Il sangue non forma una famiglia [pt.2]

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Rose's pov

Erano passati pochi minuti da quando avevo lasciato la sala di corsa, volevo solo stare da sola per riflettere su ciò che avevo appena scoperto. Avevo troppi carichi sulle spalle per permettermi di perdere tempo a piagnucolare... O almeno non troppo tempo. Però non mi sembrava affatto giusto, non potevo nemmeno piangere la morte di mia madre, cercare di capire come funzionavano i miei poteri e soprattutto mettere a posto il disordine che aleggiava nel mio cuore. Non potevo fare a meno di sentirmi in colpa, quanto ero egoista? Riuscivo solo a preoccuparmi di me stessa quando una pazza rischiava di uccidere i miei amici, me e mio frat- no, Nico non era mio fratello.
Aggrottai le sopracciglia mentre fissavo il campo di fiori proprio davanti a me. Cos'era Nico? Nella mia testa continuavano ad accumularsi nomi e titoli: Amico, fratello, alleato, compagno. Ma nessuno di questi riusciva a convincermi, non mi davano nessuna soddisfazione.

"Scegli tra luce e ombra" mi ripeteva. La testa sembrava esplodermi e cominciai a gemere dal dolore portandomi le mani alle tempie, stringendo gli occhi.

"SCEGLI!" l'urlo nella mia mente mi fece sussultare, era quella pazza, di nuovo. "Hai paura non è vero?" ripeteva la voce.

– No! – sibilai continuando a tenere gli occhi chiusi. "Invece si, perché tu lo desideri... Piccola sciocca, tanto meglio!" la voce rise. "E se gli accadesse qualcosa? Mh? Quanto sarebbe grande la tua furia?" mormorò nella mia testa. Mi sentii mancare il respiro, cosa voleva?!

"Sai benissimo di chi sto parlando. Sappi solo che sfortunatamente la tua piccola luce non è più con te, perché non la cerchi?" e con questo il silenzio prese a regnare nella mia testa.

Non avevo dubbi che con "luce" sia Afrodite sia la pazza si riferissero a Jeremy, ormai ne ero certa. Eppure Scarlett aveva detto che non si vedeva da giorni...

– Che stupida! – urlai sbiancando. Jeremy era scomparso e non me n'ero nemmeno accorta!

Stavo per alzarmi e correre nuovamente alla Casa Grande quando vidi che qualcuno stava correndo verso di me. Assottigliai gli occhi per mettere a fuoco, era Nico.

– Rose – disse quando mi raggiunse, guardandomi dall'alto in basso, essendo in piedi. – Nico. Jeremy è scomparso! Lo hanno rapito! – la preoccupazione nel mio tono mi sorprese tanto quanto la reazione del figlio di Ade. – Lo so – disse, calmo. – Ho già informato Chirone, sta mandando delle squadre di ricerca – spiegò lui, sedendosi accanto a me.

– Come fai a .. – lo guardai confusa – Me lo ha detto Scarlett, ha detto che ti aveva avvisata, ma non le hai voluto credere – ammise. Sentì il viso prendere fuoco e strinsi i denti. – Quella str.. – Nico mi lanciò un'occhiata torva e tacqui.

– Che ci fai qui? – gli domandai facendo vagare lo sguardo sui fiori. Lui mi imitò, circondandosi debolmente le ginocchia con le braccia intrecciando le dita davanti ad esse. – Sono preoccupato per te. – mormorò, la voce trasportata via dal vento leggero.

Non sapevo cosa dire. Non sapevo cosa pensare. tutto ciò che riuscii a fare fu posare la testa alle ginocchia e sospirare.

Dopo secondi che pervero ora strinsi gli occhi, senza alzare la testa – Non sono in grado di salvare me stessa... Pensa gli altri – sussurrai debolmente, – Nico sono un disastro.. –

Sospirai ancora e due dita mi alzarono delicatamente il viso per poi afferrarmi il mento e voltarlo verso Nico.

– Siamo tutti dei disastri, se ti fa piacere sentirlo. – disse seriamente. – Io sono il primo, Rosie – non tolse le dita mentre parlava – Ma ci possiamo aiutare a vicenda... No?– fece un piccolo sorriso, uno dei primi che mi fece gonfiare il cuore nel petto. Ricambiai, con dolcezza sentendo le guance riscaldarsi. Gli presi il polso e glielo abbassai tornando a guardare davanti a me.

Daughter of HadesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora