Capitolo 10 - Choises pt.3

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*oggi*

Mia.

Siamo ormai lontani dalla fiera e dal trambusto, ma il suo petto si alza ed abbassa ancora freneticamente.
Osservo le sue mani tremanti di rabbia e la sua mascella contratta.
Non posso fare a meno di avvicinarmi lentamente e baciare la fossetta che gli si forma sulla guancia.
Non appena sente le mie labbra sulla pelle sembra rilassarsi.

"Tu.. Io non ti capisco.. Hai scelto lui.. Ma lui con quella troia.." sento il veleno scivolargli giù dalla lingua.
Un veleno dolce e irresistibile, un veleno con cui voglio morire.

Il veleno dell'uomo che amo, un veleno che ho deciso di raccogliere.
Improvvisamente lo bacio e gli impedisco di parlare.
Penserò dopo a tutto il resto.

"Mia" si stacca dalle mie labbra con il respiro affannato.

"Luca" gli sorrido.

"Ella è lesbica" ride.

Luca.

Okay, adesso mi ammazza.

"In che senso è lesbica?" la sua faccia è buffissima.

"Paperotta, secondo te in che senso una persona può essere lesbica?" non riesco a trattenermi dal ridere.

"E perché baci le lesbiche?" chiede osservandomi torva.

"Per ingelosire la ragazza che mi piace" dico in tono serio.

Lei avvampa, distoglie lo sguardo, giocherella con le dita.
I classici segni di una Mia nervosa.

"Io.. Pensavo che.." si puntella sui talloni "non volessi più avere a che far con me per cio che.. Che ieri è successo sul tavolo"

" non a casa tua, non giu al portone, non qui... Ma sul tavolo?!" inizio a fare la faccia seria, solo per metterle paura.

"S-si, io ero s-sul tavolo.. E t-tu eri.. " balbetta.

"Felice" continuo io.

È così bella, anche se in palese imbarazzo.
Inizio a pensare a tanti modi diversi per entrare ancora dentro di lei, ripetutamente.

"Luca?" mi guarda curiosa "mi ascolti?" chiede.

"Eh?" sento le guance bruciare maledettamente.

"Okay, no, non mi ascoltavi.." mette il broncio.

Magari potremmo farlo in auto, oppure a casa mia.. Oh no, a casa sua.. Ancora sul tavolo.
Aspetta, ma lei?

"A cosa stai pensando?" chiede.

A mille modi per entrare dentro di te.
"A niente"

"Hai ragione, tu non pensi" mi fa la linguaccia.

La prendo in braccio e mi godo il suono della sua risata dolcissima, mentre la porto all'auto.

"Andiamo?" le chiedo.

Dio, fa che faccia un riferimento sessuale in modo da poterla legare e prendere.

"Dove?" chiede.

Vaffa..

"A fare una passeggiata?" propongo.

"In realtà vorrei tornare a casa.." bisbiglia.

"Okay, ti accompagno"

Anonimo

E così, la piccola dolce Mia, si sta divertendo in giro.

"Adesso va pure in centro" dice Mifs.

"Si" ringhio infastidito.

Siamo in un auto fuori la fiera, volevamo prenderla di comune accordo con Vins ma quel coglione di Luca sembra il suo fottuto angelo custode!

"Si stanno muovendo" annuncia Mifs.

"Andiamo" ordino.

"E se vanno a scopare?" mi stuzzica.

"Quel Luca morirà di emorragia scrotea" ghigno.

"E se è Mia a saltargli addosso?" cerca di farmi innervosire.

"Cio che ho in serbo per lei sarà una valida punizione per tutto amico mio, tranquillo" ammicco.

Mifs ha posizionato un gps sotto l'auto di Luca.
Vins e Polly ci raggiungeranno a casa mia.

Ora devo solamente prenderla e portarla con me, ma con cautela.
Non voglio alcun intoppo.
Quando mi sarò occupato di lei, Vins non mi servirà più e Mifs farà in modo che non ci porti rogne.

L'unica che non so come zittire è quella Haep..ma credo che ninfomane quanto è, basterà poco.

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