Young Gods | Larry Stylinson

Capitolo 2

La canzone per questo capitolo è I miss you- 5sos (cover). Capirete voi quando ascoltarla :-*
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HARRY's POV

Non so esattamente per quanto tempo restammo a guardarci da lontano, ma si vedeva chiaramente che le nostre emozioni non erano le stesse. Io lo stavo guardando come se avessi ritrovato il pezzo mancante del mio cuore, lui mi stava guardando come se fossi, appunto, un'amico di vecchia data che non vedeva da un po'.
Non mossi un muscolo, perché non sapevo come avrebbe reagito il mio corpo. Sentivo un vuoto alla bocca dello stomaco ed ero sicuro di tremare leggermente.
Poi ci fu una svolta. Louis mi sorrise, mostrando i denti bianchi. Il suo sorriso quasi mi rassicurò, facendo rilassare il mio corpo. Danielle, che si trovava al suo fianco, seguì lo sguardo del suo ragazzo e lo posò su me. Sorrise ampiamente e, come aspettavo, mi vennero incontro.
Ce la posso fare. Si.
"Harry! Che bello vederti, come stai?" disse Louis non appena fu abbastanza vicino. Mi porse la mano, che strinsi con una sicurezza ben simulata. Danielle mi diede un bacio sulla guancia.
"Io...ehm...Sto bene, grazie. Voi? Come sta il piccolo?" risposi in tono gentile.
"Freddie sta benissimo. Ormai ho avuto la sua custodia e Briana lo può vedere solo i fine settimana."
Sorrisi, essendo a corto di parole giuste.
"Sei stato nominato come miglior cantante dell'anno quindi?" fece Danielle tutta sorridente.
"Io...si. Si, esatto." annuii fiero. Louis mi guardò senza dire niente, mordendosi il labbro.
"Harry? Che ne dici di andare a mangiare insieme qualcosa se vinci il premio? Così, per festeggiare?"  buttò lì Danielle. Ma certo, che idea geniale!
"Eh? Ehm si, perché no? Comunque dovrei andare adesso. Mia madre e Gemma mi aspettano." annunciai gentilemente.
"Oh certo, a dopo!" disse Danielle.
Louis mi guardò per qualche altro secondo. Sembrava concentrato su qualcosa. Su me. Era così bello.
"Buona fortuna. Salutami Anne e Gemma." detto questo, i due si avviarono.
"G-grazie." balbettai come un idiota, quando ormai i due erano troppo lontani per sentirmi.
Dio, quanto potevo essere stupido?
Scossi il capo, deluso dalla mia reazione simile a quella di una ragazzina.
Senza più fermarmi per altre interviste, m'incamminai verso i posti a sedere, accanto a mia madre e Gemma.

"ED IL PREMIO COME MIGLIOR CANTANTE SOLISTA DELL'ANNO VA AD......HARRY STYLES, SIGNORE E SIGNORI!" sentii pronunciare il mio nome e un boato di applausi e urla, susseguirono. Mi alzai, abbracciai mia madre e mia sorella, e m'incamminai verso il palco.
Sam Smith, mi strinse il premio tra le mani e mi abbracciò.
"Complimenti amico!" Mi sussurrò all'orecchio.
Mi avvicinai al microfono per ringraziare il pubblico.
"Grazie a tutti. Non me lo sarei mai aspettato. Sono a corto di parole, ma voglio ringraziare tutti voi." dissi e unii le mani in segno di ringraziamento.
Guardai il pubblico e  notai Louis e Danielle, che applaudivano. Louis mi vide e mi strizzò l'occhio.

La serata era andata bene. Dopo i Brit's Award, io, mia madre, Gemma, Louis e Danielle, eravamo andati a mangiare in un ristorante lì vicino, ed eravamo stati anche bene insieme.
Forse, avevo bevuto un po' più del dovuto, ma mi sentii comunque felice.
Poco prima di ritirarci, io e Louis ci salutammo.
"È stato bello rivedervi tutti." disse Louis e mi porse la mano, per salutare.
La guardai senza però stringerla. Poi alzai lo sguardo su lui.
Ero definitivamente ubriaco per via della bottiglia di vino che mi ero scolato quasi da solo a tavola con loro.
"Lou?" biascicai, cercando di sembrare il più normale possibile.
"Si, Harry?" Mi rispose lui corrugando la fronte.
"Mi sei mancato. Tanto. Mi manchi ancora adesso." Sussurai insicuro.
Lui sembrò pietrificarsi a quelle parole. Puntò i suoi occhi blu ghiaccio in quelli miei verdi e schiuse la bocca.
Restammo a guardarci, finché la voce squillante di Danielle non si fece sentire.
"Lou? Dai, sali in macchina. È tardi!"
"Arrivo!" urlò Louis di rimando.
Mia madre e Gemma, erano già salite nella Limousine che ci avrebbe portati a casa.
Louis mi guardò un ultima volta e poi  girò sui tacchi e senza dire niente, si avviò alla sua auto. Poi a metà strada, si girò e sussurrò un lieve
"Anche tu mi manchi."