CAPITOLO 5

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Il 9 dicembre mamma partorì due gemelli: io e mio fratello Mattia. Dopo un breve soggiorno all'ospedale, mamma e papà ci portarono a casa e la prima persona(o animale?!) che ci fecero conoscere fu proprio Yuma. Altro che l'amore a prima vista di mamma!Nel preciso instante in cui caddi fra le zampe della cucciolona mi innamorai follemente di lei. Io ero piccolissima, non pesavo nemmeno due chiletti e Yuma mi guardava affettuosamente come se fossi un alieno piccolo, brutto, molle, senza capelli e in fondo aveva anche ragione..... Cos'altro poteva dire di quella piccola creaturina rosa!! Papà mi fece un sacco di fotografie: io sembravo un dolce angioletto vestito di bianco, lei, invece, assomigliava ad un grosso Babbo Natale peloso (infatti, poiché eravamo in periodo natalizio, Yuma indossavo un berretto di Natale). Mamma non ebbe mai dubbio e paura che lei potesse essere invidiosa o gelosa e che potesse, anche per gioco, farmi del male. Era sicura al 100% che alla cucciola non avrebbe minimamente ingelosito la mia presenza, anzi sarebbe stata per me come una seconda mamma che si sarebbe presa cura dei suoi due nuovi cuccioli. E, come al solito, aveva ragione: non ci sarebbe stato motivo di preoccuparsi. Pensate che, quando mamma mi allattava seduta sul divano in salotto, Yuma saliva sul materasso e appoggiava il musetto sulla spalla della mamma guardandomi un po' invidiosa (le poche volte in cui lo era) mentre assaporavo il latte materno. Si chiedeva come mai a lei non era mai stato fatto questo trattamento speciale e io, che ero "quella nuova" venivo trattata come una principessa. La sua anima, però, era talmente dolce e gentile che, dopo poco, non le interessò più quello che facevo in più di lei, perché sapeva che l'amore di una mamma verso il suo bambino è infinito, e un cane non l'avrebbe mai potuto ostacolare. Altro comportamento bizzarro di Yuma era quello di annusarmi e leccarmi dappertutto compreso il pannolino (che molte volte era sporco) e, quando mamma mi trovava sulla culla bagnata fradicia e puzzolente, sapeva che di lì era passata Yuma, con la sua lingua lunga, rosa e favolosa. I genitori avevano comprato a me e a Mattia dei giocattoli morbidi e divertenti per poter passare il tempo, ma nel giro di pochi giorni, Yuma li aveva presi in prestito e distrutti. La stessa fine fecero i nostri ciucci, le nostre minuscole scarpine, i libretti..... insomma, tutto quello che sbadatamente la mamma si dimenticava di raccogliere. Nei primi mesi Yuma fu molto impegnata e indaffarata: ci aiuto con le prime parole (bau=ciao bau=cane bau= mamma ....abbiamo imparato davvero molto!) ci ha insegnato anche a camminare, era infatti lei l'unica cosa alla nostra altezza a cui ci aggrappavamo e, quando lei si spostava, finiva tutto con un pianto. Ma la cosa più importante è che, con il suo affetto e la sua comprensione, ci ha insegnato ad amare.

Io &YumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora