua ragazza baciarsi coccolarsi ogni secondo mi fa andare a fuoco dalla rabbia, quindi vado in camera con la scusa di vedere se Jake dorme e mi metto a dormire anch'io.
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CIAO BELLI!!
SCUSATE SE CI METTO UN PÒ PER PUBBLICARE È CHE ULTIMAMENTE SONO MOLTO IMPEGNATA TRA LA SCUOLA LO SPORT E GLI AMICI.
COMUNQUE PERDONATEMI!!
VI VOGLIO BENE CIAOOO♥♥
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~*Incinta del miglior amico di mio fratello*~(in revisione)
Short StoryCara è una ragazza di 16 anni timida e riservata. Vive con sua madre suo padre e suo fratello ben di 19 anni lui è molto protettivo nei confronti di Cara poiché sono molto legati fin da piccoli. Cara a due migliori amiche, Cate e Amy a cui racconta...