Capitolo 19

3.8K 102 22
                                    

Niall aveva passato l'intera nottata a guardare Allyson dormire tra le sue braccia, non ci poteva ancora credere a quello che era successo.
Era ubriaco, ma nonostante ciò si ricordava tutto.
La mattina presto poi l'aveva salutata e ed ora era diretto verso casa sua.
Non aveva nessuna voglia di tornare a casa e litigare con Melissa, perché era sicuro al 100% che l'avrebbe fatto, ma doveva.
Erano le 10.00 in punto quando Niall varcò la porta della sua abitazione.
Voleva solo andare dritto a letto e dormire, quella sera avrebbe avuto un concerto e aveva bisogno di riposo, i postumi della sbornia si facevano sentire.

Il suo piano, però, fu rovinato.
La sua ragazza lo stava aspettando a braccia incrociate seduta sul divano.
"Dove sei stato?" si alzò andandogli in contro.
"Fuori" rispose secco Niall, quella mattina non poteva sopportare nessun litigio.
"Ti sei ubriacato? Guarda che faccia che hai"
"Se lo vedi perché me lo chiedi?" Il biondo si passò una mano sugli occhi che gli dolevano.
"Sei stato da quella scommetto" lo indicò per accusarlo.
"Quella chi Melissa?" chiese Niall, anche se aveva capito perfettamente, come faceva, la sua ragazza, a sapere sempre tutto?
"La ragazza che hai messo incinta"
"Ha un nome, si chiama Allyson" iniziò a salire le scale, aveva bisogno di una doccia e di un letto.
"E no, ho dormito da Harry, nella stanza degli ospiti, lui era nella stanza accanto alla mia e lei dormiva con il suo ragazzo nella sua, ti basta? Perché devi essere sempre così paranoica? E sai perché non sono tornato ieri sera? Perché non volevo litigare ancora con te, perché non facciamo altro che fare questo" disse Niall girandosi di scatto a metà scale e guardandola.
Era stufo.
"Paranoica io? Sei tu che passi la maggior parte del tuo tempo con quella e pensi solo al bambino, quando è l'ultima volta che siamo stati a cena fuori io e te come una coppia?"
"Uno, non passo le mie giornate con Allyson e penso al bambino si, perché sta per nascere, è pur sempre mio figlio Melissa, ho delle responsabilità e due, dovrei portarti a cena fuori quando so che poi finiremmo per litigare? Perché per te dico sempre la cosa sbagliata ultimamente" detto questo si girò e andò verso il bagno lasciandola li.
Melissa sospirò, sapeva che se avesse continuato a fare così lo avrebbe perso e lei invece doveva fare di tutto per tenerlo lontano da Allyson, la detestava, era una minaccia per il loro rapporto.

Ricacciò indietro tutta la rabbia ed il fastidio e raggiunse Niall poggiandogli le mani sulle spalle.
Niall si irrigidì "Che c'è?"
"Okay scusa, ho esagerato in questo ultimo periodo" disse.
"Lo credo anche io, devo fare la doccia ora" disse Niall che da una certa parte di sentiva colpevole perché sapeva benissimo che Melissa non era del tutto in torto e un po' di ragione l'aveva.
"Ti prego perdonami" lo abbracciò da dietro e gli lasciò dei baci umidi proprio sotto l'orecchio.
Niall sospirò, lei conosceva perfettamente ogni suo singolo punto debole.
Melissa lo senti rilassarsi sotto al suo corpo e allora continuò, aveva fatto bingo.
Niall chiuse gli occhi.

Codardo, dov'è tutto il coraggio che avevi ieri sera? Se ne è andato con l'alcol?
Pensò e si maledisse.

"Facciamola insieme la doccia" sussurrò lei al suo orecchio.
Niall annuì.
Stavolta erano i suoi ormoni a parlare, non il cuore.
Melissa sapeva come prenderlo per fargli dire sempre sì.
La ragazza sorrise soddisfatta si mise davanti a lui e iniziò a sfilargli la maglia lentamente per poi buttarla a terra.
Gli lasciò dei baci sul petto che lo fecero rabbrividire.
Eppure tutto quello non gli stava dando le stesse sensazioni che gli dava un semplice bacio di Allyson.
Ma tante volte si sa, negli uomini prevalgono gli ormoni al cervello ed al cuore.
Niall stufo di tutta quell'attesa la spogliò con foga e dopo essersi tolto gli ultimi indumenti la spinse dentro la doccia.
Doveva sfogare le sue frustrazioni non c'era nulla di meglio del sesso.

                     **************
Lo stadio era già gremito di gente.
C'erano ragazze che urlano e correvano ovunque, ansiose di vedere uscire i loro idoli su quel palco.

L'errore più bello della mia vita |N.H.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora