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6.30

Mi svegliai malissimo, anzi a dir il vero non avevo chiuso occhio quella notte.
Mi sfilai a malavoglia dalle coperte, cercando tastando con i piedi le pantofole, le altre stavano ancora dormendo così andai prima in bagno e per prima cosa mi specchiai pettinando con una mano i capelli spettinatissimi e con l'altra cercai lo spazzolino, e infine mi sciacquai la faccia; ero in condizioni pietose, capelli dal colore smorto (dovevo riandare a fare la tinta), faccia pallida come quello di un morto, labbra screpolate, l'unica cosa che si salvava nel viso erano gli occhi, visto che avendo un naso a patata non mi venivano le occhiaie altrimenti si che avrei potuto girare un film sui zombi.

Decisi di andata a provare da sola anche quella mattina, Shaety era ancora stanca per tutto l'allenamento dell'altro giorno e io avevo bisogno del tempo per sfogarmi e stare da sola. Mi misi quindi una canotta nera, con sopra una felpa verde fluo, e ci abbinai dei leggins sempre neri.... mi stavano larghi, dovevo essere dimagrita in questi due mesi.

Mi avviai verso la solita stanza dove mi allenavo, la stessa dove avevo incontrato i got7 ieri. Ma arrivata davanti alla porta vidi che dentro c'era già qualcuno, ma non avevo nessuna voglia di fare un'altra rampata di scale per cercare una stanza vuota, in più le altre stanze del piano erano già state occupate da altre persone, almeno in quella c'era una sola persona.

Entrai e senza nemmeno guardare chi ci fosse dentro, mi avvicinai al divanetto che stava attaccato sul muro in fondo.

<<Sai che è maleducazione entrare senza bussare e senza salutare la persona che c'è dentro?>> a parlare era stato la persona dietro di me, mi girai di scatto pronta a inchinarmi per chiedere scusa... quando mi resi conto di chi avevo di fronte
Non lo avevo riconosciuto perché a differenza del solito aveva la voce più profonda e roca, probabilmente a causa di tante ore di prove, lo notai da quanto era sudato.

<<..Mark>>

<<Buongiorno anche a te, di nuovo a provare da sola?>> mi sorrise, "no Mark no ti prego", ogni volta che mi sorrideva avevo l'impressione di perdere completamente la mia sanità mentale, e ogni cellula del mio corpo, cominciava a desiderarlo e io non dovevo provare certe passioni.
<<Si>>risposi in modo secco, forse troppo... perché dovevo incontrarlo anche oggi' non ero per niente pronta, soprattutto non dopo quello che mi aveva detto Shaety, ma non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.

Era vestito con dei pantaloni comodi neri, scarpe da ginnastica bianche , e sopra una maglietta scolatissima tanto che gli si vedeva la parte superiore del petto, uno spettacolo per niente spiacevole, soprattutto perché quelle piccole gocce di sudore gli incorniciavano il volto per poi scivolare giù per il collo fino al petto, l'intera maglia aveva lo stesso effetto del panneggio bagnato, aderiva al corpo, infine portava un cappello che continuava a mettersi e levarsi intento a sistemare i capelli scompigliati dal sudore.
Era una vista molto erotica, dove a terminare il tutto c'era il suo sguardo.

Era così bello, che distogliere lo sguardo mi risultò difficile

<<Stavi provando da solo anche tu, gli altri non sono con te?>> gli chiesi cercando di mantenere inalterato la mia temperatura corporea, nonostante avessi davanti a me la sexità in persona.

Avrei preferito che ci fossero stati anche gli altri, sarei stata più a mio agio e Mark doveva aver notato il mio disagio
<<No , oggi sono da solo, volevo allenarmi un po...>>
<<Ti senti ancora a disagio con me?>> mi fece.
Mi riscossi e detti la risposta più convincente possibile
<< Nono sto benissimo con te>> non sembrava convinto e improvvisamente disse
<<Pensavo che mi avresti scritto ieri>>

Rimasi senza parole << Mh? ma...ce... non sapevo che potevo, anche perché cosa avrei potuto dirti? ti avrei dato solo fastidio>> spiccai qualcosa senza senso, anche perché la mia mente si era fatta completamene bianca.

FIRST STEP Mark TuanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora