sesto capitolo.

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Era mattina e come al solito dovevo andare a scuola ma avrei preferito rimanere a casa comodo nel letto.
Ma ormai era troppo tardi,mi stavo quasi per avvicinare a scuola.
Avevo impresso nella mente Alice in lacrime.
Perché piangeva?non diceva che di me non le importava nulla?
Sbuffai sonoramente e arrivato a scuola mi se detti nel muretto fumando.
La sigaretta mi rilassava.
A prima ora avevo matematica, si.. Perché non capiscono che matematica a prima ora causa molte morti?
Finita la sigaretta e suonata la campana mi diriggo in classe.
-Che palle.- dissi in un certo punto della lezione.
Non ci stavo capendo nulla e la professoressa continuava a parlare senza che ormai nessuno l'ascoltava.
Nemmeno il secchione le dava retta.Alice non mi rispose.
-Che hai?- Chiesi guardandola nei occhi.Erano lucidi.Una morsa allo stomaco mi fece stringere i denti.
-Ou terra chiama Alice!-continuai,doveva considerarmi,parlarmi,baciarmi e ridere rumorosamente per poi essere mandati assieme fuori dalla classe,ma lei stava li in silenzio senza parlare.
-Che ti ho fatto ?- Chiesi,doveva essere accaduto qualcosa!
-Nulla.-disse guardandomi ancora.
-E da mezz'ora che ti parlo e non rispondi mi fissi soltanto!-dissi.Mi uccideva se mi guardava in quel modo,perché non lo capisce?
-Scusa non ti guardo piú.- disse scostando lo sguardo.
-Mi piace quando mi guardi.-dissi imbarazzato voltandomi dal mio amico al banco dietro.Con noiosa lentezza la lezione era finita.
Aveva lasciato come al solito un casino di compiti,minacciandoci che li avrebbe aumentati in caso di lamentele,contenta lei.
Un professore basso e dal viso paffuto disse che la professoressa mancava dunque eravamo scoperti.
Esultammo tutti e vedendo con la coda.dell'occhio Alice mettendosi appoggiata al termosifone la segui,mentre fumava con gli occhi chiusi rilassandosi.
-Ho capito.- Dissi riflettendoci molto.
-Cosa ?-chiese,sai di che parlo.
-Ci sei rimasta male quando mi baciavo con quella ragazza-dissi
Mettendomi al suo fianco,ma leviò il discorso porgendomi una cuffia presa dallo zaino nero rovinato.
Appoggiò la testa nella mia spalla,ecco ciò che volevo, lei al mio fianco.
Conoscevo quella canzone e mi misi a cantarla urlando seguita da lei che rideva.
L'ora passò sfortunatamente in fretta.Mi stavo divertendo tantissimo,era la prima volta che non litigavamo per più di mezz'ora.
-Buongiorno alunni!- Urlo la professoressa di chimica,dovevo essere interrogato.
-Buongiorno.- ripetemmo in coro,ci fece accomodare e iniziò come al suo solito ad interrogare.
-Ummm...... tu interrogato.-mi disse la professoressa abbassando gli occhiali sulla punta del naso.
-Non so un cazzo.-dissi,segnò un palese due sulla sua agenda,mi alza la media.
-Okay...... Russo interrogata !- Gridò.Alice iniziò a ripetere virgola per virgola,mi chiedevo come facesse.
-Russo è molto brava con la chimica,le andrebbe di dare ripetizioni a quello scanza fatiche di Francesco?- Disse,almeno una gioia.
-Sì dai,una professoressa in casa.-dissi guardandola maliziosamente.
-Ahh.... okay-disse infine nascondendo un mega sorriso.

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-Annuncio importante a Francesco Piace la Russo!- Urlò Alessio dinnanzi tutta la classe.Era vero,eppure.. Eppure lei mi odia.
-Ma che dici idiota a quella non la vorrei mai!- Dissi mentendo esageratamente.Alice stava per andare via,magari si era annoiata, ma Alessio la prese e la portò di fronte a me.
-E allora se faccio questo non ti ingelosisci?- la baciò,quelle labbra erano mie.Serrai la mano a pugno e glielo tira i dritto in faccia facendolo barcollare per terra, coglione.
-Come pensavo!sei geloso amico!-disse tastandosi la guancia sanguinante.
-Non sono geloso! Alice vieni che andiamo a casa.-dissi tirandola,non doveva sfiorarla,toccarla ne tanto meno baciarla.
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Alice bussò nello specchio e con un sorrisone le aprii il balcone.
-Buongiorno professoressa.- Dissi scherzando.
-Buongiorno anche a lei alunno.-disse per poi scoppiare a ridere con me.
-Avanti iniziamo.-disse aprendo il libro,io mi ero già stancato di studiare.
*due ore dopo*
-Basta basta,ti prego.- piangucolai.
-Okay... sei già a buon punto.-peccato che non ho ascoltato la maggior parte delle cose, era cosi bella.
-Ho fame!usciamo a prendere un gelato?- Chiesi in modo da passare più tempo assieme,stavo diventando troppi sdolcinato.
-Okay.-prese la matita dalla borsa e la calcò dato che era sbiadita,poi andammo dal gelataio.
-Che gusto volete?- Chiese quest'ultimo annoiato.
-cioccolato.-dissimo entrambi,ci guardammo e incominciammo a ridere.Il gelataio sbuffa e ci passa ciò che avevano precedentemente pagare.
-Sediamoci la.-dissi puntando una panchina poco distante da dove eravamo.
-Francesco.-disse dopo che ci accomodammo.
-Dimmi.-mi sudavano le mani e le passai sul jeans.
-Perché quando Alessio ti ha chiesto vuoi Alice...bhe tu hai detto a quella non la vorrei mai?-Chiese,ero sicuro che mi avrebbe fatto questa domanda, eppure sapevo già che avrei dovuto dirle.Non riuscivo a parlare e cosi la baciai,aspettavo questo momento da troppo tempo.
Lei ogni volta che Bacia chiude gli occhi,io li tengo aperti perché amo vedere lei che si fa film mentali mentre la bacio.
Ci staccammo e ci guardavamo,non so il perché ma ci fissavamo e succedeva spesso,chissà che si sa chiedendo...bha so solo che ho bisogno di un consiglio per conquistarla magari lei non mi vuole.
-Cosa siamo noi due?- Chiese,ti prego niente friendzone,niente please,amami come faccio io,ti prego.
-Bhe... fidanzati?- Dissi mordendo il labbro.
-Sì.-disse,il mio cuore fece una composizione di spaccate e giravolte,sopratutto quando,dinuovo,le mie labbra erano sulle sue.
Quando amo questa ragazza.

Angel.[sequel Ti Amo,stronzo.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora