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Benji era davvero distrutto.
Tornò a casa cercando di nascondere le lacrime.
Per tutta la notte non riuscì a chiudere occhio.
Era tormentato da troppi pensieri.

Nei giorni seguenti Benji cercó più volte Federico, tra i corridoi della sua scuola, ma sembrava fosse completamente sparito.
Ogni volta che Ben pensava a lui aveva sempre la sua immagine, per terra, che piangeva. Con quegli occhi, splendidi e puri.

Passarono alcune settimane, e del ragazzo biondo, nessuno aveva più notizia.

Una mattina Benji arrivò a scuola.
Prima del suono della campanella i ragazzi erano fuori, nel cortile, a parlare tra di loro.
Ben cominciò a parlare con i suoi amici, ma aveva la testa completamente altrove.

Ad un certo punto una conversazione attira l'attenzione del moro.


"Poverino però, in fondo mi era simpatico"
"Ma va, io non lo sopportavo proprio, se non l'avesse già fatto qualcun'altro, penso che l'avrei ridotto così io"

Ben si avvicinò.

"Secondo me, anche i genitori ne sono contenti"

"Scusate se mi intrometto, ma potreste dirmi per favore, di che ragazzo state parlando?" Disse Ben incuriosito.
"Ma come non lo sai? Un ragazzo della nostra scuola è in ospedale. Pare l'abbiano picchiato."
Disse un ragazzo.

Ben impallidì.
"Credo che si chiami Federico, non so dirti altro. Mi sembra fosse anche fr-"
"Non permetterti a dire solo un altra parola." Disse Ben avvicinando il ragazzo prendendolo per il colletto.

"Calmati oh! Non ho detto niente, volevo solo aiutarti." Disse con aria un po' intimorita il ragazzo.

Ben quel giorno non andò a scuola.
Prese la bici, e corse verso l'ospedale, che si trovava fuori città.

Aveva assolutamente bisogno di vedere Federico.

Dopo un paio di ore, Ben arrivò esausto all'ingresso dell'ospedale.



"Come non potete farmi entrare!!"
"Mi spiace, ma l'orario delle visite è finito. Può passare domani"
"Lei non ha idea di quanto tempo ci abbia messo per venire fin qui! Fatemi almeno salutarlo, vederlo per pochi minuti, tutto qui."
"Non credo possa aiutarla, però può dirmi il nome del ragazzo?"
"Federico"
Pronunciò il nome quasi singhiozzando.
"Federico Rossi"
"Aspetti che controllo... Mi sembra che sia uscito ieri sera"
"Sta dicendo sul serio?"

Ben non diede modo di rispondere al medico, che montò velocemente sulla bici, e corse via.

Erano quasi le 15:00 quando Benjanin ritornò in città.
Iniziò a cercarlo dappertutto. Ma niente.
Passarono ore ed ore.
Ben non era tornato a casa nemmeno per pranzare.
L'idea di non poter sapere come stesse Federico, lo faceva stare malissimo.

Si era quasi fatta sera, ed era davvero stanco.
Così scese una lunga via, calciando una lattina vuota, fino ad arrivare ad una spiaggia.
C'era un bellissimo tramonto.
Il cielo era di un rosso acceso.

Erano più o meno le 20:05.
Ben si sedette sulla sabbia, e si mise ad osservare il bellissimo paesaggio.
In lontananza c'era una piccola ombra. Qualcuno era lì, seduto, come lui.

Aveva una felpa azzurra, e un ciuffo biondo sembrava uscire dal cappuccio.
Non aveva dubbi.
Sperava con tutto il cuore che fosse Federico, ma allo stesso tempo ne aveva paura. Non sapeva cosa avrebbe potuto dirgli.

Con il cuore in gola cominciò ad avvicinarsi.

Il ragazzo si voltò.
Era Federico.

Benjamin si avvicinò ancora, e si sedette affianco a lui.
Per molto tempo si era preoccupato di cosa avrebbe dovuto dirgli quando lo avrebbe visto.
Molte volte però le parole non servono.
Benji abbracciò con tutta la forza che aveva in cuore, Fede.
Federico restò immobile. Sentiva il cuore di Benji battere forte. Sentiva il suo respiro profondo. Fino a quando Ben non iniziò a piangere, e bagnare il collo di Federico, Quasi per cancellare quelle cicatrici, che lui stesso gli aveva fatto, settimane prima.

Il viso di Fede non era più lo stesso.
Aveva molte medicazioni e aveva un livido molto grande sulla guancia.

Ben gli accarezzò il viso. Delicatamente.
"Scusami, ancora" disse tra le lacrime Ben.

"Tranquillo. Io sto bene, non serve che piangi."
Disse Fede sorridendo.

Fede, non riusciva ad odiare Benji. Nemmeno dopo tutto quello che gli aveva fatto passare.

"Non succederà mai più. Non pensavo di poterci stare così male. Con gli altri non mi sarebbe mai successo. Il punto è che non posso vederti stare male, non riesco. Fede, sei speciale, ti prego non andare via."

"Non ne sarei in grado" disse Fede. "Avrei potuto farlo già tempo fa, eppure guarda dove sono ora. Qui, con te, e con questo tramonto. Non potrei desiderare di meglio. Benji sei davvero buono, ma per favore non farmi stare male, solo tu mi hai salvato, e perderti sarebbe troppo per me. Da domani, amici come prima" disse Federico guardando negli occhi Benjamin.

Ben sorrise.

E aspettarono il mattino seguente sdraiati sulla sabbia, guardando un tramonto, il più bel tramonto, l'uno con l'altro.




Scusate il grandissimo ritardo, ma in questo periodo mi sono successe un po' di cose simili a quelle di cui parlavo nella mia storia, e non me la sentivo molto di continuare, ma i bellissimi commenti che mi scrivete sono una grande motivazione per me!
Vi ringrazio moltissimo per le 2k visualizzazioni!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non vi abbia deluso.
Ditemi con un commento che ne pensate di questo capitolo.
Spero di continuare presto, ciaooo




Ale :)

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