Capitolo 4

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Sto trattenendo il respiro da non so quanto tempo. Lui è davanti a me, immobile come lo sono io.

-MIA, tu sei MIA.- I suoi occhi sono fissi nei miei, mi sta scavando nell'anima. Mi sento nuda davanti a lui, spoglia di ogni muro di ghiaccio che mi sono costruita in questi quattro anni.
Sento un grande calore nascere lentamente nel mio cuore, espandersi in tutto il petto, non sento più paura e sensi di colpa, solo tanta pace.

No, non lui. Non è ancora arrivato l'altra metà.

Quella voce melodiosa che assomiglia incredibilmente alla mia, mi risveglia proprio secondi prima che lui mi marchiasse sul collo come 'sua'.

Mi allontano e non mi costa molto dolore, anzi mi sento subito meglio, ma quella voce ancora mi mette i brividi come il ragazzo che ho davanti.

È alto, magro e ha un bel fisico, non si capisce di che colore sono i capelli, tra il castano e il nero, ma i suoi occhi sono di un magnifico celeste chiaro, quasi trasparente. Il suo profumo mi sta facendo impazzire il cervello, è un misto di pino e qualcosa che non riesco a distinguere, forse muschio. Le sue labbra sono carnose e ben delineate, mi sto per riavvicinare a lui, ma mi trattengo dal farlo.

-Vieni qua.- La sua voce mi riscuote dai pensieri, è molto profonda, mi ci potrei perdere, ma non lo faccio e resto ferma. Comincio ad osservarmi intorno, la casa è a soqquadro, i mobili sono per terra, tutto è sparso sul pavimento, Max si trova in piedi alcuni metri dopo di me e ha un'espressione scioccata dipinta in faccia, ma leggo anche paura. Una ragazza sulla soglia della cucina, con i capelli rosa mi guarda in cagnesco, come a volermi uccidermi, Susie non la vedo, ma percepisco la sua persenza dietro di me.

Un silenzio enorme aleggia nella stanza, un misto di tensione e paura.

-Avvicinati, ti ho odinato di avvicinarti!- Resto a guardare il mio Mate, colui che dovrei reputare amore eterno. In questo momento dovrei essere tra le sue braccia e baciarlo sulle sue...

No! Devi trattenere la tua parte di lupo Alison, ascolta tua madre!

No, non può essere. Il tempo si ferma ancora una volta. Non respiro perchè se lo faccio sento ancora quel profumo inebriante. Non ho mai disubbidito a mia madre, mai, non lo farò nemmeno ora che è morta e sento la sua voce nella mia mente.

Se devo trattenermi dal farlo per lei, io lo farò anche a costo di morire.

-Chi sei?- La mia voce trasuda disprezzo, anche se gli vorrei saltare addosso. La sua faccia è un misto di emozioni, rabbia, dolore, confusione, mi diverto a leggerle e anche a vederlo impaurito dal mio ghigno.

-Io sono il tuo Mate Jack, te la Mia Luna.- Sicurezza, ecco cosa sento della sua anima.

Come si sbaglia, povero illuso. Non è vero, Alison?

Ancora mia madre nella mia mente, sono contenta di risentirla, ma mi chiedo se è la mia immaginazione o è reale, sono sicura di non essere ancora impazzita. Credo.

-Io non accetto.- Parlo interropendo il silenzio straziante. Dalle leggende dei licantropi raccontate da mio padre si parla che si può spezzare un Imprintig, io ci riuscirò, ne sono sicura.

-Devi, non vivresti senza di me, come io senza di te.- Sembra preoccupato della mia reazione.
Sto indugiando sul suo sguardo, sulle sue braccia lasciate scoperte dalla maglietta a maniche corte nonostante l'inverno alle porte.

-No. Io posso resitere e ora ti prego di uscire da casa mia.- Un ringhio di rabbia e frustazione mi esce dalla gola, diventa pallido e vorrei correre da lui, abbracciarlo e tranquillizarlo.

Ci riuscirai, io credo in te. Ce la puoi fare, devi solo aspettare e troverai il tuo vero amore, non questo impostore.

La voce nei miei pensieri é nitida e ben coincisa, cerco di farmi coraggio e mi avvicino a lui e gli vedo un sorriso comparire sulle labbra carnose.

Devo solo resistere.

-Io non voglio essere la tua Luna e mai lo sarò, stupido cane.- Questa accusa é molto grave e offensiva, ma non me ne pento. Ho già espresso la opinione. Assotiglio gli occhi e mi volto prima che possa cadere in tentazione, sto raggiungendo la porta, ma sento un pugno alla schiena.

Mi accascio a terra già trasformata nel mio lupo metà nero, metà bianco. Il dolore mi fa esplodere guaiti dalla gola, ma capisco chi é stato. Quella ragazza dai capelli rosa sta ridendo mentre Max e Susie cercano di picchiarla. Jack mi sta venendo incontro con un filo di preoccupazione in faccia. Raggiungo i miei genitori ignorandolo e mi lancio contro la rosa, puntando alla gola, lei non se lo aspettava, ma riesco comunque a fuggire ai miei artigli.

Stupida ragazzina, come ti permetti di assalirmi!

Mi fermo un secondo a riflettere, i lupi riescono a comunicarsi con il pensiero solo se appartengono allo stesso branco, quindi vuol dire...no

Alison, uccidila. Rieccola, la voce di mia madre che trasuda sicurezza dalla voce nei miei pensieri, ma sono ancira scioccata dal non essere più un solitario.
Non rispiarmare chi ti vuole morta. Potrei ucciderla con il pensiero, ma..me lo rimpiangerei per tutta la vita.
Ho detto di ucciderla! Scampo a tutti gli attacchi inutili della rosa, si sta stancando, sento il suo battito cardiaco aumentare per lo sforzo e i suoi colpi sono più lenti. Sto vincendo senza ucciderla.

Max e Susie mi guardano impauriti allora lo sento.
Quell'odore, sangue. Si é ferita alla gola con uno dei miei artigli. Lecco la zampa e quel sapore fresco mi riempe la testa, il cuore, tutto.
Ora la ucciderai?
Si, madre.

A.A.
Quello sopra é Jack arrabbiato ivvero Ian Somerhalder 😍😍😍😍 (di cui io ne sono pazzamente innamorata)
Vi é piaciuto il capitolo?
Della mamma che ne pensate?
Il capitolo é lungo e ho dovuto iniziarlo stamattina a scuola nell'astuccio.. Scusate, ma trasgredisco le regole.
Baci da
MoonLight

P.S. scusate eventuali errori XD
P.P.S. non trovate anche voi che Jack sia magnifico? 😍😍😍😍😍😍

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