Capitolo 1

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Le vacanze estive sono ormai passate e a mio parere sono passate troppo in fretta e io non ho ancora avuto il tempo di realizzare. Oggi è il primo giorno di scuola ed io é dalle 6:30 della mattino che sono sveglia a guardare il soffitto, mia mamma dovrebbe passare a svegliarmi tra qualche minuto con tutta la sua delicatezza che solo una madre può avere... si vabbé lasciamo perdere.
Alle 6:45 sento dei passi salire le scale e siccome so che tra qualche secondo comincierá ad urlare decido di alzarmi prima che possa entrare nella mia camera. Sento mia madre che prima di entrare in camera mia con tutta la sua grazia, apre la porta della camera di mio fratello e comincia ad urlargli
-Jake alzati che è tardi! Muoviti a vestirti e poi scendi a fare colazione!-
Sento mio fratello imprecare in tutte le lingue del mondo contro mia madre e questa cosa mi fa ridere. Mio fratello ha 2 anni più di me e sta frequentando il quarto anno e fortunatamente per lui quest'anno se ne potrà andare da quell'inferno che certe persone chiamano scuola... pff dettagli.
Dopo aver sbattuto la porta della camera di mio fratello mia madre sta per entrare nella mia quando la precedo e le apro la porta
-Ally... Come mai sei già sveglia?-
-Non lo so, sarà l'ansia del primo giorno di scuola.-
-Sei al secondo anno non dovresti avere tutta quest'ansia ormai. Comunque preparati e quando hai finito vieni giù che...-
-Si lo so devo scendere per fare colazione, ho sentito quando l'hai urlato a Jake-
-Bene, allora se hai sentito sbrigati se non vuoi che urli anche a te.-
-Signorsissignora-
Mia madre esce dalla mia camera ridendo sotto i baffi, intanto io provo ad andare in bagno sperando che non sia già occupato da mio fratello, e stranamente è libero. Entro in bagno per farmi una doccia veloce e prepararmi per il primo giorno di torture, mi trucco con un po' di fondotinta per nascondere il colore della mia pelle cadaverica, un po' di maschera, eye-liner e della matita sotto a gli occhi e lascio cadere i capelli mori ricci sulle spalle. Dopo essermi truccata esco dal bagno e trovo mio fratello appoggiato allo stipite della porta della sua camera con gli occhi chiusi e la coperta del letto sulle spalle, mi avvicino e mi accorgo che sta dormendo così comincio a fargli il solletico per svegliarlo, cosa che mi riesce piuttosto bene visto che mi sta letteralmente trasportando come un sacco di patate in camera mia, dopo avermi fatto cadere sul letto con l'eleganza di un elefante in una cristalleria con voce assonnata mi dice
-Non ti faccio niente solo perché sono molto stanco e ho fame.-
Dopo queste parole esce dalla mia camera e si dirige in bagno, così io decido di vestirmi. Mi metto un paio di jeans strappati, una canottiera nera con sopra la felpa dell'Obey, le mie vans nere e il mio adorato giacchetto nero di pelle. Dopo essermi improfumata del tutto scendo in cucina per fare colazione con tutta calma quando mi accorgo che sono le 7:55. Urlo a mio fratello di muoversi e dopo due minuti anche lui scende e ci dirigiamo verso la sua macchina. Dopo cinque minuti arriviamo a scuola con qualche minuto di ritardo sperando che nessuno se ne accorga e quando sto per entrare in classe mi imbatto contro qualcuno e vado con il sedere per terra. Quando alzo gli occhi mi accorgo di essere sbattuta contro un ragazzo alto muscoloso dai capelli biondi spettinati e degli occhi da perdere il fiato erano un misto tra verdi smeraldo e celesti ghiaccio sono fantastici. Quando si rialza quasi mi urla contro
-Sta attenta ragazzina!-
-Sei tu che dovevi guardare dove andavi invece di stare tra le nuvole!-
-La prossima volta vedi di guardare dove vai invece di venirmi addosso!-
-Io ti sarei venuta addosso! Ma guarda con che razza di deficente mi sono scontrata!-
Dopo avergli quasi urlato in faccia lui si era avvicinato a me e io non me ne ero accorta
-Come hai detto scusa?!-
Stranamente mi sentivo piccola ad averlo così vicino con la faccia tutta rossa la rabbia, ma non glielo feci notare.
-Lasciala stare Miller!- Una voce a me familiare mi fece girare e fortunatamente trovai mio fratello. Ma non era entrato in classe?
Il ragazzo davanti a me se ne andò sussurrandomi
-Non finisce qui ragazzina...-
Quelle parole mi fecero gelare il sangue, quando se ne fu andato mio fratello mi venne incontro
-Ei come stai? Ti ha fatto qualcosa? Che cos'è successo? Perché vi stavate urlando contro?-
-Sta tranquillo ci siamo solo scontrati niente di che. Ma tu non dovresti essere in classe?-
-Potrei farti la stessa domanda. Ci vediamo dopo sorellina.-
Dopo essersene andato, mi dirigo verso la mia classe e quando apro la porta fortunatamente il professore non è ancora arrivato.
Vado verso la mia migliore amica che mi aveva tenuto il posto vicino a lei negli ultimi banchi infondo alla classe, sotto gli sguardi di tutti, quando mi giro abbassano tutti la testa, io sono una ragazza abbastanza temuta in questa scuola anche se ho appena 16 anni, anche per via di mio fratello che è il più popolare ma anche il più temuto della scuola. La mia migliore amica si chiama Abby e ci conosciamo dall'anno scorso e da quel momento non ci siamo più mollate, lei per me è come la sorella che non ho mai avuto.
-Allyy! Dov'eri finita pensavo non venissi più.-
-Non mi sarei mai persa il primo giorno di scuola ahahah, ho fatto solamente tardi stamattina.-
Dopo qualche minuto il professore di matematica fa la sua entrata e ci comincia a spiegare quello che faremo quest'anno, e solamente a parlarne mi viene già il voltastomaco. Che un altro anno di torture cominci.

In love with a Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora