The Castle Of Shadows ||Sospeso||

Capitolo 5

Rich

Era passata una settimana da quando ero svenuta a casa di Haide. Quella sala del trono. Tutto non tornava. Troppe domande senza risposte.

Quel giorno andai a scuola pensierosa, ad un certo punto vidi Pepi che stava parlando con un ragazzo. Era alto a muscoloso, con la pelle bianchissima e i capelli neri congelati. Stavano vicini. Molto vicini. Lei aveva le spalle al muro, mentre lui aveva la mano appoggiata al muro e lo sguardo fisso su di lei. Sembravano sul punto di baciarsi. Poi, però, una folata di vento ghiacciata mi arrivò in viso. Chiusi gli occhi e quando li riaprii, il ragazzo era sparito. Andai verso Pepi. Aveva lo sguardo sognante.

-Chi era quello?- lei ritornò sulla terra -Chi?- -Il ragazzo di prima- lei mi guardò torva, poi disse -Oh. Lui era Nono- mi grattai la testa -Nono?- lei annuì -Lo hai già visto, no?- entrammo a scuola.

In classe, Piper scriveva di continuo "Nono" mentre io ed Haide ci mandavamo dei biglietti "Cosa prende a Piper?" "Credo che sia innamorata" e disegnai una faccina con i cuori, lui arrossì.

Dopo lezione, andammo a fare una gita allo Space Needle (Cosa che mi sembra stupida, dato che tutti viviamo a Seattle). Risentii l'aura che appariva e che scompariva. Ero in coppia con Haide -Tutto bene?- mi chiese, io annuii e mi grattai la testa. Che bello! Risento un'aura che appare a scompare. Chi vorrebbe di meglio?

-Okay ragazzi!- urlò la professoressa Thompson, cercando di avere l'attenzione degli studenti -Chi mi sa dire quando è stato aperto questo edificio?- silenzio totale. Nessuno avrebbe risposto alla domanda -Ovviamente nel 1962- disse un uomo avvicinandosi al gruppo. Quando lo vidi sbarrai gli occhi. Era l'uomo del mio sogno.

-Grazie Signore per l'intervento. Ma era una domanda rivolta ai ragazzi- disse la professoressa Thompson. Lui si voltò verso di me è sorrise -Capisco. Comunque, sono venuto a prendere Rich McLean, Haide Johnson Rue e Piper Steal- la professoressa lo guardò torva -E lei sarebbe...- -Sono il loro tutore- sbarrai gli occhi, non era un tutore -Potrei avere una conferma dei genitori?- l'uomo le passò un foglietto e lei disse -Capisco. Va bene. Può prendere i ragazzi- e accompagnò gli altri verso la terrazza.

-Si può sapere chi sei?- chiesi incrociando le braccia, lui sorrise -Adesso non ha importanza- -Lei è il fratello di Nono- disse Piper, indicandolo, lui la guardò serio, poi ci fece segno di seguirlo.

Andammo verso la terrazza, dalla parte opposta del gruppo della gita. L'uomo prese una pietra arancione e la buttò dalla terrazza -Tenetevi forte- disse sorridendo.

Improvvisamente, una colonna di fumo arancione di inalzò in aria, fino a creare un ottagono, che ci risucchiò. Chiusi gli occhi. Quando li riaprì eravamo tutt'altro che a Seattle.

Eravamo su una sporgenza ricoperta di muschio. D'avanti a noi c'era un enorme vallata. Da un lato c'era una foresta dall'altro si ereggeva un castello fatto d'oro e bronzo. Le finestre erano in vetro colorato e le tegole erano rosso acceso.

-Wow- dissi -Bel posto eh?- disse l'uomo. Incominciò a brillare, fino a che non cambiò aspetto. Indossava lo stesso smoking color rame ed aveva dei simpatici baffi neri -Posso sapere chi è, adesso?- lui annuì -Io sono...- non finì la frase, che la terra si mosse, tipo una scossa di terremoto -Va bene, va bene. Non glielo dico- disse parlando al terreno.

-È pazzo- mi sussurò Pepi all'orecchio, ridacchiai -Dobbiamo andare laggiù?- chiese Haide indicando il castello, l'uomo annuì -Ci andremo a piedi?!- esclamò Pepi. L'uomo scosse la testa -Avremo un piccolo passaggio- fece un fischio e da sotto la sporgenza, un enorme drago color rame apparì d'avanti a noi.

Sarà stato grande quanto la casa di Haide. Aveva gli occhi di diamante e la pelle ramata con dei pezzi d'argento -È bellissimo!- esclamai, l'uomo rise. Mi avvicinai e lo accatezzai. Mi trasmetteva tantissima energia, era come se, con quel drago, vedessi tutte le aure che c'erano intorno; come se il mio potere fosse duplicato. -Posso guidarlo io?-