quarto capitolo.

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-Testa di cazzo.-dissi a Martina, odiavo quella ragazza, era davvero appiccicosa.
-Ci sei tu semmai,lasciala perdere a quella stupida di Alice,fai lo corte a me invece.-disse,che stronza alla faccia della migliore amica.
-A te?meglio essere castrato e,nessuno sarà mai come Alice.-dissi,lo pensavo davvero,ma sembrava una cosa troppo sdolcinata,non è da me.
-Perchè lei com'è?-disse avvicinandosi a me lentamente, lei è tutto e nulla insieme, un quadro ancora da finire,una ragazza che è felice e triste allo stesso tempo,lei è stupenda e cosi piccola,lei è lei.
-Lei è lei.-ripetei ad alta voce,non avrei mai confessato ciò che sentivo realmente,poiché non sapevo nemmeno io cosa fosse.
-Sta zitto.-Disse avvicinandosi ancora a me, mi allontanai e entrai in classe,ma lei mi baciò.
Che schifo,davvero.Alice si avvicinò a Martina e le diede uno schiaffo,aveva le lacrime e le avrei volute asciugare se solo sarebbe rimasta ancora un po.
-Troia.-disse Alice,non capivo che stava succedendo.
-non ho fatto niente.-rispose l'altra, sta zitta che ci fai più figura.
-Niente?niente?tu sapevi tutto!!ed io che mi fidavo di te.-disse prima di andar via.
-Che sapevi tu di lei?-chiesi a quella cozza.
-Che odia che tu le stai vicino.-disse andando via anche lei.
Un dolore al petto si formò lentamenente,toccai la parte dolorante e il mio cuore faticava,bevvi dell'acqua e pare ricomporsi, che mi stava succedendo?
Mi sedetti all'ultimo banco aspettando Alice,la campana suonò e comparve con la sua amica,mentre tutta la classe si sedeva ai propri posti.
Aveva gli occhi arrossati e le guance anche,però sorrideva a Miriam che le faceva smorfie pur di farla ridere.Incrociò il mio sguardo e si bloccò per poi essere richiamata dal professore.
-Russo ! Non è il tuo posto quello mettiti con Martina.-disse quest'ultimo.
-Non ci sto con quella troia!-disse Alice, beh effettivamente non scherzava.
-Ouu troia a me non lo dici!- Disse Martina,nono lo dice proprio a te testa di cazzo.
-Tanto di sapeva che ero io la più bella.- Disse provocandola,Alice ai alzò e le diede un pugno in pieno viso facendola cadere dalla sedia, risi e il professore buttò fuori Alice.
Volevo raggiungerla poiché forse avessi capito quello che aveva,presi una penna e la tira i verso il professore.
Iniziò ad urlarmi mentre ridevo e mi buttò fuori,missione compiuta.Era lì appoggiata al termosifone,le mani nelle tasche della sua mega felpa,era cosi semplice, ma complessa.
-Perchè?-chiesi mettendomi al suo fianco.
-Cosa perché?-chiese mordendosi il labbro inferiore.
-Perché quando mi baciavo con Martina ti sei incazzata?tanto mi faccio tutte e ti arrabbi con lei.-dissi andando direttamente al punto.
-Beh.... niente.- Disse torturando le sue labbra.
-Senza niente.-dissi,si senza niente fosse il mondo senza te.Mi avvicinai e le baciai le labbra il sapore con il sangue venne in contatto con le mie labbra,poiché aveva morso il labbro insistentemente.Perché mi faceva questo effetto?Le accarezzai il viso candido e la campana suonò.
La vidi andare via con il suo motorino e la seguii controllandola che nessuno le facesse niente e quando entrò in casa mi rassicurai,salii a casa mia e ancora una volta i miei genitori non mi vi erano.Salii le scale esterne e guardai dal suo balcone che stava facendo.
Era nel letto con le cuffie alle orecchie e giocava con il telefono.
La fissai per un tempo interminato,sino a quando chiuse gli occhi.
la finestra era aperta ed entrai,le diedi un bacio in fronte e sorrise facendo incontrare i suoi occhi con me.
Si girò dal lato opposto stringendo la coperta fra le sue dita affusolate.
Che mi stavi facendo ragazzina?
Cosa sentivo dentro di me?
Cosa facevi a me? Le feci una foto,non so il motivo,forse perché era cosi adorabile,la misi come blocco schermo e andai a dormire in camera mia,addormentandomi con il telefono affianco per aver guardato troppe volte il suo viso.

Angel.[sequel Ti Amo,stronzo.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora