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Iniziò una nuova giornata per Fede.
Suonò la sveglia. Ma lui la spense. Non voleva tornare a scuola.
"Fede non fare storie, devi andare a scuola oggi!"
"No mamma, non voglio più tornarci. Non ho amici, tutti mi odiano!"
"Non è così che si affrontano i problemi Fede, oggi vai a scuola, sii socievole, e non avere paura, nessuno è come te. disse la madre.
Fede si fece coraggio, scese dal letto e andò a fare colazione. Si preparò e uscì di casa.
Mentre stava andando a scuola qualche lacrima scendeva sul suo viso, delicatamente, quasi per non fargli male. Sapeva quello che sarebbe successo arrivato a scuola, aveva paura.
Alzò il cappuccio per coprirsi il viso. Non voleva che qualcuno lo guardasse.

Era arrivato.
Fuori a scuola questa volta non c'era nessuno.
Fede si tranquillizzò. 
Stava per entrare, ma una mano lo ferma.
"Forse non hai capito, in questa scuola non ci devi mettere più piede"  disse un ragazzo.
Lo spinse. Fede cadde dalle scale. Si ruppe lo zaino. Era tutto per terra.
Nessuno cercò di aiutarlo. Stavano tutti ridendo. C'era chi faceva foto, chi video.
Fede stava piangendo, e con vergogna cominciò a raccogliere tutte le sue cose.
"Dai ben, tocca a te" disse uno.
"Ragazzi può bastare, non vedete come lo abbiamo ridotto?" disse con tono dispiaciuto Benjamin.
"Dai ben non fare la ragazzina, non sarai mica diventato come quello?"
"NO!, ma stai scherzando?"
"Allora vai lì e fagli vedere chi sei"
"Vabene"

Si avvicinò a Fede. Il cuore di Benjamin stava scoppiando. Batteva veloce.
Non voleva farlo, ma doveva.

"Ti prego..." Disse Fede guardandolo negli occhi. Erano bellissimi.

Ben però restò freddo, e con un sorrisino gli diede un calcio, poi un altro.

'Dai ben continua' si sentiva dire dalla folla.

Allora ben rovistò nello zaino di Fede, e trovò il suo telefono.

"Dai lascialo" disse sotto voce Federico.

Ben lo fece cadere, e lo ruppe sotto la suola delle sue scarpe.

"Adesso puoi andare" disse Benjamin al biondino.
Raccolse le sue ultime cose ed entrò nella scuola.
"Grande ben" disse un ragazzo del gruppo.
Non rispose.


Benjamin però non stava bene. Per la prima volta si sentiva in colpa.
Aveva ancora in mente gli occhi azzurri del ragazzo, che imploravano pietà.

Ma cosa ho fatto. Continuava a ripetersi Benjamin.

Aveva solo una gran voglia di abbracciarlo, e di chiedergli scusa. Ma non poteva. Non vicino ai suoi amici.



Alla fine delle lezioni, Benjamin era sul cancello della scuola, e stava aspettando Federico.
Quando quest'ultimo lo vide, andò nel panico. Aveva di nuovo tanta paura. Sentiva una fitta al petto, voleva scomparire.
Ma per uscire da scuola doveva per forza passare di lì.

E quando arrivò da lui ben lo prese per il cappuccio e lo spinse, portandolo via.


Lo portò in una stradina e sotto voce ben disse:
"Ehi. Non volevo spaventarti di nuovo , i miei amici mi stavano guardando e li ho detto che ti avrei aspettato per darti una lezione. Ma non è così. Fede, ti chiedo scusa per quello che è successo questa mattina. Non volevo, mi dispiace così tanto. "
Mise una mano in tasca e tirò fuori il suo cellulare.
"Tieni, prendi il mio. Sono stato uno stupido, davvero perdonami."

Fede non capiva cosa stesse succedendo.
"Mi prendi in giro?" Disse sbalordito Federico.
"No, scusami" rispose Ben.
Fede si fece prendere dall'istinto e lo abbracciò.
Ben si rese conto di quanto fosse buono Fede. Non portava rancore per ciò che aveva subito. Era pronto a perdonarlo. Ben senti il suo collo umido, e si rese conto che Fede stava piangendo. Benjamin avrebbe voluto stringerlo più forte. Ma lui doveva essere duro. Non doveva mostrare il suo lato sensibile a nessuno.
"Ok Fede può bastare, i miei amici mi stanno aspettando. Tu non raccontare mai a nessuno di quello che è appena successo, chiaro!?"
"Si"
"Comunque non ti ho detto il mio nome, io sono Benjamin. Credo che tu già lo sappia , però ricominciamo da zero, e da domani non mi avvicinerò più a te, giuro. Farò in modo che nessuno ti si accanisca contro.
Fidati di me, e domani promettimi che tornerai qui a scuola, senza paura."
"Vabene" rispose felicemente Fede.
Sul suo viso apparve un sorriso.
Era da tempo che non succedeva.

"Sappi Fede che io ti voglio bene, ma non possiamo essere amici. Non posso farmi vedere in giro con te, sarebbe la fine della mia reputazione. A me interessa solo che tu non soffra più. Non te lo meriti"
"Vabene Benjamin, grazie tante" rispose Fede
"Addio" disse Benjamin.
"A domani" disse sottovoce Fede mentre guardava Ben ritornare per la sua strada.
Fede stava provando un forte sentimento in quel momento, non voleva lasciar andare Benjamin. Ormai era entrato nel suo cuore.

Fu la prima volta che una persona si fosse rivolta a lui in quella maniera.
C'è realmente qualcuno a cui importa di me allora? Pensava.

Mise le cuffie.
Ascoltò la sua canzone preferita. E in quel momento, ogni pensiero era rivolto a Benjamin, e ai suoi bellissimi occhi.

Nuove sensazioni stavano nascendo nell'animo di Federico.


"È tornato a casa piangendo, dovevate vederlo. Una ragazzina, ahah" raccontò Benjamin ai suoi amici.
Ma in mente aveva solo lo sguardo felice di Fede, commosso di felicità.Sapeva di aver fatto la cosa giusta.
Nessun senso di colpa.
Ora erano entrambi felici.










Ehiiii, ho avuto l'ispirazione è ho aggiornato. Spero vi piaccia!! Fatemelo sapere con una piccolo commentusss.

Ale :) x

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