Abbiamo appena parcheggiato, non so bene dove siamo ma ci sono molti alberi e c'è odore di mare.
"Dylan" cerco di richiamare la sua attenzione
"Si?"
"Come fai a sapere chi è Bread, io non te ne ho mai parlato.." mi irrigidisco subito al pensiero del mio ragazzo, ex ragazzo, ma mi rilasso dopo poco respingendo le lacrime.
"Allison.
L'ho trovata nella tua stessa situazione.
In bagno, che urlava, piangeva e sferrava calci alla porta.
Stavo andando a prendere un libro nell'armadietto e ho sentito le grida.
Quando l'ho vista le sono corso in contro e l'ho abbracciata.
È stata una scena agghiacciante, decisamente.
Tu eri afflitta, lei era rabbiosa.
Le sue erano grida di ira e frustrazione, non solo di tristezza.
Mi ha raccontato di suo fratello Bread, morto a causa di un cancro, e della sua ragazza Lydia, nonchè sua migliore amica.
Mi ha detto che la sua migliora amica è bella e dolce, con i capelli rossi, gli occhi verdi ed un sorriso genuino.
Non ci ho messo tanto a fare due più due e a collegare le storie."Rimango immobile.
Ormai la macchina è parcheggiata da un bel po' di tempo ma noi siamo ancora lì demtro.
Lui che guarda me ed io che guardo in terra.Ad un tratto qualcosa attira la mia attenzione.
Una sensazione calda si propaga in tutto il mio corpo e sento la mano quasi andarmi a fuoco, e una volta spostato lo sguardo nel punto indirizzato mi accorgo della grande mano di Dylan che racchiude la mia.
Quando alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi, leggo solo tristezza, compassione e malinconia.
Gli rivolgo un sorriso cercando di confortarlo, e lui a sua volte me ne regala uno.
Decido di porre fine a questa imbarazzantissima situazione ed apro lo sportello, prima di uscire dalla macchina.
Dylan mi imita e una volta chiusa la macchina si avvicina a me porgendomi la mano.Un momento di indecisione mi assale e non so se afferrare quella mano o no.
Decido di fare ciò che mi dice l'istinto, e prima che me ne accorga le mie dita sono intrecciate alle sue.
Ci incamminiamo non so dove e parliamo del più del più e del meno.
Ho scoperto che Dylan ha una sorella e che si chiama Malia, è una ragazza piuttosto alta, molto più alta di me, con gli occhi e i capelli scuri, corti un po' mossi.
Ed ha un fratello di nome Scott di un anno più di lui.
Anche lui ha gli occhi scuri e i capelli scuri alto all'incirca quanto lui.Alla fine mi ha portata sopra in una spiaggia isolata nel niente, ma con l'acqua meravigliosa.
"Ti sei mai innamorato?" Chiedo interrompendo il silenzio che si era creato.
"No.
Non fanno per me questa cose.
Io non mi innamoro, non posso.
Io sono fatto per scopare.
Le ragazze mi cercano per quello e poi mi lasciano il numero, solo ed esclusivamente per scopare di nuovo.
È cosí che funziona." Risponde Dylan con freddezza.Gli poso una mano sulla sua e lui la stringe forte, come se ne avesse bisogno.
Istintivamente mi avvicino a lui e mi accoccolo al suo petto, tenendo le nostre dita intrecciate mentre disegno con la mano libera cerchi immaginari sul petto di Dylan, nel frattempo lui attorciglia con l'altra mano una mia ciocca di capelli.
Restiamo per non so quanto in quella posizione, so solo che sto così bene che non ho la minima intenzione di porre fine a tutto ciò"Mi dispiace" gli sussurro, continuando a bearmi del suo battito che rimbomba nella mia testa.
"Di che parli?" Mi chiede lui, alzandosi su i gomiti e facendo alzarmi a mia volta.
Ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza e l'aria comincia a soffocarmi."Che tu non ti sia mai innamorato.
È una delle sensazione più belle che esistono.
Ti lascia senza fiato, senza parole.
È tutto un casino, ma quel casino ti piace da morire." Gli rispondo, fissandolo negli occhi."C'è sempre una pima volta, no?"
E dopo quelle parole le sue labbra si fiondano sulle mie.
Il bacio passa da casto e dolce a passionale e in meno di mezzo secondo mi ritrovo a cavalcioni su di lui.
La sua lingua picchietta sul mio labbro inferiore per chiedere l'accesso nella mia bocca ed io sono estremamente entusiasta di concedergliela.
La sua lingua si unisce alla mia e una miriade di emozioni mi attraversa il corpo e mi lascia migliaia di brividi su tutta la schiena.
poi, la situazione si ribalta e adesso sono io a stare sotto e Dylan, stando attento a non schiacciarmi, mi sovrasta senza mai interrompere il bacio.
Le sue mani finiscono sui miei fianchi, e vagano su tutto il mio corpo facendomi ogni tanto il solletico.
Le mie invece si intrufolano nei suoi capelli e una volta insinuate dentro tiro alcuni ciuffi, facendolo gemere.Adesso una sua mano è sopra alla mia pancia, e sale piano.
Non so cosa stia succedendo, ma non voglio smettere.
La sua mano arriva al mio seno ed io gli permetto di toccarlo.
Proprio quando sta per farmi gemere a sua volta toglie la mano.
Lasciandomi insoddisfatta.
Lo guardo sbigottita e un po' delusa dal suo comportamento e lui scoppia in una fragorosa risata.
"Oh, Martin, non pensavi davvero che ti avrei toccata qui.
Tu non sei una puttanella da scopare dove capita.
Tu sei una ragazza con cui fare l'amore prima di addormentarsi la sera, nel letto, abbracciati." Conclude lui, mettendosi in piedi."Ammetto peró che mi hai eccitato fottutamente tanto" lui ridacchia, ed io non riesco a non seguirlo.
Dylan si abbassa e mi posa un bacio sulle labbra per poi tendermi una mano per aiutarmi ad alzare.
Mi prende per mano e ci incamminiamo nuovamente alla macchina, per tornare a casa.
E adesso?
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Un motivo in più per vivere
RomanceLydia è una ragazza timida e solitaria, ha un animo buono ma nessuno lo sa dato che non da a nessuno la possibilità di conoscerla. la mancanza di una persona la porterà a rinchiudersi in se stessa e a non aprire le porte del suo cuore neanchi a chi...