Capitolo -Tipi di emozioni pt.2

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*Oggi*

Mia.

Sento il suo sguardo su di me, mentre cammino lentamente verso la porta.
Lo sento, che mi sfiora la pelle con tutta la voglia che ha di farmi sua.
Il che è strano, perché non dovrebbe volermi così tanto.

"Quando ci rivedremo?" chiedo aprendo piano la porta.

"Presto" soffia sul mio collo.

Non credevo fosse così vicino,non l'ho sentito avvicinarsi.

Luca

"In che senso non è a casa?" chiedo sbraitando contro suo fratello.

"Nel senso che non c'è!" sbraita a sua volta.

"Okay! Ciao!" urlo.

Inizio a tempestarla di telefonate, ho bisogno di sapere dov'è.
Finalmente, dopo innumerevoli chiamate perse, risponde.

"Hey" dice.

"Dove sei?" chiedo stizzato.

"In auto" sospira "tra poco torno a casa"

" Ti aspetto giù " riaggancio.

In auto con chi?
Quello che è successo tra noi non vale un cazzo per lei?!
Che stupido che sono, ad essere venuto qui. E pensare che quando tornerò a casa mio padre sarà incazzato nero!

*****

"È più di un ora che ti aspetto" le dico senza guardarla.

"Scusa" la voce le trema.

Poso il mio sguardo su di lei ed ha qualche livido sui polsi, gli occhi rossi e gli abiti sgualciti.

"Dove sei andata così conciata?" chiedo.

"Perché sei qui, Luca?" improvvisamente raddrizza la schiena, fa un passo avanti e mi guarda con occhi di fuoco.

Perché sono qui?
Perché mi manchi.

"Volevo il secondo round" le sorrido, ma dentro mi sento un vero bastardo.

"Sono sazia per stasera, grazie" mi guarda fiera.

"Okay" mi allontano lentamente.

"Scherzo" dice mentre sono un po più lontano "non l'ho fatto con nessuno"

"Mi prendi in giro?!" ringhio voltandomi.

"N-no" tentenna "I-io.."

"No, tu un cazzo" sibilo riavvicinandomi " hai gli abiti sgualciti, il viso sconvolto e dei segni addosso! O hai fatto sesso selvaggio o sei stata stuprata"

"È più complicato di così" inizia a singhiozzare.

"Più complicato? Ahh, era qualcosa di più estremo del sadomaso?" replico.

La sua posizione eretta e fiera diventa solo un ricordo, adesso è curva e guarda solo i suoi piedi.
Stringe freneticamente la borsa della scuola come se stesse immaginando che sotto le sue mani vi sia un collo.
Si, la conosco abbastanza bene da sapere che sta immaginando che quello sia un collo, probabilmente il mio.

"Simon" sussurra.

Credo di non aver sentito bene.
Simon?
L'ultima volta che mi ha parlato di un Simon, ci stava uscendo insieme.. Quel mezzo medico da strapazzo che poi hanno arrestato, ma disse che era molto più grande di lei e che non ci avrebbe fatto nulla.

"Chi è?" chiedo cercando di apparire calmo.

"Quel Simon" bisbiglia come se fosse sbagliato pronunciare quel nome.
Come se dicendolo lui potesse apparire e strapparle l'anima.

"Ah?" Cazzo Mia, parla!

"Ci s-sono delle cose che non sai" mi guarda negli occhi impaurita.

"Ovvero?" chiedo preoccupato.

"Aveva promesso di tornare e.. Lo ha fatto" mi sta ancora guardando ma non sono sicuro che mi veda davvero, i suoi occhi sono talmente pieni di lacrime che potrei affogarci dentro.

"Quindi quello che è successo tra di noi va dimenticato perché lui è tornato e tu vuoi stare con un ex carcerato e non con me che ti amo dalla prima volta in cui mi sei caduta davanti?" forse non avrei dovuto dirlo.

"Ex latitante .. E.. No" le lacrime finalmente scorrono sul suo viso " quello che è accaduto tra me e te è stato bellissimo, ma io l'ho denunciato quando avvenne quel casino e oggi lui... Lui..." singhiozza.

Mando a puttane autostima, orgoglio e tutto il resto e corro ad abbracciarla.

"Cosa ti ha fatto?" chiedo accarezzandole la testa.

"Non sono pronta adesso, lasciami andare dai miei, per favore" si divincola.

La lascio andare e la saluto.

"Ciao, Luca" si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 13, 2016 ⏰

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