Un giorno, verso la metà di agosto, alle 9.30 del mattino, Kara entrò nella corte che dirigeva verso casa mia saltellando.
<< BLUUUUUUU!!!! Scendi,c'è qualcuno che ci sta aspettando nel bosco!>> disse con un tono piuttosto rude.
Scesi le scale, girai la chiave affinché la porta si aprisse e spalancai il portone in legno.
La vidi. Era terribilmente buffa. Indossava uno smanicato fucsia tutto bucato, un paio di jeans strappati e macchiati di vernice tutta colorata e un paio di scarpe antinfortunistiche.
Risi. Lei entrò e mi squadrò dalla testa ai piedi.
<< Che hai? Non c'è niente da ridere.>> disse severa.
<< Ti sei vista? Giustifico il tuo abbigliamento solo se mi devi portare da qualche parte nel bosco.>>
<< Hai fatto centro.>> rispose lei con un sorrisetto furbo sulla faccia.
<< Ehi furbetta, dove mi vuoi portare?>>chiesi.
<< Sali,vestiti e fai colazione velocemente. Niente domande.>>
<< Ok, dammi solo un attimo. Non avevi detto che saresti venuta.>>
Poi obbedii e salii le scale cercando di capire dove volesse andare e soprattutto cosa volesse fare. Questa bambina è pericolosa,pensai. Poi,mi misi a ridere.
Dopo due minuti, quando Kara capì che ero uscita dal bagno, mi gridò, ad un tono di voce già più accettabile di quello con cui era arrivata, di indossare qualcosa di comodo e che potessi eventualmente rompere.
Scesi le scale.
<< Signor capitano, il suo mozzo è pronto>> esclamai sarcasticamente.
Entrambe scoppiammo in una risata.
Preparai la colazione.
<<Hai già mangiato?>>chiesi.
<< No, sono venuta a fare colazione con te.>>
Sorrise e io ricambiai.
<< Ti va un po' di caffè?>> le chiesi?
<< Volentieri>>rispose.
Ci sedemmo al tavolo e,tutte e due, oltre al caffè, mangiammo una fetta di pane con il miele.
Alle 10.15 eravamo fuori casa, e la giornata non era troppo calda; il sole era coperto dalle nuvole e un pallore generale avvolgeva tutto.
Prima di incamminarmi nel bosco andai dai miei nonni ad avvisarli che stavo uscendo e raccomandai loro di avvisare a loro volta mio papà,che ancora dormiva.
<<La strada è lunga>> disse Kara.
Noooo....pensai.
<< Bene, avevo proprio voglia di camminare!>> risposi con un'espressione non troppo convincente. Volevo farla contenta. Sapevo che ci teneva.
<< So che non hai voglia di camminare molto, però vedrai che ne varrà la pena.>> mi rispose, di sorpresa.<<D'altronde, non puoi mica passare tutti i sabati sdraiata sul divano a leggere e bere caffè...giusto?>> proseguì.
<< Forse hai ragione. Tentare una volta non nuoce>> dissi ridacchiando.
Dopo mezz'ora arrivammo all'imbocco di un sentiero.
<< Dobbiamo seguire questo sentiero per arrivare a destinazione.>> esclamò .
<< Ai suoi ordini>>sorrisi, prendendola in giro.
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Oltre.
General FictionVoglio raccontarvi la mia storia. Mi chiamo Blu,ho 17 e la mia vita non é mai stata facile, almeno finché non sono arrivata in prima liceo e ho conosciuto delle persone che mi hanno cambiato la vita.