Night

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-Allora,che cosa vuoi mangiare per cena? - Disse Stefano ad Emma.
-Non lo so,per me qualunque cosa.- Disse lei.
-Umh...dimmi qual é il tuo cibo preferito? -
Pochi sapevano del cibo preferito di Emma, si vergognava ad ammetterlo perché la prendevano sempre in giro. Questo cibo, lo mangiava da quando aveva 3 anni ed esso era il sushi.
-Il mio cibo preferito è sushi...-Disse lei silenziosamente.
Stefano spalancò gli occhi, il sushi era anche il suo cibo preferito, si vedeva perfettamente che erano padre e figlia.
-Lo sai, anche il mio. - Disse lui, sorridendo.
-Davvero? -
Stefano annuì dolcemente e, subito dopo,dette un piccolo buffetto sulla guancia della bambina. Emma si era sorpresa, ma la cosa gli piaceva.
-Allora andiamo a mangiare il sushi.- Disse Stefano, mettendosi il giubotto. Egli prese anche il piccolo cappotto nero di Emma, lei se lo mise e agganció la lampo. (P.s. non so come scriverlo quindi gne.)
Stefano prese il corpo esile della figlia in braccio, per poi prendere il cellulare, le chiavi della sua macchina e il portafoglio.
Quando escono dalla casa, Stefano fa sedere Emma nel posto posteriore della macchina. Stefano si sedette nel posto del guidatore, mise la chiave nella serratura, la girò e il motore partì. Il ristorante era a pochi minuti dalla casa di Stefano, quindi ci misero poco ad arrivare. Appena la macchina si fermó,Stefano aprì la sua portiera e fece scendere la figlia dalla macchina. Il ristorante era grandissimo, pareti bianchi e arredamenti rossi. Appena Emma entrò rimase sorpresa, era andata in tutti i ristoranti giapponesi di Firenze,ma in questo mai; forse perché il cibo costava troppo e la madre non aveva abbastanza soldi.
-Un tavolo per 3 ,per favore. - Disse Stefano al cameriere con gli occhi a forma di mandorla. Emma si meraviglió, ci sarebbe stato un'altra persona con loro?
Il cameriere mostrò un tavolo da 3 posti, completamente rosso.
-Papà, ci sarà un'altra persona con noi?- Disse Emma, dopo aver messo il tovagliolo rosse sulle gambe.
-Sì e sarà il mio migliore amico.- Disse Stefano.
Dopo alcuni secondi ,si avvicinò a loro una persona ,alta, magra,capelli leggermente scompigliati e marroni e un sorriso meraviglioso.
-Sbuci!- Disse Stefano al ragazzo.
-Lepri! Da quanto tempo!-Disse il ragazzo.
-Già, circa 1 giorno.- Disse Stefano ,ridacchiando.
- Lei è la piccola Emma?- Disse lui.
-Già, Emma ti presento Stefano Sbuci, ma lo puoi chiamarlo...-
-Uh,lo so! Mi puoi chiamare zio Sbuci! -
Emma lo salutò con un gesto di mano e con un sorriso timido.
-Ehi,non ti devi vergognare di me.- Disse Sbuci, avvicinandosi ad Emma e per poi abbracciarla.
Forse lei aveva ricevuto troppi abbracci quel giorno. Ma lei ricambiò lo stesso.
Pochi minuti dopo arrivó il cameriere e,con il suo accento giapponese, prese gli ordinazioni per loro. Esse arrivarono dopo qualche minuto, Emma rideva e scherzava in quella cena, visto che il padre e lo zio facevano gli stupidi. Alla fine, un piccolo dessert: una fetta di torta al cioccolato. Il papà per scherzare gli ha messo un pò di cioccolata nel naso, era così carina.
Alla fine tutti tornarono a casa, stanchi e sazi.
-Papà, qual è la mia camera?- Disse Emma,subito dopo aver varcato la porta di casa.
-Per questa notte dormirai con me, la tua cameretta è quasi pronta. - Disse lui.
Emma si sedette sul letto e giocò un pò con Wilson.
-Dai,vai a metterti il pigiama.- Disse Stefano, dopo aver fatto un grosso sbadiglio.
Emma prese il pigiama che c'era nella sua valigia, andó in basto e si cambiò. Appena uscita, andó Stefano.
Verso le 10 ,loro si misero a letto ed Emma teneva Wilson tra le braccia.
-Vuoi dormire con lui sta notte? -
-Sì, grazie papà. -
-Buonanotte Emma. - Disse Stefano, togliendosi gli occhiali e ler poi dare un bacio sulla guancia ad Emma.
-Buonanotte papà.- Disse anche lei che, piano piano, si addormentó.

Spazio autrice
650 PAROLE, ADESSO VOI MI DOVETE AMARE.
SE IL CAPITOLO VI È PIACIUTO LASCIATE UNA STELLINA, UN COMMENTO E QUÀ DA ELISA È TUTTO...BONNEEEE.
(P.s. This is my drug. ↓↓)

Dad|| Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora