23 marzo.
Erano già passate due settimane da quando io e Shaety eravamo arrivate a Seoul, e non mi pareva ancora vero.Quella mattina mi ero svegliata molto presto, verso le 6:43 e a li a poco sarei dovuta andare nella sala delle prove per fare pratica.
Cosa era successo in quei giorni...; in pratica nulla, dopo il primo giorno di riposo, quello seguente era stato abbastanza tranquillo, ci avevano fatto incontrare gli altri vincitori del concorso che pensavo fossero tutti coreani o comunque asiatici, invece vi erano due che erano americani, una sorella e un fratello. La prima cosa che notai fu che erano bassi, voglio dire di solito gli occidentali sono più alti di noi, io per esempio essendo giapponese ero alta un metro e un tappo. Già invece Shaety era più alta.
Dopo infatti scoprii che il padre di loro era coreano così si spiegava tutto. Shaety all'inizio la vidi che era a disagio anche per il fatto che era l'unica europea che in evidenza non aveva parenti asiatici e di conseguenza era messa più in difficoltà per la lingua; per fortuna dopo alcuni giorni le è passata e come sempre fu amichevole con tutti.
Parlava molto di più di prima, e questo era un bene, visto che tra le due lei era quella che a scuola durante le interrogazioni di inglese faceva sempre scena muta nonostante fosse brava a capirlo.
Anche io mi trovai bene, ma furono settimane veramente dure. Non avevamo trovato nemmeno il tempo per andare in tutti quei posti che avevamo programmato; eravamo state sormontate da compiti vari... non scherzano affatto. Il programma a affibbiatoci era impegnativo....
la mattina ci dovevamo svegliare presto (alle 5 o alle 6) poi facevamo colazione e subito dopo ci preparavamo per andare a scuola.
Andavamo a scuola perché noi che non sapevamo il coreano eravamo molto indietro rispetto agli altri.
A differenza dell'Italia ci mettevamo quelle uniformi che a esser sincera non mi piacevano per nulla, ma non mi permisi di certo a dettare preferenze.
Le lezioni duravano fino all'ora di pranzo e una volta tornati nei dormitori ci potevamo riposare(?)....no ...magari,
non vi era molto tempo per riposarsi ed era anzi meglio sfruttare quel poco di tempo per avvantaggiarsi con i compiti per il giorno seguente, dal momento che dopo pranzo c'erano le lezioni di canto, e di ballo.
Quando la sera finalmente finito tutto eravamo così stanche e distrutte che finivamo per addormentarci all'istante.
A tutta questa laboriosità io e Shaety ci dovevamo ancora abituare, visto che eravamo sempre state delle tipe pigre, dove l'unica attività fisica che facevamo era quella di alzarsi dal letto e dirigersi in cucina.
Però c'erano anche delle cose positive. Non eravamo così vincolati dagli orari e non avevamo lezioni rigidissime rispetto agli altri trainer.
Perché noi non eravamo come loro ma solo dei "vincitori" del concorso, che dopo aver avuto l'onore di esibirsi con certi idol, ci avrebbero mandato a casa.
Quindi del tempo libero in realtà ne avevamo anche se limitato, ma io e Shaety preferivamo rimanere a fare pratica, perché il nostro obbiettivo era di diventare delle trainer a tutti gli effetti.
Come avevo già detto non eravamo venute fin li per poi tornare indietro. Anche se non oso immaginare quanto stress avremmo dovuto sopportare insieme a tutta quella fatica.
Comunque in quel momento pensavo solo a migliorare e migliorare.
Per fortuna le persone erano tutte buone con noi come le due ragazze coreane con qui condividevamo la camera.
Ci avevano insegnato la pronuncia e ci aiutavano con la grammatica e in poco tempo avevamo instaurato un bel rapporto.Ma ritornando al programma che avrei avuto quella mattina ...pensai di iniziarla andando a fare un pochino di tapirulan, e poi andare a fare pratica.
Così mi avviai verso l'ascensore guardandomi attorno.. dovevo ancora abituarmi anche alla grandezza di quel posto.~~~
Mezz'ora di corsa erano stati sufficienti anche perché stavo sudando come una dannata. Entrai nel camerino per cambiarmi e mi misi dei leggins e una felpa, poi chiusi a lucchetto l'armadietto e mi avviai verso la sale delle prove.
In quell'edificio ce n'erano tantissime ma molte volte succedeva che in una sola stanza si allenassero più di un persona.
"Ma dico è mattina presto, non ci sarà nessuno".
Entrai in una di quelle e mi affacciai, per fortuna c'ero solo io.
Feci partire la musica e come sempre avevo scelto quello dei Got7.
Anche la mia allenatrice aveva detto che potevo esercitarmi sulle loro canzoni. Shaety invece pazza aveva voluto a tutti i costi partire con le coreografie dei Bts " io ripeto che le mancano delle ruote nel cervello".
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FIRST STEP Mark Tuan
Hayran KurguPuò una semplice ragazza, proveniente da un luogo completamente diverso da dove vive il tuo idolo, incontrarlo? è permesso innamorarsi di lui non come fan ma come persona? E lui ricambierà?