"Nonna nonna torniamo a casa?" dico io con il nasino sporco di gelato al cioccolato, "Certo tesoro ma prima vieni qui che ti pulisco" dice la mia nonnina ridacchiando.
Prendo la sua mano e cominciamo ad avviarci verso casa, "Ma nonna perché ci sono tante macchine blu nel giardino?" chiedo ingenuamente "Oh piccola mia" sussurra la nonna. In men che non si dica siamo davanti casa e un uomo con la divisa va a parlare con la nonna, mentre parlano vedo la nonna annuire e piangere. "Nonna nonna che cosa è successo perché piangi", "Katy vedi...vedi...i tuoi genitori non ci sono più......adesso sono in cielo"; "E quando torneranno?". "Presto...piccola mia...presto" sussurra piangendo. Intanto scorgo da dietro le spalle del poliziotto un lenzuolo bianco con delle macchie rosso scuro. Sento un rumore di porta che si apre e vedo il mio fratellino Adrian correre verso di me anche lui piangendo, "Adrian perché piangi anche tu?", "Katy mamma e papà sono morti" dice con voce tremolante. Anche se sono una bambina sento il mondo crollando addosso, mi accascio per terra e sento le lacrime rigarmi le guancie sotto la stretta presa del mio fratellone."Driin Driiiin"
Mi sveglio di soprassalto, con la fronte imperlata di sudore e la canottiera appiccicata ai fianchi. È sempre lo stesso incubo che mi perseguita da quel maledetto giorno di 12 anni fa. Mi alzo dal letto e mentre apro la porta vedo mio fratello Adrian camminare per il corridoio diretto verso la cucina per fare colazione. <<Buongiorno Katy>> dice dandomi un bacio sulla fronte, <<Buongiorno Adrian>> rispondo.
<<Ti conviene scendere subito se non vuoi che finisca tutti i pancakes>> dice facendomi l'occhiolino. E sempre stato così quando si tratta di cibo lui è il primo a correre. Usa sempre la scusa che lui è più grande malgrado mi passi solo due anni, già io ne ho diciassette e lui diciannove.
<<Arrivo tranquillo>> dico ridacchiando, mi lascia un sorriso e se ne scappa sotto. Intanto prendo l'occorrente per fare una bella doccia fresca e entro in bagno.
Il getto dell'acqua si butta sul mio corpo, ma nemmeno questo mi aiuta a togliermi dalla testa quelle immagini, ma io ho promesso che devo essere forte che non devo piangere: e lo farò.
Metto l'asciugamano intorno al mio corpo e torno nella mia camera, indosso l'intimo e optò per un jeans strappato in vari punti, una maglia corta bordeux, le converse bianche e il mio immancabile cappello dello stesso colore. Afferrò il mio zaino nero e il cellulare e scendo giù.
<<Buongiorno a tutti>> dico dando un bacio sulla guancia a mio zio e mia zia, <<Buongiorno tesoro>> rispondono in coro.
<<Pronta per il tuo primo giorno di scuola?>> chiede zio John, <<Non vedi spruzzo felicità da tutti i pori>> rispondo con sarcasmo. Finisco i miei amati pancakes e con saluto esco di casa e mi incammino verso la mia scuola.
Metto le mie cuffie e faccio partire la mia playlist, così rimbomba nelle mie orecchie "Soli (assieme)" di Emis Killa, scorgo in lontananza la mia migliore amica Jess e corro verso di lei.
<<Jess!!>> grido, <<Katy!!>> risponde lei, ci abbracciamo, tolgo le cuffie e intanto chiacchieriamo.
<<Allora come va la tua storia amorosa con Mike?>> domando io con un sorriso malizioso. <<Scema non stiamo insieme>> dice dandomi uno schiaffo sul braccio e diventando subito bordeaux come la mia maglia.<<Certo e io sono la regina Elisabbetta>> rispondo, <<Eh va bene....può darsi che ci sia stato solo un bacio>> mi dice, <<E quando pensavi di dirmelo??>> domando io fingendosi offesa. <<Ehm....ora??>> e tutte e due scoppiamo a ridere.
Intanto siamo arrivate a scuola,e fortunatamente siamo ancora in orario perché ora è appena suonata la campanella.
Io mi dirigo verso la classe di storia, oddio che sciagura di prima mattina abbiamo quella pazza egocentrica della prof. Climbert.
Mi siedo ad un banco libero vicino alla finestra e osservo la classe riempirsi man mano che passano i minuti. Arriva la prof con quel suo modo tutto altezzoso di camminare e comincia a spiegare qualcosa di incomprensibile.
Ma dico io il primo giorno di scuola si può già spiegare qualcosa?!?.
Ma i miei pensieri vengono interrotti dal bussare della porta, <<Lennort, è possibile che anche il primo giorno di scuola in ritardo?>> chiede la prof. gridando.<<Si calmi così le vengono le rughe d'espressione a furia di incazzarsi>>, lievi risatine si cominciarono a sentire e che coinvolsero anche me.
<<Vada a sedersi>> disse la prof prendendo un profondo respiro, ma il mio sorriso si spegne quando vedo che l'unico posto libero è vicino a me.
Ma non solo il mio anche tutti quelli delle mie compagne di classe, che con sguardo sognante (e secondo me da stalker) accompagnano Erik al posto accanto a me.Erik è sempre stato bello fin dal primo liceo, capelli castano-ramato, occhi scuri e profondi e fisico da sballo messo ancora più in risalto dalla sua t-shirt bianca.
Si sedette vicino a me e con un sorrisetto sghembo mi squadrò da capo a piedi.
<<Bhè, che hai da guardare vuoi una foto per caso?>> dissi io, <<Acidella la ragazza eh? Se vuoi posso farti passare io il nervosismo>> rispose con un sorrisetto malizioso. Lo guardai con aria disgustata e cominciai a girovagare tra i miei pensieri.
E per pensieri intento quelle scene che non fanno altro che ripetersi nella mia mente.A togliermi dalle nuvole fu la campanella che suonò, con fretta e furia misi le cose apposto e mi avviai perso la lezione successiva lasciando Erik "mangiarsi la faccia" la sgualdrinella della scuola: Eva.
Per fortuna anche questo stressante primo giorno terminò e tornai a casa con la mia migliore amica.
Entrai e fui invasa dal profumo di lasagna che si era propagato per tutta la casa, <<Sono a casaaa!!!>> urlai per farmi sentire, <<Si tesoro vieni siamo in cucina>>sentii dalla zia e così andai al tavolo mi sedetti e pensai "Pancia mia fatti capanna!!!", mangiai quella delizia e dopo andai su in camera mia.Il tempo di sdraiarmi sul letto che mi squillò il telefono, <<Pronto?>> risposi. <<Katie preparati fra mezz'oretta andiamo a fare shoping>> nemmeno il tempo di rispondere che mi spense il telefono in faccia. Fatemi di tutto anche le peggiori torture al mondo ma non lo shopping, lo odio!!! E beh che dire che cominci l'inferno!!
Beh che ne pensate, spero che vi piaccia e il primo libro che scrivo vedrò di aggiornare al più presto baciiii!!!!
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Opposites
Romancedomanda esasperato. >, ma non ho fatto in tempo a rendermi conto di quello che ho detto che sento premere le sue labbra sulle mie. E qui mi rendo conto che tutto il dolore e le sofferenze che mi ha fatto provare questo ragazzo ne sono valse la pen...