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Fede ritornò a casa.
La madre rimase sorpresa nel vedere per la prima volta suo figlio felice.
Lo era davvero. Si sentiva qualcosa dentro che non era in grado di descrivere.
Si era completamente scordato di ciò che Benjamin gli aveva fatto. Era bastato un abbraccio.
Sapeva che per l'altro non era stato niente, ma a Fede, aveva lasciato un segno nel cuore.

"Fede, ti vedo strano oggi, devi dirmi qualcosa? Hai conosciuto qualche ragazzina?"
"No mamma, è una bella giornata, c'è il sole, e mi sento meglio"
"Sono contenta per te tesoro, ora vai in camera, ti chiamo quando è pronto il pranzo"
"Vabene"

Fede andò in camera.
Lasciò lo zaino per terra, si sdraiò sul letto.
'Quanto sei bello' pensava Fede.
Poi ritornava con i piedi per terra.
'È solo un ragazzo carino, niente di più. Ci sono tante ragazze nella scuola che mi piacciono davvero.' Si ripeteva, quasi per convincersene.
'E poi lui è cattivo. Sarà uno dei suoi stupidi scherzi per farmi ancora del male. Lo conosco.'
Ma non lo conosceva affatto.

Così gli tornava in mente l'immagine degli occhi di Ben. Pentiti. E quell'abbraccio.
E il suo cuore batteva sempre più forte.


I giorni successivi furono molto tranquilli.
Ben aveva mantenuto la sua parola. Nessuno gli dava più fastidio.
Fede era felice, ma comunque solo.

Capitava più volte che nei corridoi della scuola lui e Benjamin si incontrassero per caso. Ma ben fingeva di non conoscerlo, e Fede ne era molto dispiaciuto.
Avrebbe voluto almeno un saluto, ma non poteva.
Fin troppe volte Fede vedeva ben con delle ragazze. Sempre diverse.
E quei piccoli film che Fede si faceva si cancellavano amaramente.
Doveva farsene una ragione. A Ben piacevano le ragazze.


Benjamin era il tipico 'vip' della scuola. Tanti amici e tante ragazze che gli andavano dietro.
Quasi ogni settimana se ne portava a letto una diversa.

Quello che però mostrava di essere, non corrispondeva alla realtà.
Per gli altri era un duro, una persona da temere.
Ma era molto sensibile.
Quando passava per i corridoi e vedeva Fede, gli faceva molta tenerezza. Era sempre solo. Sapeva quanto sarebbe stato bello per Fede se si fossero scambiati anche solo una parola, ma proprio non poteva.

Però l'unica cosa che voleva, era vederlo felice.
Fino ad allora, mai Benjamin si era pentito di aver fatto stare male qualcuno. Gli erano tutti indifferenti, ma non Fede.
Ed era questo che non capiva. Perché provasse pietà per una 'ragazzina'.
Doveva fare qualcosa.




Suonò la campanella.
Fede uscì dalla scuola. Entrò nella stradina che era solito fare per tornare a casa. Come al solito non c'era nessuno. E mentre tirava a calci una lattina sentì una voce.
'Ehi Fede'.
Fede si voltò. Era Benji.
'Oddio Benjamin che ci fai qui, vai via prima che ti veda qualcuno'
'Fede tranquillo, qui non c'è nessuno.'
'Perché sei qui? Vuoi riprenderti il cellulare?'
'Nono. Volevo appunto dirti che ne ho appena preso uno nuovo, e ho cambiato numero. Se vuoi posso dartelo così magari ci sentiamo nel pomeriggio in chat. Tutto qui, mi sei simpatico.'
Fede stava per esplodere dalla felicità.
'Si, mi piacerebbe parlare con te' disse Fede trattenendo la gioia.
Benji gli diede il numero.
'Adesso vado prima che passino i miei amici, ci sentiamo' disse frettolosamente Benjamin.
'A dopo'


Fede arrivò a casa più felice che mai. Saltava per tutta la casa, e prese subito il telefono per mandare un messaggio a Benji. Ma non ne aveva il coraggio.
'E se lo infastidisco? E se sta facendo qualcosa di importante? E se peggio ancora sta con i suoi amici? ' pensava Fede.

Make a wish || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora