Sono qui da quasi 2 ore.
Ancora non mi spiego il motivo per il quale sono venuta qua.
Sono venuta pochissime volte, non perchè non m'importa, sia chiaro, ma perchè è una tortura rimanere qui.
Vorrei parlargli, dirgli quanto mi manca, quanto avrei bisogno di un suo abbraccio, una sua carezza, un suo bacio.
Vorrei dirgli che io non mi sono dimenticata di lui, che lo amo ancora e che lo amerò sempre.
Ma dalla mia bocca escono solamente singhiozzi soffocati.
Guardo la sua foto sulla tomba, il suo sorriso che mi scalda il cuore e mi riempie gli occhi di lacrime.
Non riesco nemmeno a chiudere gli occhi perchè se li chiudo compare lui.
A volte sento la sua voce, lo sento che mi chiama.
E mi giro, lo cerco ma non lo trovo mai."Mi manchi così tanto..
Perchè Bread, perchè mi hai lasciata qui da sola?
Io non sono pronta.
Io ho bisogno di te.
Ho ancora bisogno di sentirti vicino, di sapere che ci sei.
Non è giusto, non avevi il diritto di lasciarmi.." sussurro con le lacrime agli occhi.Tengo gli occhi bassi perchè vedere la sua foto è un dolore lancinante, come una spada che mi trafigge il cuore.
"Non è giusto.
Non è giusto.
Non è giusto." Dico tra me e me, alzando un po' la voce."Non è giusto cazzo, devi tornare qui!" Adesso parlo forse un po' troppo a voce alta.
"TORNA QUI, TORNA QUI.
DEVI TORNARE E RESTARE, NON DOVEVI ANDARTENE, MI HAI ABBANDONATA.
PERCHÈ BREAD PERCHÈ?" ormai sto urlando in preda a un attacco d'ansia.Una signora sulla sessantina si avvicina a me e mi mette una mano su una spalla.
Adesso regna il silenzio in questo maledetto cimitero, riecheggiano solo i miei singhiozzi.
La donna accarezza dolcemente la mia spalla.
"Perchè piangi?" Mi chiede con voce tremolante.
Io non le rispondo, continuo a piangere.
"Sai, io vengo qui tutti i giorni.
Vengo a trovare mio marito, mi siedo sotto la sua lapide e gli parlo.
Gli racconto la mia giornata, gli dico cosa mi succede.
So che non può rispondermi e che non mi sente ma io continuo a parlarci.
Lui ha abbandonato me ma io non devo abbandonare lui."Ha la voce infranta, si sente che vorrebbe scoppiare, ma si trattiene.
"Non è debole chi piange, è debole chi ha paura di piangere.
Chi piange ha la forza di convivere con le sue tristezze.
Chi ha paura di piangere nasconde il suo dolore per renderlo meno sofferente." Le parole mi escono da sole.Ho detto le stesse cose che Dylan aveva detto a me, e devo ammettere che dicendole acquistano ancora più significato che a sentirle e basta.
"Cosa è per te il dolore?" Mi chiede la signora, stupendomi totalmente.
"Penso che il dolore sia il sentimento che ha più influenza su di noi.
Il dolore ti risucchia la parte felice della tua anima e la rinchiude in una piccola scatola, e per tirarla fuori ci vuole così tanto tempo che alla fine ti abitui a convivere senza di essa.
Il dolore ti perseguita, quando arriva non ti lascia più.
Ti resta dentro e te lo porti dietro.
Il dolore è come un taglio.
Quando arriva è doloroso, molto.
Poi comincia a diminuire e si nasconde dietro uno strato di crosta.
Alla fine, quando pensi sia tutto finito, la sua protezione se ne va e non resta più nulla.
O almeno pensi sia così, perchè in realtà resta quella piccola cicatrice permanente sempre pronta a ricordarti che lì c'era una ferita.
E anche se è ormai chiusa, continua ad essere una sofferenza infernale, proprio come all'inizio." Non mi accorgo nemmeno di aver risposto, le parole escono da sole senza collegarsi col cervello."Come mai parli in questo modo di un sentimento che una ragazza così giovane non dovrebbe nemmeno conoscere?" Mi domanda la vecchia signora che siede accanto a me da ormai un'ora.
"Perchè l'ho sperimentato sulla mia pelle." Le rispondo, sempre tenendo lo sguardo basso.
"Hai molto coraggio Lydia, non dubitarne mai." E dopo di queste parole se ne andò, lasciandomi col pensiero di chi sia questa donna, e di come faccia a sapere il mio nome.
STAI LEGGENDO
Un motivo in più per vivere
RomanceLydia è una ragazza timida e solitaria, ha un animo buono ma nessuno lo sa dato che non da a nessuno la possibilità di conoscerla. la mancanza di una persona la porterà a rinchiudersi in se stessa e a non aprire le porte del suo cuore neanchi a chi...