Capitolo 8

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La donna carezzò lentamente i capelli verdi della bambina, mentre la spingeva a nascondersi dentro il buco. Le sorrise tristemente, mentre una piccola lacrima le solcava il viso.
Guardò la piccola un'ultima volta per poi alzarsi e correre via.
La bambina fece per uscire e inseguire la figura della madre ma si ritrasse spaventata tappandosi le orecchie, quando sentì i rumori degli spari e le urla degli uomini. Gli occhi erano ancora fissi sulla schiena della madre che si allontanava, e rimasero fissi su essa anche quando la donna cadde a terra, senza rialzarsi. Le mani rimasero sulle sue orecchie anche dopo la fine di quel massacro, forse per allontare quel silenzio assordante in cui era immersa ora la città.

Rheen si svegliò di soprassalto, i lunghi capelli verdi sudati accattati al viso, il respiro irregolare e le gote bagnate.
- Rheen, tutto bene? - Le chiese Ame preoccupato, dal letto sopra al suo.
Non si era resa conto di aver urlato.
- S...si -
Ame rimase in silenzio.
- Di nuovo? - Chiese con tono dolce ma cupo.
Sul viso do Rheen si formò la smorfia di chi cerca di non piangere, dovette prendere qualche respiro per essere sicura che la sua voce non fosse rotta dai songhiozzi.
- La vedo sempre lì, che cade. -
Dal rumore delle lenzuola provenienti dal letto di Ame pensò che il ragazzo fosse andato a dormire, almeno fino a che non si sentì tra le sue braccia famigliari.
- Adesso riposa, li mando via io i sogni cattivi. -
Rheen sorrise, lo diceva sempre quando erano piccoli, e lei ci credeva, d'altra parte aveva sempre funzionato...
Chiuse gli occhi e si riaddormentò cullata da sogni sereni.

Dynis camminava nervosamente avanti e indietro nel suo studio.

- Se hai intenzione di scavare nel pavimento dovrai lavorarci ancora in po'. -

- Alla buon'ora Anne! Come mai ci hai messo tanto? -

La bambina fece cadere pesantemente il grosso libro sulla scrivania.

- Ho avuto un problemino alla caverna. -

- Perché ci sei andata? -

- Il master mi ha fatto una soffiata, mi ha detto che dei maghi stavanl cercando dei campioni del mio veleno e mi ha detto che dovevo impedire loro di trovarlo, tranquillo ci sono stata pochissimo.-

- Non importa quanto ci sei stata, ti avevo gia spiegato che le radiazioni anti-magia che abbiamo diffuso in quella caverna hanno un'effetto quasi fulminante. -

- Allora dovrai rivederle un attimo, perché hanno avuto effetto su uno solo di quei maghi.-

- Uff, il master non sará contento, ci abbiamo lavorato così tanto... -

- Vedi che ho fatto bene a passarci allora? -

- Però è possibile che non si manifestino subito gli effetti, Anne, vai da Hajime a farti controllare? -

- Mister Musica? Mi mette in soggezione non posso andare da Ame? -

L'occhiata di Dynis fu più che eloquente.

- Va bene, va bene, vado... -

Non appena Anne ebbe lasciato la stanza Dynis si sedette alla sua scrivania aprendo il libro.

- Credo sia ora di dire al master che possiamo andare avanti con piano. -
"Ancora mi chiedo come mai sia finito in questa gilda sotto questo master cosi assurdo... non so nemmeno come sia fatto..."

Lisana entrò nell'infermeria con una coperta in mano. Lucu era proprio dove si era immaginata che fosse, assopita con le braccia e il capo appoggiati sul letto di Levy. La Strauss si avvicinò piano attenta a non svegliarla e le appoggiò la coperta sulle spalle, coprendola per bene.
Ebbe paura di averla svegliata quando la bionda emise un gemito e si rigiro, continuando però a dormire.
Lisana uscì silenziosamente com'era entrata. Raggiungendo la sorella maggiore al bancone.

- Non ho il cuore di svegliarla, dorme così bene... e poi non possiamo chiederle di lasciare Levy mentre è in queste condizioni...-

- Lo so, Lisana, nemmeno io voglio farlo, ma non mi piace l'idea di lasciarla qui. -

- E Natsu si?-

La maggiore sospirò. - No, non ci vorrei lasciare nemmeno lui, ma è rinchiuso nel campo di rune, niente può entrare o uscire, più al sicuro di così... -

- Posso rimanere io con Lucy e Levy, al piano di sopra ci sarà Gerard nel caso succeda qualcosa. -

- Ma anche tu hai bisogno di dormire Lis... -

- Ehi, posso trasformarmi in qualsiase animale, non dimenticartene. Non avrò problemi a rimanere sveglia per una notte. -

La maggiore sospirò. - Va bene, hai vinto. Puoi rimanere. -

- Yay, grazie Mira, sei la migliore.-

Lisana si sedette a fianco della ragazza bionda, la osservò per bene, in effetti non l'aveva mai conosciuta davvero.
- Allora Lucy? Com'è essere in team con quella stesta pazza di Natsu? Uno spasso vero? - Sussurrò sorridendo. - Un po' ti invidio sai? Passi così tanto tempo con lui... sembri me quando eravamo bambini... come mi mancano quei giorni... -
La maga degli spiriti stellari sembrò quasi sorridere, come intenerita dall'immagine di un Natsu bambino.

- Sai ancora mi ricordo quella volta che mi salvò da una scimmia gigante, beh piu o meno... fu fantastico lo stesso. -

Lisana portò una mano davanti alle labbra per soffocare una risata a quel ricordo.

- Wow... doveva essere proprio un bambino fantastico. -

Lisana sobbalzò sentendo la voce impastata della bionda.
-Scusa, non volevo svegliarti... -

- No, tranquilla, sei stata tu a mettermi la coperta sulle spalle? Ti ringrazio, non dovevi disturbarti. -

- Ma no figurati, nessun disturbo. E invece adesso che è grande com'è quella testa calda? -

- Praticamente uguale a com'era da bambino, da come ne parlavi sembrava esattamente impulsivo e altruista come è adesso. -

Sorrisero entrambe.
- Non ti ho mai chiesto come sei entrata nella gilda. -

- Oh, beh è stato merito di Natsu, mi ci ha trascinata lui, l'avevo incontrato per caso in una città turistica mentre cercava Salamander,senza sapere che in realtà fosse lui e credendo fosse Igneel, ha smascherato l'impostore che si spacciava per Salamander e mi ha salvata da una nave di commercianti di schiavi... beh per la cronaca ha fatto un'entrata a effetto poi si è chinato a terra in preda ai conati, quindi la nave l'ho fatta spedire io da Aquarius sulla spiaggia, ma non appena si riprese, la battaglia contro quei commercianti fu epica. Poi arrivò l'esercito perché in pratica aveva distrutto la città e lui mi trascinò qui. Fine. -

Lucy sorrise all'albina.
- Pensa che una volta sbagliò il mio nome e mi chiamò Luigi. -

Risero entrambe.
- Sembra essere stata un'avventura stupenda. -

- Già... - Lucy abbassò gli occhi sorridendo dolcemente, mentre i ricordi di tutte le avventure passate con il rosato si riaffacciavano alla sua memoria.

- Vado a prendermi un bicchier d'acqua, ne vuoi un anche tu? - Chiese la Strauss alzandosi.

- Eh? Oh, no grazie, sono a posto.-

Lisana raggiunse il bancone del bar e si sedette su uno degli sgabelli.
Lucy le era simpatica... davvero... e allora perché era così infastidita dalla sua presenza?

Ebbene eccomi qui, con un capitolo fresco fresco di stampa. Ultimamente ho dei problemi a raggiungere le 1000 parole, ma non voglio farli piu corti. Una volta riuscivo ad arrivare a 2000 che succede...? Bah. Comunque, ditemi cosa ne pensate, vi prego ho bisogno di commenti. Sono comunque felice di annunciarvi che mi è arrivata un'illuminazione per quanto riguarda la trama, yayyyy. Non gi dico altro, solo che a me piace un botto e che non dovrei avere problemi a farla funzionare con il prologo.
Bene, detto questo, vi lascio. Devo andare a scrivere il prossimo chap.
Matane!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 16, 2016 ⏰

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