Capitolo 5.

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Capitolo 5.

- Kamura?! -

- Ciao, Hayama! – Salutò, il ragazzo dalla capigliatura viola. Il biondino non credeva ai suoi occhi, quel deficiente di Kamura stava proprio davanti a lui, che gli sorrideva. Gli avrebbe volentieri sferrato un bel pugno sulla sua mascella, ma si trattenne e gli chiese:

- Che cosa vuoi? - Akito strinse con forza la maniglia della porta e lo guardò con occhi di ghiaccio.

- Ho bisogno di parlarti... - Fece una pausa, poi più decise che mai continuò.

- ...Io ritengo giusto che tu sappia tutta la verità!!– Akito rimase in silenzio ad esaminarlo, poi domandò:

- Di cosa devi parlarmi? – l'osservò sempre con occhi gelidi.

- Si tratta di...– Cominciò.

- Di... – lo intimò a continuare, il biondino.

- Di Sana! – esclamò.

- Non m'interessa. – Affermò, cercando di chiudere la porta, ma l'attore mettendo un piede avanti, lo fermò.

- Ti prego, Hayama...è importante! - Lo supplicò, spingendo con più forza la porta.

- Ti ho detto che non m'interessa! – Replicò, Akito.

- Mi hai visto baciare Sana, vero?– Domandò, senza spostarsi dalla sua posizione.

- Sei venuto fino a qui per raccontarmi il vostro primo bacio? – Chiese, tirando con più forza la porta.

- Hayama, lei mi ha rifiutato! – Affermò, l'attore.

- Non farmi ridere... -

- E' la verità! Te lo giuro, Hayama! Ti prego, fammi entrare! – Lo supplicò, nuovamente. Il biondino, anche se pur infastidito, decise di accogliere la supplica del ragazzo e quindi si spostò, permettendo così di far entrare l'attore.

- Entra! – Gli ordinò. Naozumi, ringraziò ed entrò.

- Su, parla! – disse, irritato.

- Bè...ecco...devi sapere che...sì insomma, quel bacio che hai visto...è stato programmato. – Iniziò a raccontare, il ragazzo dalla chioma viola.

- Programmato?! – Chiese incredulo, il biondino.

- Si...il bacio e tutto il resto, ovviamente! – Confermò, Nao.

- Quale resto? – Chiese, senza abbandonare la sua espressione seria.

- Il finto rapimento, sì insomma...tre vandali dovevano rapirla e violentarla e "per caso" arrivavo io e la salvavo.– Disse, abbassando lo sguardo.

- CHE COSA??? - Chiese il biondo, andando su tutte le furie.

- Come ti sei permesso di fare una cosa del genere? – Domandò minaccioso, prendendolo dal colletto della camicia.

- Non è stata una mia idea... - Cercò di giustificarsi, Nao.

- E allora di chi? – Chiese.

- Di Niki! E' stata lei ad architettare questo piano... -

- COSA?! – Domandò esterrefatto.

Perché non mi credi? (Rossana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora