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Stefano caricó le cose della bambina in macchina, con l'aiuto di Salvatore.
-Andiamo a casa?-disse il papà ad Emma.
La piccina annuii e salì sull'automobile, al posto posteriore, suo papà al posto di guida e Salvatore vicino a lui.
Stefano prese le chiavi, le infiló nella fessura, girò la chiave e presse l'acceleratore.
La macchina partì e accese la radio.
La piccola era spaventata... era strano vivere con il padre che manco conosci.
-Papà?-disse la piccolina.
-Si?-Rispose lui.
-È molto lontano casa tua?-
-No,guarda, siamo già arrivati -disse lui, fermando la macchina.
Egli scese dalla macchina, insieme a Salvatore, e aprì ad Emma.
Ora lei,si ritrovava davanti un palazzo ,alto 4 piani circa, tutta dipinta in bianco, il suo colore preferito.
Salirono le scale, fino ad arrivare al 3° piano. Stefano prese le chiavi di casa, le infilò nella serratura ed la porta d'ingresso si aprì.
Emma entrò nel grande appartamento, anch'esso bianco e alcuni mobili che vanno dal colore grigio al colore nero.
-Piccolina,noi andiamo a prendere le valige, tu esplora la casa,ma non toccare niente -disse il papà,ridacchiando.
Appena la porta si chiuse, Emma andó in una stanza a caso.
La camera del padre: tutta bianca e nera, con una scrivania che ha di sopra un computer gigante, letto singolo con le coperte nere e dei pupazzi sopra una mensola. Emma voleva giocare con un pupazzo ma il papà gli aveva detto di non toccare niente. Prese lo stesso un pupazzo: rosso ,con un solo occhio verde e portava la bandana.
Emma sentii dei passi vicino alla camera, per fortuna era soltanto Stefano.
-Io avevo detto di non toccare niente - disse lui, tranquillo.
La piccolina, sentendosi in colpa per aver disubbidito al papà, lo mise a posto, ma lui lo riprese e lasciò il pupazzo ad Emma.
-Ti piace questo pupazzo, eh?- disse Stefano, facendo un sorriso.
-Si...- disse la piccolina, accarezzando il pupazzo.
Dopo un paio di minuti, Emma aveva una domanda in mente: come si chiamava il pupazzo?
- Papà? Come si chiama questo pupazzo?- disse Emma
-Si chiama Wilson, il pupazzo che salva tutti i pupazzi di scaffalilandia- disse lui, scherzando.
Ema rise e, dopo un pò, riabbracció il papà. Era bello avere un padre adesso..ma adesso senza una madre?

Dad|| Stefano LepriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora