quinto capitolo.

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Erano appena le sei,ero sveglio già da un'ora e mi ero già preparato, avrei voluto dormire ancora se ci fossi riuscito.
Decisi di passare da Alice e cosi salii dalle scale e entrai,si sentiva il rumore dell'acqua e capii.
Sul letto vidi il telefono,e essendo curioso lo presi tra le mani.
Provai tutte le password possibili e immaginabili,perché ne aveva una cosi complicata?
Sbuffai cercando di far piano e mi accorsi che aveva acceso il phon,più tempo per me.
Aspettai il tempo per riprovare nuovamente varie password e misi anche quelle sciocche.
Alzai un attimo lo sguardo e vidi la porta fare uno strano rumore,mi alzai portando il telefono e apri la porta,mancandomi di poco.
Indossava una maglietta con il trentotto stampato e jeans blu elettrico e le all star bianche.Era cosi semplice e cosi bella,non mi aveva ancora visto,così ne approfittai per guardarla ancora.
-Mamma hai preso il telefono?-chiese guardando fra il letto fatto.
-No tesoro!-Urlò la madre in risposta mentre lei sfuffava sonoramente.Si girò verso di me e sussultò.
-Ma sei coglione?!mi hai fatto prendere un infarto!idiota.-Gridò mentre io ridevo,era cosi buffa. -Quale cazzo di password hai messo ?-dissi continuando a ridere come in idiota.
-Sapissi tu!-disse ridendo lei sta volta.
-Ti Piace prendermi in giro?-dissi avvicinandomi sempre di più a lei.
-Già,ora dammi il telefono.-disse passandosi la mano fra i capelli.
Incominciai a correre mentre lei faceva di tutto per fermarmi,correva come una bambina.
Alice si fermò di scatto e sorrise malignamente per poi iniziarmi a fare il solletico.
-no,no il solletico noo!-dissi ridendo rumorosamente.
-Il solletico si!-disse,dopo la lotta finimmo stesi per terra uno accanto all'altro.Il telefono era fra le sue mani,aveva minacciato di continuare a fare il solletico.
Era cosi rilassata.
-Andiamo a scuola?-disse.Come sempre la scuola rovinava tutto,ma se lei ci voleva andare di sarei andato anche io.
-Che palle...se ci tieni tanto.- presi il suo zaino e il mio,salendo poi sullo scooter arrivando dopo dieci minuti a destinazione. Mi lanciai con la delicatezza di elefante in un negozio di porcellana nella sedia.
-Buongiorno.-disse entrando dopo di me.
-Sì sieda accanto a Francesco e stia in silenzio.-disse il pelato mestruato.
-Dolce il professore.-sussurò,poi come un lampo mi venne una frase che si ripeteva nella mia mente'lei ti odia',avrei dovuto credere a Martina?
-Già....a seconda ora non mi aspettare.-dissi,mordicchio come al solito il labbro e mi guardò.
-Perché?-disse,continuava a fissarmi intensamente,cos'è che ti frulla nella testa?dio,quanto vorrei saperlo.
-Perché avrò da fare.-dissi facendo una faccia quasi da molestatore.
Aveva uno sguardo perso e sventolai la mano davanti il suo viso.
-Oi sei viva?-dissi,rispose un si sussurrato e distolse lo sguardo da me stando china sui libri.

****
Andai alle macchinette e coprai un pacchetto di patatine,una ragazza che conoscevo mi fece l'occhiolino,e le chiesi se dopo era libera,disse si,e ne ero già certo.
Certo,era una sgualdrina tutta tette e niente cervello,faceva domande insensate in momenti inopportuni,ma dovevo smettere di pensare ad Alice.
Mi diedi una manata perchè stavo ricominciando a farlo,avrei voluto cosi tanto che lei non mi odiasse,o almeno che me lo avesse detto lei di persona.
Ero già arrivato davanti il bagno e la ragazza mi tirò e iniziò a baciarmi con foga.
Notai che era entrata Alice con la migliore amica,tanto non le importa di me,pensai.
-Scusa del disturbo.-disse acidamente,mordicchio il labbro ma non riuscii a trattenere le lacrime, non potevo vederla soffrire cosi.
Mi avvicinai a lei e le tolsi le lacrime che bagnavano il suo viso.
-Non piangere.-dissi,non capivo il motivo per cui piangesse, lei mi odia!si sciaquò il viso e andò via senza degnarmi di uno sguardo.
La ragazza che si baciava prima con me mi affiancò e inizio a baciarmi ancora una volta.
-eh spostati.-urlai facendola scappare via.
Si aprii la porta e sperai fosse lei,ma invece era Alessio.
-Hey bro,che cazzo hai combinato?-Disse quest'ultimo.
-Perché?- Chiesi passando le dita fra i miei capelli.
-Russo è tornata in classe piangendo e l'unico che fosse qui eri tu.-disse,avrei voluto dirgli che lei mi odia e sarà stato qualcun' altro.
-Ah..Ero qui con una..-dissi giocherellando con le dita.
-Ma lo sai che Russo ti vuole?-disse,stronzate.
-Che cazzo spari!-urlai,vorrei fosse vero.
-Verità.si capisce come ti guarda come reagisce.....compà me ne intendo!- Disse con fare altezzoso,si infatti era single.
Sussurrai un 'ops',Lei non vuol star con me eppure?
Eppure io la penso costatamente,che lei mi piaccia?
Spero che sia solo una cosa passeggera.

Angel.[sequel Ti Amo,stronzo.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora