Capitolo 4

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Hola gente! Allora, per questo capitolo ascoltate colors di Halsey, perché é STUPENDA. Parla sopratutto del colore blu (il mio fav). Gli occhi di Lou sono blu. Harry ama il blu. Harry ama Lou....ho fatto anche rima hahah
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HARRY's POV

Ancora scosso dall'incontro con Louis poco prima, mi diressi verso la mia auto ansimando. Mi ci sedetti dentro e presi la mia testa tra le mani.
Dovevo anabolizzare tutto quello che per quattro anni avevo represso dentro.
Louis aveva un bambino, bellissimo, uguale a lui, con gli occhi blu luccicanti ed i capelli castani chiari. Louis stava con Danielle e volevano sposarsi e io ero fidanzato con Kendall.
E come se Dio lo facesse apposta, in quel momento il mio cellulare vibrò, era Kendall.
"Pronto, tesoro?" risposi con voce flebile.
"Ciao amore, come stai? Senti, forse domani vengo da te. Ho qualche giorno libero e vorrei passarlo assieme a te." squittí Kendall dall'altro capo del telefono. Cercai di reprimere uno sbuffo e con falsa felicità risposi
"Oh sarebbe stupendo. Ci sentiamo dopo, adesso devo andare." chiusi senza aspettare risposta, misi l'auto in moto e partii per andare da Niall.

"È che non lo so Niall, non ho voglia di vederla. Mi sento strano...non so che fare." Ero nel salotto, a casa di Niall, da più di due ore e camminavo avanti e indietro, mentre lui, spaparazzato sul divano con addosso solo le mutande, sgranocchiava patatine e fissava il televisore.
"NIALL!" urlai, fermandomi di botto.
Il biondo, concentrato sulla TV, si spaventò tanto da buttare le patatine in aria e farle volare per tutta la stanza.
"Oi, che urli? Mi hai fatto prendere un colpo." disse lui con un espressione a dir poco, divertente.
"Mi stai ascoltando?" domandai offeso.
"Si Harry è da tre ore che ti sto ascoltando...Sai cosa penso io? Penso sia colpa di Louis. Lo hai rivisto dopo 4 anni e stai andando fuori di testa, come fai sempre quando si tratta di lui." rispose Niall, alzandosi in piedi.
Rimasi senza parole...che ne sapeva lui?
"Io...non so di cosa tu stia parlando." dissi calmo. Mi tirai indietro i capelli e sospirai con indifferenza.
"Oh, avanti Harry! Sono il tuo migliore amico e sono inteligente! I tuoi sguardi e il tuo amore per Louis l'avrei notato anche da cieco." continuò il biondo.
Andai leggermente nel panico ascoltando quelle parole, perché se lo aveva notato lui, allora lo aveva notato anche Louis, vero?
"Da quanto tempo lo sai, Niall?" Chiesi a voce bassa.
"Da quando hai posato il tuo sguardo su lui ai provini per X-Factor." rispose Niall con calma, osservandomi.
Ingoiai il groppo che avevo in gola e annuii. Oh.
"Lo hai mai detto a qualcuno?"
Niall scosse il capo. Stavo per avere una crisi nervosa.
"Grazie." dissi e poi lui venne ad abbracciarmi. Mi strinse forte e io ricambiai.
"Haz, qualunque cosa tu deciderai di fare, ti starò accanto. Ti voglio bene." Mi confortò Niall.
"Anch'io biondo. Grazie."
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Non ero il tipo da passeggiatine nel parco, ma dopo essere uscito da casa di Niall, mi sentii tanto destabilizzato da dover fare qualche passo, prima di potermi rimettere alla guida.
Stava per tramontare il sole e faceva leggermente freddo, ma il panorama era bellissimo. Il cielo era di un rosa intenso. Mi diressi ad un parco lí vicino, camminando a passo lento. Arrivato a destinazione, mi sedetti su una panchina e guardai il cielo. Sbuffai.
"Bello il panorama, vero?" sentii una voce conosciuta alle mie spalle. Mi voltai di scatto e me ne pentii all'istante. Louis, era appoggiato ad un alberello dietro di me, con una sigaretta stretta tra le labbra sottili e gli occhi blu che luccicavano alla fievole luce solare.
"Sembra quasi che il destino ce la stia mettendo tutta per farci incontare spesso." aggiunse divertito. Io, dal mio canto, rimasi in silenzio.
Osservai ogni suo movimento. Si passò una mano tra i capelli, prese la sigaretta tra le dita e buttò fuori il fumo. Poi si mosse nella mia direzione. Era un pezzo d'arte. Arte poco comune, s'intende. Un viso bellissimo e un'anima elettrizzante.
Mi raggiunse sulla panchina e si sedette al mio fianco, facendo attenzione a non toccarmi.
"Che ci fai qui, Harry?" Chiese poi, guardando l'orizzonte.
"Mi serviva aria. Tu invece che ci fai qui?" risposi, osservandolo di profilo.
Si girò a guardarmi, con un sorriso sghembo. "Non lo so. Qualcosa mi diceva che ti avrei trovato qua, quindi sono venuto." disse, guardandomi impassibile. Avrei voluto rispondere, ma non ci riuscii. Era cosi vicino a me, che mi sembrava di soffocora. Era bello.
"Beh, eccomi." dissi infine, dopo aver ritovato la forza per parlare.
"Si, eccoti." ripetè lui e prese una altra boccata dalla sua sigaretta.

Young Gods | Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora