Prologo

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TI STAVO ASPETTANDO


PROLOGO


L'appartamento era avvolto nella semioscurità grazie al fatto che le tende non fossero state completamente chiuse.

La luna brillava alta nel cielo, oltrepassando le imposte ed irradiando la sua argentea luce nella casa.

Due figure erano stese sul grande letto, i corpi nudi e sudati intrecciati tra loro. Il ragazzo sovrastava la compagna, desideroso di dominarla in tutti i sensi. Sapeva bene quanto a lei piacesse mantenere il controllo della situazione, sapeva che era nella sua indole non lasciarsi sopraffare da niente e da nessuno.

Ma stavolta sarebbe stato diverso.

Lei aveva accettato di lasciarsi andare, per una volta aveva acconsentito a farsi dominare da qualcuno.

Occhi grigi e colmi di desiderio osservarono con minuziosa attenzione quel corpo femminile e forte. Iniziarono dai lunghi capelli rosa che erano sparpagliati a ventaglio sul cuscino. Passarono poi al volto delicato ed ora arrossato per l'imbarazzo e l'eccitazione. Si fissarono alcuni istanti in quegli occhi scuri che sapevano incantarlo, passando successivamente alle labbra sottili e rosse per i loro ardenti baci.

L'uomo si abbassò sul collo scoperto della giovane, depositandovi lievi baci e stuzzicando la pelle sudata col suo fiato caldo. Le sue grandi mani si chiusero sui seni pieni, giungendo a stuzzicarne i capezzoli turgidi con la lingua e coi denti.

Un gemito estasiato uscì dalle labbra della ragazza che inarcò la schiena, lasciando carta bianca al ragazzo che deliziosamente la stava torturando. La sua bocca così esperta sapeva dove stuzzicarla, sapeva bene quali fossero i suoi punti più sensibili.

Un grido strozzato le si fermò in gola quando una mano di lui lasciò il suo petto per poggiarsi sulla sua intimità. Con l'indice le stava carezzando lentamente l'entrata bagnata dai suoi umori, facendole schiudere inconsciamente le gambe per aver un contatto maggiore.

<< Sei impaziente >>.

La voce dell'uomo era bassa e roca, carica di focose promesse.

<< Ti prego >> sospirò lei.

Con gli occhi chiusi e la testa reclinata sul cuscino, la giovane si stava mostrando sottomessa e vulnerabile alle carezze del compagno. Sentiva il suo corpo avvolto dalle fiamme, così caldo e fremente che poteva paragonare quel momento solo alle battaglie più eclatanti che aveva affrontato. Ma sapeva che quei brividi non erano causati dall'adrenalina della lotta, ma dall'eccitazione e dalla straziante e sublime attesa a cui il biondo la stava sottoponendo.

<< Non ti facevo così passionale, mia piccola Dragneel >> ridacchiò l'uomo.

La ragazza stava per replicare, ma trattenne il respiro e la piccata risposta non appena percepì le dita di lui violare la sua femminilità. Era una sensazione nuova eppure così intensa che non riuscì a trattenere i gemiti nati da quell'inaspettato piacere. Le sue piccole mani si persero tra i biondi capelli del compagno, proprio mentre la lingua di lui iniziava a vezzeggiarle il clitoride gonfio.

<< Luxus >> lo incitò.

Il giovane la saggiò e la stuzzicò per molto tempo, beandosi dei gemiti che lei emetteva e del suo nome alternato alla richiesta di prenderla.

Il biondo stentava a credere di trovarsi nella sua casa, nel suo letto, proprio con lei. Molte erano le volte che litigavano anche per una sciocchezza, ed i momenti di tranquillità erano pressoché inesistenti. Lei ed il gemello riuscivano sempre ad irritarlo, quindi era davvero strano per lui ritrovarsi in quella situazione con Alexis Dragneel.

Ti stavo aspettandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora